Pier Paolo Tamburelli, Tesi su Bramante

Logica, politica, architettura

Coetaneo di Cristoforo Colombo e Amerigo Vespucci, Bramante porta avanti anche lui un progetto di conquista. Nel libro Tesi su Bramante, Logica, politica, architettura, pubblicato da Quodlibet, Pier Paolo Tamburelli parte dal rapporto tra l’architetto lombardo e le rovine dell’antica Roma per risalire alla concezione dell’architettura dell’autore del celebre Tempietto di San Pietro in Montorio. Mentre l'intento degli altri architetti del Rinascimento è quello di ridurre la distanza dagli antichi, Bramante prende le rovine romane per quelle che sono, come un dato di fatto. In questa intervista, Tamburelli si sofferma sui riferimenti culturali dell'illetterato Bramante e in particolare sui suoi rapporti con Piero della Francesca e con Dante. La demolizione di San Pietro, da lui fortemente voluta e aspramente criticata da Lutero, può essere letta come il gesto più ambizioso del Rinascimento italiano. A corredo di Tesi su Bramante le fotografie di Bas Pincen. 

Bramante riduce a strumento quello che per tutti i suoi contemporanei è un obiettivo: usa le rovine con la lucidità di chi ripara un trattore usando i pezzi di una vecchia Ferrari. 

Pier Paolo Tamburelli (Tortona, 1976) si è formato all’Università di Genova e al Berlage Institute di Rotterdam. Ha insegnato presso il Politecnico di Milano, l’Università di Harvard ed è ora titolare della cattedra di teoria dell’architettura della Technische Universität di Vienna. È stato tra i fondatori della rivista «San Rocco» e, insieme con altri, nel 2004 ha fondato lo studio baukuh che ha sede a Milano. Recentemente ha pubblicato il volume Grundkurs: What is Architecture About? (Mack, London 2023).