Alessandro Bertante, E tutti danzarono
Una trance collettiva
Un padre e una madre cercano disperatamente la figlia in una Milano invasa da una folla di ragazzi che balla: è questo lo scenario distopico del nuovo romanzo di Alessandro Bertante, E tutti danzarono, pubblicato da La nave di Teseo. Ivan Boscolo ha compiuto da poco cinquant’anni, insegna letteratura italiana all’università, è separato dalla moglie Francesca, è molto legato alla figlia Micol, è ipocondriaco e si imbottisce di Xanax. In una giornata estiva caldissima, il sindaco di Milano organizza un gigantesco rave a parco Sempione: l’organizzazione gli sfugge di mano e in città si riversa una marea umana. I ragazzi appaiono indemoniati, “ammaliati” scrive Bertante, e non si fermano se non quando cadono a terra sfiniti. Attorno e in mezzo ai ballerini spuntano black block che si scontrano con la polizia, generando scene di estrema violenza. Nel corso della spasmodica caccia alla figlia, Ivan e Francesca assistono a spettacoli atroci e il protagonista ripercorre con la mente avvenimenti passati per capire come si è potuto arrivare a tutto questo.
Alessandro Bertante nato ad Alessandria nel 1969, vive a Milano. È autore dei saggi Re Nudo (2005) e Contro il ’68 (2007). Fra i suoi romanzi: Al Diavul (2008), vincitore del premio Chianti, Estate crudele (2013), vincitore del premio Margherita Hack e Gli ultimi ragazzi del secolo (2016), vincitore del premio Selezione Campiello, giuria dei letterati, Mordi e fuggi. Il romanzo delle BR (2022), finalista al premio Strega. È Course Leader Senior del triennio di Cinema e Animazione presso NABA, Nuova Accademia di Belle Arti.
Come è stato possibile che in pochi decenni di inarrestabile quanto inutile progresso tecnologico sia cambiata ogni prospettiva, si sia resettata ogni ambizione e ogni possibilità di alternativa, di fuga o anche solo di consapevole separazione, senza però migliorare davvero la vita delle persone, rendendole invece più sole e più fragili, più vulnerabili e persino più banali, in balia di una comunicazione subdola quanto dittatoriale e della necessità di conformare le proprie scelte sempre verso il basso, fino alla totale demenza condivisa?
Alessandro Bertante nato ad Alessandria nel 1969, vive a Milano. È autore dei saggi Re Nudo (2005) e Contro il ’68 (2007). Fra i suoi romanzi: Al Diavul (2008), vincitore del premio Chianti, Estate crudele (2013), vincitore del premio Margherita Hack e Gli ultimi ragazzi del secolo (2016), vincitore del premio Selezione Campiello, giuria dei letterati, Mordi e fuggi. Il romanzo delle BR (2022), finalista al premio Strega. È Course Leader Senior del triennio di Cinema e Animazione presso NABA, Nuova Accademia di Belle Arti.