Matteo Quaglia, Volevamo magia
In una Trieste claustrofobica
All’inizio di Volevamo magia, il romanzo d’esordio di Matteo Quaglia, pubblicato da Nottetempo, incontriamo la Trieste degli studenti appassionati di cinema e libri. Il protagonista è iscritto a giurisprudenza, scrive su una rivista letteraria e, grazie a un amico, conosce la sfuggente Ludovica. con cui esce varie volte. Nel secondo tempo del libro, lui lavora nelle assicurazioni e viene a sapere di strani incidenti, come quello subito da un amico trovato morto nella sua auto in autostrada. Nel frattempo comincia a vedere film horror prodotti nel Nord Est e a pensare che dietro questi possa esserci Ludovica di cui ha perso le tracce. Un libro su una realtà quotidiana che non appaga e su un male che sconfina, su un personaggio femminile che è la proiezione dei fantasmi del narratore; il dialogo tra quest'opera e i grandi della letteratura sudamericana da un lato e giovani autori italiani interessati a esplorare il lato oscuro dell'esistenza dall'altro è sottolineato dallo stesso Matteo Quaglia nella conclusione dell'intervista.
Matteo Quaglia è nato in un piccolo paese di montagna, vive a Trieste, città in cui ha studiato e lavora. Nel corso degli anni ha pubblicato racconti su diverse riviste letterarie, tra cui Nazione Indiana, l’inquieto, Malgrado le Mosche e inutile. Volevamo magia è il suo primo romanzo.
Ripensai alla prima volta che avevo incrociato lo sguardo di Ludovica, intenta ad affigere un cartellone, al giorno in cui avevamo bevuto birrette al bar di Farmacia parlando di cinema e letteratura, al parco senza cigni, al bacio, al momento esatto in cui avevo iniziato a incamerare immagini di Ludovica utili alla mia proiezione, e ricordavo perfettamente che quella ragazzina tutta occhi e ossa sporgenti (ossa sporgenti molto belle) aveva accennato alle sue frequentazioni passate, parlando di un gruppo di appassionati di cinema con cui le cose non erano finite molto bene
Matteo Quaglia è nato in un piccolo paese di montagna, vive a Trieste, città in cui ha studiato e lavora. Nel corso degli anni ha pubblicato racconti su diverse riviste letterarie, tra cui Nazione Indiana, l’inquieto, Malgrado le Mosche e inutile. Volevamo magia è il suo primo romanzo.