Grisù451, terza edizione
Festival delle Parole a Ferrara
10 Apr 2025 > 13 Apr 2025
Dal 10 al 13 aprile, si terrà la terza edizione di Grisù451 con presentazioni di novità editoriali, tavole rotonde, esposizioni fotografiche, letture teatrali e concerti en plein air, prendendo come monito e come stimolo al contempo il fatidico numero di Bradbury, che evoca le fiamme della censura e della resistenza culturale. Non a caso, il Consorzio Factory Grisù sorge sul confine della cinta muraria medievale, ai margini del centro storico, a seguito di un progetto di riqualificazione urbana per il recupero della caserma dismessa dei vigili del fuoco. Il festival, inoltre, è appena entrato nella Rete Pym per la difesa della “bibliodiversità” in Italia e ne condivide il tema designato annualmente, “chiavi di volta” per il 2025, reso dall’illustrazione che Giulia Neri ha realizzato per il manifesto: una donna si staglia su una pila di libri e, con convinzione, brandisce un’enorme stilografica che innalza oltre il suo sguardo sporca di inchiostro rosso, acceso. Se la penna risulta il baluardo di un’identità individuale che si eleva a collettiva, l’inchiostro ne simboleggia la conquista attraverso la ricerca del pensiero.
Paolo Panzacchi, direttore artistico:
Oltre al patrocinio della regione Emilia-Romagna, e alla partecipazione dei Comuni di Ferrara e di Portomaggiore, la manifestazione ha ricevuto il supporto di svariate realtà economiche e sociali, così Emil Banca, AEsthe Medica, Assicoop Modena&Ferrara, Bibliogram, Coop Alleanza 3.0, Distillerie Mantovani, Hangar Birrerie,CNA Ferrara, IT Care.
Se giovedì 10, alle 19, Adele Ghirri con Michele Ronchi Stefanati inaugurerà il festival raccontando il Viaggio in Italia (Quodlibet, 2024) di suo padre, Luigi Ghirri, Gianni Leone ed Enzo Velati, alle 21, Simone Tempia presenterà l’ultimo dialogo di Vita con Lloyd. Il giardino del tempo (Rizzoli, 2024), insieme ad Alberto Petrelli. Venerdì 11, alle 18, sarà Eliselle a introdurre due novità OvePossibile, Sul corpo del diavolo (2024) di Fernando Coratelli e Lo scambio (2023) di Alessandro Zannoni.
«Continuare a essere parte di Grisù451 e presentare due autori di cui apprezzo la scrittura è per me una gioia immensa – aggiunge Eliselle – Ogni anno vedo crescere non solo il numero di partecipanti, ma anche l’energia e la passione che si respirano tra gli ospiti e il pubblico. Questo evento è una dimostrazione concreta di come la cultura possa creare connessioni profonde e durature».
A seguire, alle 19:30, Martina Faedda con La vita profonda (Nottetempo, 2024) e Marta Lamalfa con L’isola dove volano le femmine (Neri Pozza, 2024) discuteranno di “esordire oggi”, moderate proprio da Panzacchi. Infine, alle 21:30, Riccardo Falcinelli illustrerà il suo folgorante Visus (Einaudi, 2024) con Marcello Bardini.
Sabato 12, alle 16:30, Paola Barbato attraverserà il noir psicologico La torre d’avorio (Neri Pozza, 2024) affiancata da Anemone Ledger; mentre, alle 17:30, con Federico Riccardo e Simone Sciamé, fondatori di “Topsy Kretts”, dialogheranno intorno al cosmo di un racconto con alcune firme della rivista: Stefano Bonazzi, Martina Draft, Debora D’Addetta e Nicole Trevisan. Alle 18:30, Niccolò Zancan aprirà L’antologia degli sconfitti (Einaudi, 2024) per la platea in ascolto. Alle 19:30, Ella Marciello e Claudia Grande tratteranno il “copywriting fra genere e letteratura”, con la moderazione di Vittoria Gualandi.
«“Non sono cattiva, è che mi disegnano così”: questa è la più celebre battuta di Jessica Rabbit, affascinante cantante di cabaret e moglie del coniglio Roger Rabbit. E rivela l’enorme potere che la narrazione ha sempre posseduto: che avvenga tramite disegni, parole, suoni o qualunque altro mezzo espressivo, la narrazione può cambiare la percezione che abbiamo della realtà, tanto da influenzare il nostro pensiero e le nostre azioni. Il copywriting è uno degli strumenti che abbiamo per raccontare; per cambiare la percezione che le persone hanno di un determinato tema, migliorandola; per sensibilizzare il pubblico su argomenti poco conosciuti; per diffondere nuovi ideali e valori; più di tutto, per creare nuovi immaginari, che sappiano porsi come chiave interpretativa di un mondo in continua evoluzione. Insomma: i pregiudizi che allontanano da temi complessi come il femminismo, la violenza di genere, la parità sono tanti, ma noi copywriter, con i nostri strumenti – conclude Grande – possiamo raccontare al pubblico una storia diversa: la nostra».
Dulcis in fundo, alle 21, Antonella Lattanzi con Cose che non si raccontano (Einaudi, 2023), Beatrice Salvioni con La Malacarne (Einaudi, 2024) e Giulia Siviero con Fare femminismo (Nottetempo, 2024), indagheranno la figura femminile in letteratura, con la moderazione di Amelia Esposito.
Se a Ferrara mancava da tempo un’iniziativa che spaziasse tra la produzione letteraria libera da pregiudizi, si avvertiva ugualmente la necessità di un premio rivolto esclusivamente alla narrativa edita e non vincolato a un settore. Domenica 13, alle 16:30, sarà annunciato il vincitore del Premio “Grisù451”, tra i dodici finalisti invitati: Corrado Antani & Ettore Mascetti con Il mare non dimentica (Golem); William Bavone con Il morso del varano (Newton Compton); Manuel Bova con Un millimetro di meraviglia (Sperling&Kupfer); Eva Clesis con L’onere della prova (Morellini); Robert El Asmar con Beirut - Verona. Sola Andata (Rossini); Francesco Grasso con L’armata degli elefanti. Il romanzo di Pirro (ZeroUnoUndici); Tiziano Malfatto con Profumo antico (Kinetés); Stefano Mazzesi con Come asfalto sui prati (Clown Bianco); Cristiana Pezzotti con Isabel (Open); Claudia Proietti con Il buio dietro le maschere (Golem); Lorenzo Sartori con Il nido del pettirosso (Fazi) e Marina Visentin con Aurora (Laurana). Il concorso, presieduto dallo scrittore Paolo Regina, per l’edizione 2025 ha registrato oltre cinquanta candidature da tutta la penisola.
Alle 17:30, emulando la buona pratica del confronto tra panorami distanti, propria della Rete Pym, Paolo Panzacchi orchestrerà una tavola rotonda tra manifestazioni culturali che si trovano a relazionarsi con le aspettative degli enti coinvolti, le esigenze di chi abita i territori, nonché la deriva schiacciante dell’intrattenimento odierno: dibatteranno in merito Rebecca Bottoni del “Buskers Festival”, Lorenzo Sartori del “Festival Inchiostro”, Marco Belli di “Elba Book Festival” e Amelia Esposito de “Il tempo delle donne”. Alle 18:30, il pulpito e i riflettori saranno rivolti sull’ultimo romanzo della quattro giorni, La montagna nel lago (Giunti, 2024) di Jacopo De Michelis, prima del gran finale con il concerto di “A bad day”, il duo formato da Egle Sommacal e Sara Ardizzoni, tratto direttamente dall’album Flawed.
Paolo Panzacchi, direttore artistico:
La vera “chiave di volta” di una rassegna letteraria deve necessariamente essere l’equilibrio tra grandi autori, compresi tributi doverosi alla tradizione, solidi esordi e incontri che sappiano muovere opinioni e generare dibattito per la crescita immaginativa del territorio di appartenenza. Abbiamo composto un programma cercando forme d’arte e di comunicazione sempre diverse, con un’attenzione particolare all’inclusività e la volontà di spaziare tra generi letterari e d’espressione distanti tra loro. In tre sole edizioni abbiamo avviato un premio letterario, dieci summer reading e tre bookclub durante l’intero anno, senza tralasciare la collaborazione con il Ferrara Buskers Festival.
Oltre al patrocinio della regione Emilia-Romagna, e alla partecipazione dei Comuni di Ferrara e di Portomaggiore, la manifestazione ha ricevuto il supporto di svariate realtà economiche e sociali, così Emil Banca, AEsthe Medica, Assicoop Modena&Ferrara, Bibliogram, Coop Alleanza 3.0, Distillerie Mantovani, Hangar Birrerie,CNA Ferrara, IT Care.
Se giovedì 10, alle 19, Adele Ghirri con Michele Ronchi Stefanati inaugurerà il festival raccontando il Viaggio in Italia (Quodlibet, 2024) di suo padre, Luigi Ghirri, Gianni Leone ed Enzo Velati, alle 21, Simone Tempia presenterà l’ultimo dialogo di Vita con Lloyd. Il giardino del tempo (Rizzoli, 2024), insieme ad Alberto Petrelli. Venerdì 11, alle 18, sarà Eliselle a introdurre due novità OvePossibile, Sul corpo del diavolo (2024) di Fernando Coratelli e Lo scambio (2023) di Alessandro Zannoni.
«Continuare a essere parte di Grisù451 e presentare due autori di cui apprezzo la scrittura è per me una gioia immensa – aggiunge Eliselle – Ogni anno vedo crescere non solo il numero di partecipanti, ma anche l’energia e la passione che si respirano tra gli ospiti e il pubblico. Questo evento è una dimostrazione concreta di come la cultura possa creare connessioni profonde e durature».
A seguire, alle 19:30, Martina Faedda con La vita profonda (Nottetempo, 2024) e Marta Lamalfa con L’isola dove volano le femmine (Neri Pozza, 2024) discuteranno di “esordire oggi”, moderate proprio da Panzacchi. Infine, alle 21:30, Riccardo Falcinelli illustrerà il suo folgorante Visus (Einaudi, 2024) con Marcello Bardini.
Sabato 12, alle 16:30, Paola Barbato attraverserà il noir psicologico La torre d’avorio (Neri Pozza, 2024) affiancata da Anemone Ledger; mentre, alle 17:30, con Federico Riccardo e Simone Sciamé, fondatori di “Topsy Kretts”, dialogheranno intorno al cosmo di un racconto con alcune firme della rivista: Stefano Bonazzi, Martina Draft, Debora D’Addetta e Nicole Trevisan. Alle 18:30, Niccolò Zancan aprirà L’antologia degli sconfitti (Einaudi, 2024) per la platea in ascolto. Alle 19:30, Ella Marciello e Claudia Grande tratteranno il “copywriting fra genere e letteratura”, con la moderazione di Vittoria Gualandi.
«“Non sono cattiva, è che mi disegnano così”: questa è la più celebre battuta di Jessica Rabbit, affascinante cantante di cabaret e moglie del coniglio Roger Rabbit. E rivela l’enorme potere che la narrazione ha sempre posseduto: che avvenga tramite disegni, parole, suoni o qualunque altro mezzo espressivo, la narrazione può cambiare la percezione che abbiamo della realtà, tanto da influenzare il nostro pensiero e le nostre azioni. Il copywriting è uno degli strumenti che abbiamo per raccontare; per cambiare la percezione che le persone hanno di un determinato tema, migliorandola; per sensibilizzare il pubblico su argomenti poco conosciuti; per diffondere nuovi ideali e valori; più di tutto, per creare nuovi immaginari, che sappiano porsi come chiave interpretativa di un mondo in continua evoluzione. Insomma: i pregiudizi che allontanano da temi complessi come il femminismo, la violenza di genere, la parità sono tanti, ma noi copywriter, con i nostri strumenti – conclude Grande – possiamo raccontare al pubblico una storia diversa: la nostra».
Dulcis in fundo, alle 21, Antonella Lattanzi con Cose che non si raccontano (Einaudi, 2023), Beatrice Salvioni con La Malacarne (Einaudi, 2024) e Giulia Siviero con Fare femminismo (Nottetempo, 2024), indagheranno la figura femminile in letteratura, con la moderazione di Amelia Esposito.
Se a Ferrara mancava da tempo un’iniziativa che spaziasse tra la produzione letteraria libera da pregiudizi, si avvertiva ugualmente la necessità di un premio rivolto esclusivamente alla narrativa edita e non vincolato a un settore. Domenica 13, alle 16:30, sarà annunciato il vincitore del Premio “Grisù451”, tra i dodici finalisti invitati: Corrado Antani & Ettore Mascetti con Il mare non dimentica (Golem); William Bavone con Il morso del varano (Newton Compton); Manuel Bova con Un millimetro di meraviglia (Sperling&Kupfer); Eva Clesis con L’onere della prova (Morellini); Robert El Asmar con Beirut - Verona. Sola Andata (Rossini); Francesco Grasso con L’armata degli elefanti. Il romanzo di Pirro (ZeroUnoUndici); Tiziano Malfatto con Profumo antico (Kinetés); Stefano Mazzesi con Come asfalto sui prati (Clown Bianco); Cristiana Pezzotti con Isabel (Open); Claudia Proietti con Il buio dietro le maschere (Golem); Lorenzo Sartori con Il nido del pettirosso (Fazi) e Marina Visentin con Aurora (Laurana). Il concorso, presieduto dallo scrittore Paolo Regina, per l’edizione 2025 ha registrato oltre cinquanta candidature da tutta la penisola.
Alle 17:30, emulando la buona pratica del confronto tra panorami distanti, propria della Rete Pym, Paolo Panzacchi orchestrerà una tavola rotonda tra manifestazioni culturali che si trovano a relazionarsi con le aspettative degli enti coinvolti, le esigenze di chi abita i territori, nonché la deriva schiacciante dell’intrattenimento odierno: dibatteranno in merito Rebecca Bottoni del “Buskers Festival”, Lorenzo Sartori del “Festival Inchiostro”, Marco Belli di “Elba Book Festival” e Amelia Esposito de “Il tempo delle donne”. Alle 18:30, il pulpito e i riflettori saranno rivolti sull’ultimo romanzo della quattro giorni, La montagna nel lago (Giunti, 2024) di Jacopo De Michelis, prima del gran finale con il concerto di “A bad day”, il duo formato da Egle Sommacal e Sara Ardizzoni, tratto direttamente dall’album Flawed.