Donne Nobel per la letteratura
Tutte le scrittrici premiate dal 1909 al 2022
Da Selma Lagerlöf nel 1909 a Annie Ernaux nel 2022, il prestigioso premio svedese per la letteratura è stato assegnato a 17 donne: poetesse, scrittrici e narratrici che hanno conseguito l’onorificenza istituita dal testamento di Alfred Nobel nel 1896 e assegnata a partire dal 1901. Il premio Nobel per la letteratura, considerato tra i più importanti e prestigiosi, è tra i primi 5 istituiti da Nobel stesso, e cioè per la pace, per la letteratura, per la chimica, per la fisiologia (o medicina) e per la fisica. Vediamo insieme chi sono le scrittrici aver conseguito il premio e con quali motivazioni:
Selma Lagerlöf nel 1909 “per l’elevato idealismo, la vivida immaginazione e la percezione spirituale che caratterizzano le sue opere”
Grazia Deledda nel 1926 “per la sua ispirazione idealistica, scritta con raffigurazioni di plastica chiarezza della vita della sua isola nativa, con profonda comprensione degli umani problemi”
Sigrid Undset nel 1928 "principalmente per le sue potenti descrizioni della vita del Nord durante il Medioevo"
Pearl S. Buck nel 1938 "per le sue ricche ed epiche descrizioni della vita contadina in Cina e per i suoi lavori autobiografici”
Gabriela Mistral nel 1945 “per la sua lirica, ispirata da forti emozioni, che ha fatto del suo nome un simbolo delle aspirazioni idealistiche dell’intero mondo latino americano"
Nelly Sachs nel 1966 “per la sua scrittura lirica e drammatica eccezionale, che interpreta il destino d’Israele con resistenza commovente”
Nadine Gordimer nel 1991 perché “con la sua scrittura epica magnifica è stata di notevole beneficio all’umanità"
Toni Morrison nel 1993 perché “in racconti caratterizzati da forza visionaria e rilevanza poetica dà vita ad un aspetto essenziale della realtà americana”
Wislawa Szymborska nel 1996 “per la poesia che con ironica precisione permette al contesto storico e biologico di venire alla luce in frammenti di realtà umana”
Elfriede Jelinek nel 2004 “per il flusso melodico di voci e controvoci in romanzi e testi teatrali, che con estremo gusto linguistico rivelano l’assurdità dei cliché sociali e il loro potere”
Doris Lessing nel 2007 in quanto “cantrice dell’esperienza femminile che con scetticismo, passione e potere visionario ha messo sotto esame una civiltà divisa”
Herta Müller nel 2009 perché “con la concentrazione della poesia e la franchezza della prosa, dipinge il panorama dello spodestato”
Alice Munro nel 2013 perché “maestra del racconto breve contemporaneo"
Svetlana Alexievich nel 2015 “per la sua opera polifonica, un monumento alla sofferenza e al coraggio nel nostro tempo”
Olga Tokarczuk nel 2018 (assegnato nel 2019) “per un'immaginazione narrativa che con passione enciclopedica rappresenta l'attraversamento dei confini come forma di vita”
Louise Glück nel 2020 “per la sua inconfondibile voce poetica che con l'austera bellezza rende universale l'esistenza individuale”
Annie Ernaux nel 2022 “per il coraggio e l'acutezza clinica con cui svela le radici, gli allontanamenti ei vincoli collettivi della memoria personale”.
Selma Lagerlöf nel 1909 “per l’elevato idealismo, la vivida immaginazione e la percezione spirituale che caratterizzano le sue opere”
Grazia Deledda nel 1926 “per la sua ispirazione idealistica, scritta con raffigurazioni di plastica chiarezza della vita della sua isola nativa, con profonda comprensione degli umani problemi”
Sigrid Undset nel 1928 "principalmente per le sue potenti descrizioni della vita del Nord durante il Medioevo"
Pearl S. Buck nel 1938 "per le sue ricche ed epiche descrizioni della vita contadina in Cina e per i suoi lavori autobiografici”
Gabriela Mistral nel 1945 “per la sua lirica, ispirata da forti emozioni, che ha fatto del suo nome un simbolo delle aspirazioni idealistiche dell’intero mondo latino americano"
Nelly Sachs nel 1966 “per la sua scrittura lirica e drammatica eccezionale, che interpreta il destino d’Israele con resistenza commovente”
Nadine Gordimer nel 1991 perché “con la sua scrittura epica magnifica è stata di notevole beneficio all’umanità"
Toni Morrison nel 1993 perché “in racconti caratterizzati da forza visionaria e rilevanza poetica dà vita ad un aspetto essenziale della realtà americana”
Wislawa Szymborska nel 1996 “per la poesia che con ironica precisione permette al contesto storico e biologico di venire alla luce in frammenti di realtà umana”
Elfriede Jelinek nel 2004 “per il flusso melodico di voci e controvoci in romanzi e testi teatrali, che con estremo gusto linguistico rivelano l’assurdità dei cliché sociali e il loro potere”
Doris Lessing nel 2007 in quanto “cantrice dell’esperienza femminile che con scetticismo, passione e potere visionario ha messo sotto esame una civiltà divisa”
Herta Müller nel 2009 perché “con la concentrazione della poesia e la franchezza della prosa, dipinge il panorama dello spodestato”
Alice Munro nel 2013 perché “maestra del racconto breve contemporaneo"
Svetlana Alexievich nel 2015 “per la sua opera polifonica, un monumento alla sofferenza e al coraggio nel nostro tempo”
Olga Tokarczuk nel 2018 (assegnato nel 2019) “per un'immaginazione narrativa che con passione enciclopedica rappresenta l'attraversamento dei confini come forma di vita”
Louise Glück nel 2020 “per la sua inconfondibile voce poetica che con l'austera bellezza rende universale l'esistenza individuale”
Annie Ernaux nel 2022 “per il coraggio e l'acutezza clinica con cui svela le radici, gli allontanamenti ei vincoli collettivi della memoria personale”.