Kae Tempest
Tra rap e poesia
Il 9 luglio 2021 a Venezia, al festival di Teatro della Biennale, Tempest ha ricevuto il Leone d'Argento. Ad agosto del 2020 con un post sul suo profilo Instagram si è dichiara "persona non binaria", ha annunciato di aver cambiato nome nel più neutro Kae e chiesto di venire identificata con il "singular they".
Kate Tempest, all’anagrafe Kate Calvert, classe ’85, è una rapper, poetessa, scrittrice e performer nata a Brockley sobborgo del sud-est londinese. Ha scelto “Tempest” come nome d’arte in omaggio a Shakespeare (ha una laurea in letteratura inglese, è stata visiting professor del dipartimento di inglese all’University College di Londra e direttore artistico del Brighton Festival) e perché il suo intento artistico è davvero quello di “provocare tempesta”.
Per farlo ha messo in campo tutti gli strumenti classici della letteratura e della musica: rap, poesia, spoken-word, romanzo, teatro, e la forza perfomativa delle sue esibizioni live. Di ogni sua poesia dice che la pagina non basta, che ogni verso “è scritto per essere letto ad alta voce”. La sua soprattutto, colma di inesauribile e bruciante energia.
Ha comicniato a esibirsi a soli 16 anni, nel 2011 ha pubblicato il suo primo album, Balance, seguito nel 2014 da Everybody Down, nominato al Mercury Prize. Il suo primo poema drammatico, Brand New Ancients, nel 2013, suscita l’interesse della critica e conquista il prestigioso Ted Hughes Prize. Ma è stato l’anno successivo a segnare la svolta con il disco e il poema omonimo Hold Your Own. La sua performance al festival di Glastonbury, a luglio del 2015, ha scosso i cuori di tutti i presenti e l’ha lanciata nell’empireo delle star internazionali.
Il suo stile è una miscela esplosiva di storytelling e street poetry che unisce la metrica tradizionale della poesia inglese al beat della musica rap.
Oltre alla poesia Kate Tempest si è anche dedicata alla narrativa con il romanzo Le buone intenzioni (in Italia è pubblicato da Frassinelli con la traduzione di Simona Vinci). Al centro della narrazione una ragazza omosessuale, Harry, e il suo amico d’infanzia, Leon, che si guadagnano da vivere spacciando droga ai dirigenti della City (personaggi che erano già presenti nel disco Everybody Down). Intorno a loro si muovono i personaggi che popolano i quartieri popolari di Londra: disoccupati che hanno perso le speranze di trovare un’occupazione, piccoli borghesi, e perfino una ballerina che per pagare le bollette fa la escort.
Dischi, poesie, pièce teatrali, un romanzo. È una produzione artistica variegata, quella di Kate Tempest, in cui l'interesse per la letteratura inglese si unisce alle esperienze di vita e alle influenze rap, e in cui trovano posto la rabbia, la frustrazione, ma anche le speranze della generazione degli under trentacinque.
The Book Of Traps And Lessons è il nuovo album dell’artista. Il disco, i cui brani costituiscono un filo narrativo e sono destinati ad essere ascoltati in una sola sessione, esce il 14 giugno ed è stato coprodotto da Rick Rubin insieme al collaboratore di lunga data dell’artista Dan Carey.
Il primo brano tratto dall’album è Firesmoke, di cui Kate dice:
Kate Tempest, all’anagrafe Kate Calvert, classe ’85, è una rapper, poetessa, scrittrice e performer nata a Brockley sobborgo del sud-est londinese. Ha scelto “Tempest” come nome d’arte in omaggio a Shakespeare (ha una laurea in letteratura inglese, è stata visiting professor del dipartimento di inglese all’University College di Londra e direttore artistico del Brighton Festival) e perché il suo intento artistico è davvero quello di “provocare tempesta”.
Per farlo ha messo in campo tutti gli strumenti classici della letteratura e della musica: rap, poesia, spoken-word, romanzo, teatro, e la forza perfomativa delle sue esibizioni live. Di ogni sua poesia dice che la pagina non basta, che ogni verso “è scritto per essere letto ad alta voce”. La sua soprattutto, colma di inesauribile e bruciante energia.
Ha comicniato a esibirsi a soli 16 anni, nel 2011 ha pubblicato il suo primo album, Balance, seguito nel 2014 da Everybody Down, nominato al Mercury Prize. Il suo primo poema drammatico, Brand New Ancients, nel 2013, suscita l’interesse della critica e conquista il prestigioso Ted Hughes Prize. Ma è stato l’anno successivo a segnare la svolta con il disco e il poema omonimo Hold Your Own. La sua performance al festival di Glastonbury, a luglio del 2015, ha scosso i cuori di tutti i presenti e l’ha lanciata nell’empireo delle star internazionali.
Il suo stile è una miscela esplosiva di storytelling e street poetry che unisce la metrica tradizionale della poesia inglese al beat della musica rap.
Oltre alla poesia Kate Tempest si è anche dedicata alla narrativa con il romanzo Le buone intenzioni (in Italia è pubblicato da Frassinelli con la traduzione di Simona Vinci). Al centro della narrazione una ragazza omosessuale, Harry, e il suo amico d’infanzia, Leon, che si guadagnano da vivere spacciando droga ai dirigenti della City (personaggi che erano già presenti nel disco Everybody Down). Intorno a loro si muovono i personaggi che popolano i quartieri popolari di Londra: disoccupati che hanno perso le speranze di trovare un’occupazione, piccoli borghesi, e perfino una ballerina che per pagare le bollette fa la escort.
Dischi, poesie, pièce teatrali, un romanzo. È una produzione artistica variegata, quella di Kate Tempest, in cui l'interesse per la letteratura inglese si unisce alle esperienze di vita e alle influenze rap, e in cui trovano posto la rabbia, la frustrazione, ma anche le speranze della generazione degli under trentacinque.
The Book Of Traps And Lessons è il nuovo album dell’artista. Il disco, i cui brani costituiscono un filo narrativo e sono destinati ad essere ascoltati in una sola sessione, esce il 14 giugno ed è stato coprodotto da Rick Rubin insieme al collaboratore di lunga data dell’artista Dan Carey.
Il primo brano tratto dall’album è Firesmoke, di cui Kate dice:
Penso a questa canzone come ad un momento purificatore nel contesto più ampio dell’album, allo stesso modo in cui una relazione può essere un momento purificatore nel più ampio contesto che è la vita. Una sorta di svolta decisiva. L’ho scritto per la mia donna. Mi ha ispirata lei e tutto ciò che ho imparato innamorandomi di lei.