Glen Hansard
Dall'Irlanda con amore
La strada ti insegna tutto. Ti insegna che per farti ascoltare devi amare quello che fai, devi crederci, e i soldi che la gente ti lascia sono solo una conseguenza dell’attenzione che ti danno, e che ti devi guadagnare. Ti insegna a cantare, a usare le dinamiche della chitarra e della voce, ti insegna a coinvolgere il pubblico.
A soli tredici anni, Glen Hansard decide di lasciare la scuola per seguire la sua unica vera passione, iniziando come busker a Grafton Street, Dublino, senza un soldo in tasca ma sospinto dal suo innato amore per la musica e dal costante appoggio della famiglia. Nel 1990 forma il suo primo gruppo d’ispirazione rock, The Frames, il loro album d’esordio Another Love Song è del 1991. Il cinema lo chiama subito: ha poco più di vent’anni quando raggiunge la fama per la sua interpretazione del chitarrista Outspan Foster nel film di Alan Parker The Commitments.
Nel 2003 presenta il programma Other Voices: Songs from a Room, che si propone come trampolino di lancio per i giovani talenti musicali irlandesi.
Il 21 aprile 2006 pubblica il progetto solista The Swell Season, in formazione con la cantante e musicista ceca Markéta Irglová, la violinista finlandese Marja Tuhkanen e il violoncellista francese Bertrand Galen. Passa anche parte del 2006 davanti la macchina da presa nei panni di un cantante di strada nel film Once, in cui recita anche la stessa Irglová. Durante le riprese nasce anche una relazione sentimentale fra i due protagonisti
Mi ero innamorato di lei molto tempo prima, ma continuavo a ripetermi che era solo una bambina
La pellicola galeotta è di chiara matrice autobiografica: un giovane di Dublino che ripara aspirapolvere e arrotonda suonando la chitarra per strada conosce e si innamora di una ragazza-madre. Lei di mestiere fa la venditrice ambulante di rose e riviste e dal loro incontro nasce un legame delicato e fragile, permeato da un profondo rispetto reciproco verso le differenti scelte di vita e le divergenti ambizioni personali. Il film, indipendente e a bassissimo budget, viene presentato al Sundance Film Festival e poco per volta diventa un piccolo caso in America, fino a far guadagnare alla colonna sonora ben due nomination per i Grammy. Nel marzo 2008 Falling slowly vince l'Oscar come migliore canzone originale per un film. Nel 2007 Hansard e Irglová hanno anche registrato una versione di You Ain't Goin' Nowhere per il film di Todd Haynes Io non sono qui, ispirato alla vita di Bob Dylan.
Dopo i Commitments, Hansard conosce una nuova celebrità, partecipa persino come guest star a una puntata de I Simpson, ma non è tutto oro quel che riluce.
Sto bene con quello che sono, la celebrità non fa per me. Vincere l'Oscar mi ha proiettato in un periodo difficile. Sono stato tempestato di richieste di apparizioni televisive e interviste. Ho subìto pressioni di ogni tipo. Sono aumentati i miei ingaggi, naturalmente e sono stato felice che sia stato riconosciuto il mio talento. Tanta attenzione mi ha messo in crisi.
Anche il rapporto con Markéta ne risente. Dopo un tour mondiale che dura due anni e conta oltre 250 esibizioni, la coppia si separa. L’ultimo album degli Swell Season, Strict Joy, è del 2009: “la storia della loro caduta fuori da esso", scriverà Spin Magazine. Markéta si trasferisce in Islanda dove prosegue in proprio la sua carriera musicale, Glen si divide tra i Frames e i progetti da solista.
Rhythm and Repose, il primo album solista, riscuote un discreto successo e gli permette di girare il mondo con un lungo tour. In tempi più recenti Hansard ha cominciato ad accusare la pesantezza della sua reputazione da cantautore sentimentale. Dopo Between Two Shores (uscito nel 2018), l’ultimo di una lunga lista di sofferti album da solista, ha detto di essere pronto ad andare avanti.
Sono un po’ stanco della musica che scrivo. Ho capito che devo liberarmi delle aspettative. Devo liberarmi del personaggio Glen Hansard, del concetto di cantautore folk o cantante emozionante.
Al aprile 2019 esce il suo ultimo lavoro, This Wild Willing, concepito a Parigi e registrato nei Black Box Studios in Francia insieme al produttore David Odlum e una ristretta cerchia di collaboratori di lunga data, tra cui i fratelli Khoshravesh e i musicisti elettronici di Dublino Deasy e Dunk Murphy. L’album ha un forte spirito di apertura all’invenzione e alla sperimentazione, un album cupo, ricco di sussurri e arrangiamenti elettronici nati dall’ansia di ripetersi che l’ha perseguitato durante la produzione.
Questa è una raccolta di brani nati da alcuni momenti in cui improvvisavo, mi ritrovavo a seguire dei temi e delle linee melodiche. Se prendi un minuscolo frammento musicale, lo segui, te ne prendi cura e ci costruisci qualcosa, può diventare una meraviglia.
Il carisma di Glen Hansard, l’energia sprigionata durante i concerti, i momenti vissuti come veri e propri atti liturgici di vicendevole devozione lasceranno certamente il solco nella storia della musica attuale.