Giacomo Puccini

L'ultima nota

Turandot è l’ultima opera composta da Giacomo Puccini. Il Compianto per la morte di Liù è l’ultimo brano di quell’opera, che si chiude con uno struggente mi bemolle. Lo ascoltiamo, in questo breve estratto, dal pianoforte di Marco Scolastra, commentato dal musicologo Sandro Cappelletto

Qui termina la rappresentaziomne perché a questo punto il Maestro è morto
Arturo Toscanini
 

Puccini aveva completato la partitura di Turandot fino alla morte di Liù. Era il dicembre del 1923, e la malattia che lo aveva colpito avanzava inesorabilmente, fino alla morte avvenuta a Bruxelles il 29 novembre 1924. Del duetto finale aveva lasciato una bozza, scritta nel dicembre precedente.

Se l'incompiutezza dell'opera è stata oggetto di discussioni, il suo completamento da parte di altri musicisti ha avuto una lunga storia. Sia Toscanini, sia il figlio di Puccini, Antonio, indicarono nel napoletano Franco Alfano, allora Direttore del Conservatorio di Torino, il compositore adatto a completare Turandot. In seguito, ne sono state proposte altre versioni. Tra il 1976 e il 1988, la compositrice e musicologa americana Janet Maguire ha lavorato ad una proposta che, però, non è stata mai eseguita. Nel 2001, invece, il Festival Internacional de Música de Canarias ha messo in scena Turandot con il nuovo finale di Luciano Berio, basato anch'esso sugli abbozzi lasciati da Puccini e ufficialmente riconosciuto dall’editore Ricordi.

Il video proposto è tratto da Inventare il tempo, condotto da Sandro Cappelletto, Rai 5.