Il clarinetto
Caldo, versatile, grintoso
Il clarinetto è uno strumento a fiato ad ancia semplice e appartiene alla famiglia dei legni. Nel corso del tempo, ha subito numerose trasformazioni. Il suo più remoto antenato è il memet egizio, conosciuto dal 2700 a.C. Lo chalumeau, il suo più immediato predecessore, fu oggetto di innovazioni dalla fine del XVII secolo. Il nome clarinetto fu adottato nel 1732, ma la sua evoluzione proseguì ancora, soprattutto nei secoli XIX e XX, e, tuttora, si cerca di migliorarne le caratteristiche acustiche e la maneggevolezza.
L’utilizzo del clarinetto copre l’intero arco della storia della musica colta (senza dimenticare il jazz) dal Barocco ai giorni nostri, ma il primo a valorizzarlo pienamente fu Mozart.
In questo episodio della serie Strumenti, Luca Milani, primo clarinetto dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai dal 2015, racconta lo strumento a partire dal momento in cui decise di “adottarlo” come il proprio strumento d’elezione. Poi, ne descrive la morfologia, il timbro, le possibilità espressive, il repertorio (compositori e opere), che maggiormente ne valorizzano le peculiarità, sia da solista, sia in ensemble. Brevi esibizioni live e materiali di archivio intervallano e accompagnano la narrazione.
L’utilizzo del clarinetto copre l’intero arco della storia della musica colta (senza dimenticare il jazz) dal Barocco ai giorni nostri, ma il primo a valorizzarlo pienamente fu Mozart.
In questo episodio della serie Strumenti, Luca Milani, primo clarinetto dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai dal 2015, racconta lo strumento a partire dal momento in cui decise di “adottarlo” come il proprio strumento d’elezione. Poi, ne descrive la morfologia, il timbro, le possibilità espressive, il repertorio (compositori e opere), che maggiormente ne valorizzano le peculiarità, sia da solista, sia in ensemble. Brevi esibizioni live e materiali di archivio intervallano e accompagnano la narrazione.
Luca Milani ha conseguito il diploma in clarinetto con il massimo dei voti presso il Conservatorio “Giovan Battista Martini” di Bologna e ha poi seguito corsi di perfezionamento con docenti di fama internazionale. È vincitore di innumerevoli premi in concorsi nazionali e internazionali e vanta numerose collaborazioni, sia come solista sia in formazioni da camera, con artisti di fama mondiale, con i quali si è esibito in importanti sale e teatri, in Italia e all’estero. Ha suonato sotto la direzione di importanti maestri tra i quali Chung Myung-Whun, James Conlon, Daniele Gatti, Fabio Luisi, Michele Mariotti, Kirill Petrenko, Georges Pêtre e Mstislav Rostropovich.Il clarinetto, per me, è proprio un amore. Una cosa di cui non posso fare a meno. Tant’è che da piccolino, quando andavo a letto, me lo mettevo sul comodino, addirittura. Poi, chiaramente, al contrario di altri strumenti, per quanto mi riguarda, non è un amore eterno perché essendo il clarinetto in continua evoluzione, anche minima, ricercando sempre il meglio dallo strumento, se ne trovo uno che piace di più lo sostituisco. In genere, ogni sette/otto anni cambio strumento
Luca Milani