Omaggio a Luciano Berio con Magdalena Kožená e Ion Marin
Diretta streaming - giovedì 4 febbraio 2021 ore 20.30
È un omaggio al grande compositore italiano Luciano Berio, scomparso nel 2003, la serata dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai registrata a porte chiuse giovedì 4 febbraio 2021 all’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino e raccolta sotto la consueta etichetta di Rai NuovaMusica, che identifica le proposte di musica contemporanea.
In programma i Folk Songs per voce e orchestra, interpretati dal mezzosoprano Magdalena Kožená, e Rendering per orchestra, da Schubert.
In programma i Folk Songs per voce e orchestra, interpretati dal mezzosoprano Magdalena Kožená, e Rendering per orchestra, da Schubert.
I Folk Songs nacquero nel 1964 per voce e sette strumenti, come «omaggio all’intelligenza vocale di Cathy Berberian», allora moglie del compositore e musa della musica del Novecento. Successivamente furono trascritti per grande orchestra. Si tratta di undici canti popolari provenienti da diverse parti del mondo, che Berio disse di aver trovato su vecchi dischi, su antologie o di aver raccolto dalla viva voce di amici. «Li ho reinterpretati ritmicamente, metricamente e armonicamente – ha scritto il compositore –. Il discorso strumentale ha la funzione di suggerire e di commentare quelle che mi sono parse le radici espressive, cioè culturali, di ogni canzone».
A interpretare i Folk Songs è chiamato il grande mezzosoprano ceco Magdalena Kožená. Nata a Brno, iniziò bambina lo studio del pianoforte, per passare al canto dopo essersi rotta una mano. Dal coro di bambini della Filarmonica della sua città, è passata al Conservatorio e al Collegio di Arti Sceniche di Bratislava, per diventare una delle interpreti più versatili di oggi: apprezzata tanto nella musica barocca quanto in quella contemporanea, senza trascurare i grandi ruoli ottocenteschi scritti per la sua corda, da Carmen alla Cenerentola di Rossini.
Nella seconda parte del concerto è in programma Rendering, il “restauro” realizzato da Luciano Berio tra il 1988 e il 1990 sugli schizzi lasciati da Franz Schubert per la sua Decima Sinfonia, mai completata.
Nella seconda parte del concerto è in programma Rendering, il “restauro” realizzato da Luciano Berio tra il 1988 e il 1990 sugli schizzi lasciati da Franz Schubert per la sua Decima Sinfonia, mai completata.
Erano anni che mi veniva chiesto, da varie parti, di fare “qualcosa” con Schubert – spiega Berio nelle note alla partitura – e non ho mai avuto difficoltà a resistere a quell’invito tanto gentile quanto ingombrante. Fino al momento, però, in cui ricevetti copia degli appunti che il trentunenne Franz andava accumulando nelle ultime settimane di vita in vista di una Decima Sinfonia in re maggiore (D 936a). Si tratta di appunti di notevole complessità e di grande bellezza: costituiscono un segno ulteriore delle nuove strade, non più beethoveniane, che lo Schubert delle sinfonie stava già percorrendo. Sedotto da quegli schizzi, decisi dunque di restaurarli: restaurarli e non ricostruirli.
Sul podio è protagonista Ion Marin. Nato in Romania, Marin ha studiato pianoforte, composizione e direzione all’Accademia Enescu di Bucarest e al Mozarteum di Salisburgo. Nel 1986 si è trasferito a Vienna, dove ha lavorato come Direttore residente della Staatsoper, allora guidata da Claudio Abbado. Stabilitosi definitivamente in Svizzera, nel 2012 ha promosso in Romania i progetti “Cantus Mundi” e “Symphonia Mundi”, per favorire attraverso la musica l’educazione e l’integrazione sociale dei ragazzi più svantaggiati. Nel corso della sua carriera ha registrato più di 40 titoli per etichette come Deutsche Grammophon, Decca, EMI, Sony e Philips, ottenendo molti premi importanti.
Tra i due brani di Luciano Berio, Ion Marin propone il Cantus in Memory of Benjamin Britten di Arvo Pärt, che lo scrisse all’indomani della scomparsa del grande compositore inglese, avvenuta il 4 dicembre 1976, da sempre sentito vicino nella ricerca di una “inusuale purezza”.
L’omaggio a Giuseppe Sinopoli nei vent’anni dalla scomparsa inizialmente previsto in apertura di concerto, sarà riprogrammato appena possibile. È invece confermato il seminario dal titolo “Giuseppe Sinopoli, direttore d’orchestra e intellettuale” in programma mercoledì 3 febbraio alle 16 sulla pagina Facebook del master di giornalismo di Torino, organizzato dall’Ordine dei Giornalisti del Piemonte. Partecipano Ernesto Schiavi, direttore artistico dell’OSN Rai, l’archeologo Paolo Matthiae e il critico e musicologo Sandro Cappelletto.
Giovedì 4 febbraio 2021, ore 20.30
Auditorium Rai "Arturo Toscanini"
ORCHESTRA SINFONICA NAZIONALE DELLA RAI
ION MARIN direttore
MAGDALENA KOŽENÁ mezzosoprano
Luciano Berio (1925-2003)
Folk Songs, per mezzosoprano e orchestra (1973)
I. Black is the colour (Stati Uniti)
II. I wonder as I wander (Stati Uniti)
III. Loosin yelav (Armenia)
IV. Rossignolet du bois (Francia)
V. A la femminisca (Sicilia)
VI. La donna ideale (Italia)
VII. Ballo (Italia)
VIII. Motettu de Tristura (Sardegna)
IX. Malorous qu'o un fenno (Auvergne, Francia)
X. Lo fiolaire (Auvergne, Francia)
XI. Azerbaijan love song (Azerbaigian)
Durata: 23’ ca.
Ultima esecuzione Rai a Torino: 30 marzo 1984, Auditorium di Torino, Luciano Berio, New Swingle Singers, Orchestra Sinfonica di Torino
Arvo Pärt (1935)
Cantus in memory of Benjamin Britten (1977)
Durata: 7’ ca.
Ultima esecuzione Rai a Torino: 1 marzo 2013, Jeffrey Tate
Franz Schubert (1797-1828) - Luciano Berio
Rendering, per orchestra (1989-1990)
Allegro
Andante
Allegro
Durata: 35’ ca.
Ultima esecuzione Rai a Torino: 18 aprile 2014, Roberto Abbado
Partecipano al concerto
Violini primi
*Alessandro Milani (di spalla)
°Marco Lamberti
Antonio Bassi
Constantin Beschieru
Lorenzo Brufatto
Roberto D’Auria
Patricia Greer
Valerio Iaccio
Martina Mazzon
Enxhi Nini
Fulvia Petruzzelli
Elisa Schack
Violini secondi
*Paolo Giolo
Enrichetta Martellono
Valentina Busso
Pietro Bernardin
Antonella D’Andrea
Michal Ďuriš
Paolo Lambardi
Arianna Luzzani
Alice Milan
Isabella Tarchetti
Viole
*Luca Ranieri
Matilde Scarponi
Margherita Sarchini
Giovanni Matteo Brasciolu
Agostino Mattioni
Davide Ortalli
Clara Trullén-Sáez
Greta Xoxi
Violoncelli
*Pierpaolo Toso
Ermanno Franco
Pietro Di Somma
Amedeo Fenoglio
Michelangiolo Mafucci
Fabio Storino
Contrabbassi
*Francesco Platoni
Silvio Albesiano
Alessandra Avico
Pamela Massa
Flauti
*Marco Jorino
Luigi Arciuli
Ottavino
Luigi Arciuli
Oboi
*Nicola Patrussi
Franco Tangari
Clarinetti
*Luca Milani
Graziano Mancini
Clarinetto basso
Salvatore Passalacqua
Fagotti
*Andrea Cellacchi
Sofia Colliard
Corni
*Francesco Mattioli
Marco Tosello
Trombe
*Roberto Rossi
Alessandro Caruana
Tromboni
*Diego Di Mario
Devid Ceste
Trombone basso
Antonello Mazzucco
Timpani
*Claudio Romano
Percussioni
Alberto Occhiena
Emiliano Rossi
Arpa
*Margherita Bassani
Pianoforte e Celesta
*Andrea Rebaudengo
*prime parti
°concertini
Alessandro Milani suona un violino Francesco Gobetti del 1711 messo a disposizione dalla Fondazione Pro Canale di Milano.
Tra i due brani di Luciano Berio, Ion Marin propone il Cantus in Memory of Benjamin Britten di Arvo Pärt, che lo scrisse all’indomani della scomparsa del grande compositore inglese, avvenuta il 4 dicembre 1976, da sempre sentito vicino nella ricerca di una “inusuale purezza”.
L’omaggio a Giuseppe Sinopoli nei vent’anni dalla scomparsa inizialmente previsto in apertura di concerto, sarà riprogrammato appena possibile. È invece confermato il seminario dal titolo “Giuseppe Sinopoli, direttore d’orchestra e intellettuale” in programma mercoledì 3 febbraio alle 16 sulla pagina Facebook del master di giornalismo di Torino, organizzato dall’Ordine dei Giornalisti del Piemonte. Partecipano Ernesto Schiavi, direttore artistico dell’OSN Rai, l’archeologo Paolo Matthiae e il critico e musicologo Sandro Cappelletto.
Giovedì 4 febbraio 2021, ore 20.30
Auditorium Rai "Arturo Toscanini"
ORCHESTRA SINFONICA NAZIONALE DELLA RAI
ION MARIN direttore
MAGDALENA KOŽENÁ mezzosoprano
Luciano Berio (1925-2003)
Folk Songs, per mezzosoprano e orchestra (1973)
I. Black is the colour (Stati Uniti)
II. I wonder as I wander (Stati Uniti)
III. Loosin yelav (Armenia)
IV. Rossignolet du bois (Francia)
V. A la femminisca (Sicilia)
VI. La donna ideale (Italia)
VII. Ballo (Italia)
VIII. Motettu de Tristura (Sardegna)
IX. Malorous qu'o un fenno (Auvergne, Francia)
X. Lo fiolaire (Auvergne, Francia)
XI. Azerbaijan love song (Azerbaigian)
Durata: 23’ ca.
Ultima esecuzione Rai a Torino: 30 marzo 1984, Auditorium di Torino, Luciano Berio, New Swingle Singers, Orchestra Sinfonica di Torino
Arvo Pärt (1935)
Cantus in memory of Benjamin Britten (1977)
Durata: 7’ ca.
Ultima esecuzione Rai a Torino: 1 marzo 2013, Jeffrey Tate
Franz Schubert (1797-1828) - Luciano Berio
Rendering, per orchestra (1989-1990)
Allegro
Andante
Allegro
Durata: 35’ ca.
Ultima esecuzione Rai a Torino: 18 aprile 2014, Roberto Abbado
Partecipano al concerto
Violini primi
*Alessandro Milani (di spalla)
°Marco Lamberti
Antonio Bassi
Constantin Beschieru
Lorenzo Brufatto
Roberto D’Auria
Patricia Greer
Valerio Iaccio
Martina Mazzon
Enxhi Nini
Fulvia Petruzzelli
Elisa Schack
Violini secondi
*Paolo Giolo
Enrichetta Martellono
Valentina Busso
Pietro Bernardin
Antonella D’Andrea
Michal Ďuriš
Paolo Lambardi
Arianna Luzzani
Alice Milan
Isabella Tarchetti
Viole
*Luca Ranieri
Matilde Scarponi
Margherita Sarchini
Giovanni Matteo Brasciolu
Agostino Mattioni
Davide Ortalli
Clara Trullén-Sáez
Greta Xoxi
Violoncelli
*Pierpaolo Toso
Ermanno Franco
Pietro Di Somma
Amedeo Fenoglio
Michelangiolo Mafucci
Fabio Storino
Contrabbassi
*Francesco Platoni
Silvio Albesiano
Alessandra Avico
Pamela Massa
Flauti
*Marco Jorino
Luigi Arciuli
Ottavino
Luigi Arciuli
Oboi
*Nicola Patrussi
Franco Tangari
Clarinetti
*Luca Milani
Graziano Mancini
Clarinetto basso
Salvatore Passalacqua
Fagotti
*Andrea Cellacchi
Sofia Colliard
Corni
*Francesco Mattioli
Marco Tosello
Trombe
*Roberto Rossi
Alessandro Caruana
Tromboni
*Diego Di Mario
Devid Ceste
Trombone basso
Antonello Mazzucco
Timpani
*Claudio Romano
Percussioni
Alberto Occhiena
Emiliano Rossi
Arpa
*Margherita Bassani
Pianoforte e Celesta
*Andrea Rebaudengo
*prime parti
°concertini
Alessandro Milani suona un violino Francesco Gobetti del 1711 messo a disposizione dalla Fondazione Pro Canale di Milano.