Daniele Gatti dirige l'integrale delle sinfonie di Schumann
Diretta streaming giovedì 9 dicembre 2021 ore 20.30 - anche in diretta su Radio 3. Replica a Torino il 10 dicembre
Dopo il successo dell’integrale delle sinfonie di Brahms realizzato la scorsa stagione, il direttore d’orchestra milanese Daniele Gatti torna sul podio dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai per due settimane consecutive con un nuovo progetto monografico: l’integrale delle sinfonie di Robert Schumann. Il primo concerto, con la Sinfonia n. 1 in si bemolle maggiore op. 30 e la Sinfonia n. 3 in mi bemolle maggiore op. 97, è in programma giovedì 9 dicembre alle 20.30 (Turno rosso) all’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino, con trasmissione in diretta su Radio3 Rai e in live streaming su Rai Play. La serata è replicata venerdì 10 dicembre alle 20 (Turno blu). Il ciclo sarà completato la settimana successiva, il 16 e 17 dicembre, con la Seconda e la Quarta Sinfonia, e sarà poi interamente trasmesso su Rai5 in prima serata in due giornate consecutive, il 16 e 17 febbraio 2022.
Recentemente nominato Direttore principale del Maggio Musicale Fiorentino, Gatti è Direttore musicale dell’Opera di Roma e dell’Orchestra Mozart, oltre che Consulente artistico della Mahler Chamber Orchestra. Ha ricoperto incarichi presso orchestre come quella del Concertgebouw di Amsterdam, dell’Accademia di Santa Cecilia, presso la Royal Philharmonic Orchestra e la Royal Opera House di Londra. I Berliner e i Wiener Philharmoniker, la Staatskapelle di Dresda, la Symphonieorchestrer des Bayerisches Rundfunk e la Filarmonica della Scala sono alcune delle istituzioni sinfoniche che dirige regolarmente. Di recente è stato protagonista dei due film-opera Il barbiere di Siviglia, vincitore del Premio Abbiati della Critica musicale italiana, e La traviata, realizzati dall’Opera di Roma con Rai Cultura e trasmessi su Rai3.
Recentemente nominato Direttore principale del Maggio Musicale Fiorentino, Gatti è Direttore musicale dell’Opera di Roma e dell’Orchestra Mozart, oltre che Consulente artistico della Mahler Chamber Orchestra. Ha ricoperto incarichi presso orchestre come quella del Concertgebouw di Amsterdam, dell’Accademia di Santa Cecilia, presso la Royal Philharmonic Orchestra e la Royal Opera House di Londra. I Berliner e i Wiener Philharmoniker, la Staatskapelle di Dresda, la Symphonieorchestrer des Bayerisches Rundfunk e la Filarmonica della Scala sono alcune delle istituzioni sinfoniche che dirige regolarmente. Di recente è stato protagonista dei due film-opera Il barbiere di Siviglia, vincitore del Premio Abbiati della Critica musicale italiana, e La traviata, realizzati dall’Opera di Roma con Rai Cultura e trasmessi su Rai3.
A trentun anni Robert Schumann si cimentò per la prima volta con la sinfonia, la forma ‘assoluta’ beethoveniana, il più illustre tra i generi musicali dell’epoca. Prima di allora si era dedicato principalmente al pianoforte, protagonista di almeno dieci anni della sua produzione a partire dal 1829, quando aveva appena 19 anni. Nel 1840 si era dedicato ai Lieder con il ciclo Dichterliebe (L’amore del poeta). Fu il 1841 a segnare la svolta sinfonica nella carriera del compositore romantico che per un decennio, fino al 1851, avrebbe lavorato alle sue Quattro Sinfonie.
Nel primo concerto con l’OSN Rai Gatti apre con la Prima e chiude con la Terza Sinfonia. La Sinfonia n. 1 testimonia l’entusiasmo con cui il giovane Schumann aveva affrontato la forma sinfonica per la prima volta: l’approntò in quattro giorni, concludendone la strumentazione nelle tre settimane successive. Sebbene Schumann a un certo punto avesse cancellato gli iniziali titoli del primo e dell’ultimo tempo, che alludevano alla primavera («Risveglio della primavera» e «Addio alla primavera»), fu egli stesso a dichiarare in una lettera che per la Prima Sinfonia furono fonte d’ispirazione i versi di Adolf Böttiger dedicati proprio alla primavera. Per creare la Terza Sinfonia impiegò invece circa un mese, completandola verso la fine del 1850 e ribattezzandola ‘Renana’, in omaggio all’amata Renania in cui si era trasferito insieme alla famiglia due anni prima.
I biglietti, da 15 a 25 euro, sono in vendita online su questo sito e presso la biglietteria dell’Auditorium Rai di Torino. Il pubblico in sala sarà accolto nel rispetto delle più recenti norme per il contenimento della pandemia.
Auditorium Rai “A. Toscanini”, Torino
Giovedì 9 dicembre 2021 ore 20.30
Venerdì 10 dicembre 2021 ore 20.00
DANIELE GATTI direttore
ORCHESTRA SINFONICA NAZIONALE DELLA RAI
Robert Schumann (1810 - 1856)
Sinfonia n. 1 in si bemolle maggiore, op. 38
Frühlings-Symphonie (La primavera) (1841)
Andante un poco maestoso - Allegro molto vivace - Animato
Larghetto
Scherzo. Molto vivace - Trio I. Molto più vivace - Trio II - Coda
Allegro animato e grazioso - Andante - Poco a poco accelerando
Durata: 30’ ca.
Ultima esecuzione Rai a Torino:23 aprile 2013, Daniele Rustioni
Robert Schumann
Sinfonia n. 3 in mi bemolle maggiore, op. 97
Renana (1850)
Vivace
Scherzo. Molto moderato
Non presto
Solenne
Vivace
Durata: 32’ ca.
Ultima esecuzione Rai a Torino: 6 dicembre 2018, Ottavio Dantone
I biglietti, da 15 a 25 euro, sono in vendita online su questo sito e presso la biglietteria dell’Auditorium Rai di Torino. Il pubblico in sala sarà accolto nel rispetto delle più recenti norme per il contenimento della pandemia.
Auditorium Rai “A. Toscanini”, Torino
Giovedì 9 dicembre 2021 ore 20.30
Venerdì 10 dicembre 2021 ore 20.00
DANIELE GATTI direttore
ORCHESTRA SINFONICA NAZIONALE DELLA RAI
Robert Schumann (1810 - 1856)
Sinfonia n. 1 in si bemolle maggiore, op. 38
Frühlings-Symphonie (La primavera) (1841)
Andante un poco maestoso - Allegro molto vivace - Animato
Larghetto
Scherzo. Molto vivace - Trio I. Molto più vivace - Trio II - Coda
Allegro animato e grazioso - Andante - Poco a poco accelerando
Durata: 30’ ca.
Ultima esecuzione Rai a Torino:23 aprile 2013, Daniele Rustioni
Robert Schumann
Sinfonia n. 3 in mi bemolle maggiore, op. 97
Renana (1850)
Vivace
Scherzo. Molto moderato
Non presto
Solenne
Vivace
Durata: 32’ ca.
Ultima esecuzione Rai a Torino: 6 dicembre 2018, Ottavio Dantone