Italiano - Scuola primaria
Le favole e le fiabe rappresentano uno strumento importante per la didattica, per trasmettere ai più piccoli quei valori di civiltà e cultura che li rendereanno gli uomini e le donne di domani.
Di seguito una serie di favole e fiabe popolari dall'archivio Rai, che hanno l'obiettivo di far divertire e allo stesso tempo far riflettere i più piccoli.
Letture di fiabe per i più piccoli
Pinin Carpi legge Il papà mangione
Dal suo libro Il papà mangione e altri storie. Pinin Carpi è nato nel 1920 a Milano ed è morto nel 2004. È stato scrittore, illustratore e poeta.
Pinin Carpi legge I bambini che giocano a palla nel prato
Da “Dai racconta”. Pinin Carpi è nato nel 1920 a Milano ed è morto nel 2004. È stato scrittore, illustratore e poeta.
Pinin Carpi legge Mauro e il leone
Da “Dai racconta”. Pinin Carpi è nato nel 1920 a Milano ed è morto nel 2004. È stato scrittore, illustratore e poeta.
Alberto Lionello legge Il principe ranocchio
Una favola della tradizione europea ripresa dai fratelli Grimm
Vittorio De Sica legge I musicanti di Brema
Una favola dei fratelli Grimm sulla fuga di un asino, un cane, un gatto e un gallo.
Vittorio De Sica racconta L’uccellino azzurro
Da una fiaba della scrittrice francese Marie-Catherine d'Aulnoy
Vittorio De Sica racconta Vardiello
Fiaba da Lo cunto de li cunti: quarto racconto della prima giornata.
Vittorio De Sica legge Il gigante egoista
Da un racconto di Oscar Wilde, De Sica narra la parabola del gigante egoista, che, infuriato con i bambini che giocano nel suo meraviglioso giardino, li scaccia tutti.
Anna Maria Guarnieri legge Il principe felice
La fiaba di Oscar Wilde sull’amicizia tra una statua e una rondine.
Le favole e le fiabe rappresentano uno strumento importante per la didattica, per trasmettere ai più piccoli quei valori di civiltà e cultura che li rendereanno gli uomini e le donne di domani.
Di seguito una serie di favole e fiabe popolari dall'archivio Rai, che hanno l'obiettivo di far divertire e allo stesso tempo far riflettere i più piccoli.
La stella di Andra e Tati
La vera storia delle sorelle Andra e Tatiana Bucci, deportate ad Auschwitz-Birkenau durante la Seconda guerra mondiale, all'età rispettivamente di quattro e sei anni, insieme a parte della loro famiglia.
Leo Da Vinci
Il quindicenne Leonardo Da Vinci giunto a Firenze da Vinci nel 1467, ed il suo amico Lollo lavorano nella bottega del Verrocchio, il primo come apprendista pittore e il secondo come aiuto cuoco. La bottega del maestro fiorentino è frequentata anche dal giovane Lorenzo de' Medici (non ancora "magnifico"). Leo trascorre il tempo libero inventando mille cose. Lisa invece lavora presso le scuderie dei Medici. Un giorno una ciurma di pirati, la cui nave si è arenata alla foce dell'Arno, vengono avvicinati da Adolino, un losco figuro che offre loro di mettersi al servizio di un nobile signore fiorentino noto come il "Cospiratore", il quale vuole sostituirsi ai Medici nel governo della città
Cenerentola
Una ragazza povera, maltrattata dalla matrigna e dalle sorelle gelose, incontra il principe azzurro grazie all'aiuto di una fata gentile. Il video presenta la famosa fiaba dei fratelli Grimm, raccontata ad un gruppo di bambini, presenti in studio, dall’attrice Giovanna Fabbri, mentre alle sue spalle scorrono, su di un palcoscenico, immagini di ombre dei personaggi che animano il racconto.
Chango il pastore
La favola peruviana proposta in questa unità affonda le sue radici nella mitologia degli Incas e si iscrive in un orizzonte didattico che assume come primaria l’istanza di educazione alla multiculturalità. Il filone favolistico diventa così un’occasione preziosa per promuovere, sin dalle prime classi delle scuole elementari, la consapevolezza dell’arricchimento che discende dall’abbandonare un pensiero etnocentrico in favore di uno sguardo aperto alle differenze. Il protagonista di questa favola è Chango, un pastorello indio che decide di attraversare le Ande con le sue cinque caprette per cercare pascoli migliori. Durante il viaggio, che si rivela assai più duro e lungo del previsto, Chango perde una delle sue capre favorite, la "morettina". La delusione e l’amarezza stanno per prendere il sopravvento quando il giovane pastore incontra un lama (animale leggendario, considerato sacro dagli Incas) che gli cambierà il destino.
La conquista del fuoco.
Nella fiaba si narra di un viaggiatore che, alla ricerca del fuoco, sale fino al quarto cielo. Lungo il cammino incontra gente le cui sembianze e i cui modi di comportarsi sono molto diversi dai suoi. La possibilità di superare i pregiudizi e raggiungere l’agognata meta risulterà pregiudicata dalla mancanza di umiltà e di buon senso. Un’altra viaggiatrice, provvista al contrario di queste virtù, farà lo stesso percorso senza lasciarsi condizionare dalle impressioni generate nel suo predecessore dalle persone incontrate. Sarà una donna a tornare a terra con il fuoco perché, secondo le tradizioni africane, "le donne hanno più giudizio degli uomini".
Parola di tartaruga
La favola è ambientata nel del Burkina Faso, è per insegnarci che l`intelligenza è la forza dei deboli e che anche il leone, re della savana, può essere salvato persino da uno scoiattolo. Infatti il leone catturato dall`uomo verrà liberato dal piccolo animale in cambio della promessa di smettere di mangiare gli animali più deboli. Il messaggio della favola è dunque che la forza deve essere messa al servizio del bene comune. E come in tutte le favole che si rispettino c`è sempre qualcuno che alla fine fa la morale del racconto. In questa fiaba africana il compito spetta alla lenta tartaruga: "l`esperienza ci dice che i prepotenti, se fanno affidamento solo nella forza, prima o poi fanno la fine del leone".
Crosta di riso
Nella favola si racconta di un giovane che trovò nella foresta due uova molto particolari e, credendo che si trattasse di uova di tartaruga da servirsi per il pranzo, le portò al villaggio e le iniziò a cucinare con la forte opposizione degli abitanti del villaggio che, dal canto loro, non conoscevano le uova. "Non si sono mai viste a memoria d`uomo delle uova così grandi" - dicevano i saggi del villaggio. Il giovane fu costretto ad uscire dal villaggio e a cucinare le uova nella foresta ma, quando l`acqua della pentola cominciò a bollire, uscirono due naga, figli dei re dei naga, che chiesero al giovane compassione e cibo per crescere. Passarono alcune settimane e i due naga gli chiesero di venire con loro offrendogli tutto ciò che desiderava per ringraziarlo della sua cura.
Achiquee
La favola si ispira ad un’antica leggenda. Sulle montagne delle Ande - racconta la fiaba - vivevano due bambini che, per aiutare la madre, si misero alla ricerca di cibo. Lungo il percorso incontrarono tanti animali e tante sventure, come quella con la feroce Achiquee, da cui riuscirono a fuggire giungendo fino a una valle dove, in alto, volava un condor al quale chiesero aiuto. Il condor afferrò i bambini e li portò via, ma non prima di avere una feroce lite con Achiquee. Il condor lottò e vinse Achiquee e tutto il suo maligno potere. Dalle ossa dell’Achiquee si formarono gli alti picchi delle Ande. Il condor condusse i due fratelli in un’altra valle dove le patate erano abbondanti. Lì i due bambini fondarono una città che non conobbe mai la fame.
Pochettino
Pochettino è una favola toscana e fa parte della collana di fiabe della tradizione popolare - Signori bambini si conta e si racconta - narrate dall`attrice Mara Baronti, sullo sfondo delle scenografie di Emanuele Luzzati. Pochettino, un bambino molto furbo, viene catturato dall`orco, ma riesce a scappare e a beffare lil suo carceriere.
Il racconto è accompagnato da due didascalie: «nulla può essere in grado di arricchire e divertire sia i bambini sia gli adulti quanto la fiaba popolare», di Bruno Bettelheim, e «tutte le diverse fiabe ruotano intorno ad un unico contenuto, il Sè», di Marie Luise Von Franz.
Tamakortè e i giaguari
La favola racconta la storia della formazione di un grande gigante della terra, del fiume e della foresta amazzonica. Tamakoré è il Dio che diede origine alla foresta, agli uomini e agli animali e, per custodire il grande fiume e le sue ricchezze, scelse due giaguari perché si prendessero cura dei pesci. Secondo la tradizione, gli indigeni locali tutt`oggi ricordano gli insegnamenti di Tamakoré : "come gli uccelli, siamo liberi di pescare nei fiumi ma ci sono delle regole da rispettare, non uccidere più di quanto tu e la tua famiglia possiate mangiarne, lasciate stare i pesci piccoli e non lasciarli sfuggire dopo averli colpiti". Una morale che l`uomo di oggi, invece, troppo spesso non segue.
La conquista del giorno
Nella fiaba si racconta che gli indios Camaiurà sostenevano che un tempo era sempre notte; il giorno non esisteva e tutto era molto confuso. Non esistevano i campi coltivati, non c`era il fuoco e nessuno vedeva niente. Due gemelli della tribù erano molto preoccupati per la sorte della loro gente e decisero di fare il possibile per trovare il giorno ma, dopo tanti tentativi falliti e presi dalla disperazione e dallo sconforto di non conquistare la luce per la loro gente, stavano per rinunciare fino a quando, un giorno, l`incontro con un uccello, li aiutò a conquistare la luce del giorno.
Bonsai, gli alberi nani
Nella fiaba si racconta di un uomo che, morto di fame e di freddo, chiede a una poverissima coppia di contadini di venire ospitato nella loro umile casa. L’unica ricchezza posseduta dalla coppia sono dei vecchi alberi bonsai tramandati dalla famiglia di generazione in generazione. Ma la coppia, di fronte alle richieste di aiuto, accoglie l’uomo in casa e, non avendo più legna per riscaldarlo, non esita a bruciare i tronchi dei preziosi bonsai. La generosità mostrata verso il viandante assicurerà ai due sposi "la pace del cuore".
Il gallo cristallo
Il gallo Cristallo fa parte della collana di fiabe della tradizione popolare - Signori bambini si conta e si racconta - narrate dall`attrice Mara Baronti, sullo sfondo delle scenografie di Emanuele Luzzati. Si tratta di una fiaba marchigiana raccolta da Italo Calvino. Il gallo, la gallina, l`oca, l`anatra e l`uccellino si stanno recando alla festa per il matrimonio di Pollicino quando lungo il cammino incontrano il lupo. Il racconto è accompagnato da tre didascalie di Bruno Bettelheim: «Il bene esiste come il male. Le scelte di un bambino non sono dettate da valori morali, ma dall`identificazione nei personaggi. Nelle fiabe il male è sempre perdente».
Giufà e la porta
Giufà e la porta fa parte della collana di fiabe della tradizione popolare - Signori bambini si conta e si racconta - narrate dall`attrice Mara Baronti, sullo sfondo delle scenografie di Emanuele Luzzati. Si tratta di una fiaba siciliana raccolta da Italo Calvino. Giufà e la sua mamma, dall`alto di un albero, assistono alla spartizione del bottino dei briganti i quali, impauriti dal rumore della porta che Giufà lascia cadere, scappano lasciando sotto l`albero il loro tesoro. Nella didascalia che accompagna il racconto, Marie Luise Von Franz sottolinea che «le fiabe, già dai tempi di Platone, sono connesse con l`educazione dei bambini».
Il sorcetto
Il sorcetto è una fiaba siciliana, raccolta da Italo Calvino, che fa parte della collana di fiabe della tradizione popolare "Signori bambini si conta e si racconta", narrate dall'attrice Mara Baronti, sullo sfondo delle scenografie di Emanuele Luzzati. La reginella è promessa sposa ad un topo e non ne è contenta, ma quando un giorno tutto intorno a lei svanisce inizia ad invocare e a cercare il topo, finché, trovatolo, scopre che in realtà era un bel giovane, vittima di un sortilegio.
La narrazione è accompagnata da alcune didascalie: "l'infanzia è uno dei momenti più importanti per l'esperienza della maturazione" (Bruno Bettelheim) e "Le prove e le sventure degli eroi delle fiabe sono sempre tradotti in termini iniziatici" (Mircea Eliade)
Caterina la sapiente
L’attrice Giulia Lazzarini legge il racconto Caterina la sapiente, tratto dalla raccolta Fiabe italiane, di Italo Calvino (Santiago de Las Vegas, Cuba, 1923 – Siena, 1985) mentre dietro di lei scorrono alcune illustrazioni che descrivono la vicenda. È la storia della figlia di un ricco negoziante di Palermo, che, sin dal suo svezzamento, acquistò una sapienza tale, che il padre la soprannominò “Caterina la sapiente”.
Fue fiabe: Matilde e la ricotta e Bei capelli
Il video è composto da due fiabe. Nella prima si racconta di Matilde, una contadina, che sogna di trasformare delle uova in una ricca proprietà terriera. La seconda fiaba racconta di una bellissima fanciulla che fa innamorare tutti, compreso il principe, per la sua seducente chioma dorata.
Il pescatore
Il pescatore è una fiaba ligure che fa parte della collana di fiabe della tradizione popolare - Signori bambini si conta e si racconta - narrate dall`attrice Mara Baronti, sullo sfondo delle scenografie di Emanuele Luzzati. Il pescatore è un uomo molto sensibile, sposato a una donna molto avida. Un giorno trova nella sua rete un pesciolino d`oro, ma è troppo piccolo e così decide di liberarlo. Il pesciolino ricambierà il favore. La narrazione è accompagnata da due didascalie: «Il godimento di una narrazione non è legato alla credenza che cose del genere possano accadere nella vita reale"; (Tolkien) e "Chi offre molte cose, ne offrirà qualcuna a molti" (Goethe).
Le tre piume
Le tre piume è una fiaba tedesca raccolta dai fratelli Grimm che fa parte della collana di fiabe della tradizione popolare - Signori bambini si conta e si racconta - narrate dall`attrice Mara Baronti, sullo sfondo delle scenografie di Emanuele Luzzati. C`era un volta un Re che aveva tre figli, uno dei quali era chiamato "il tonto" per i suoi strani comportamenti. Un giorno il Re, per decidere chi dei suoi figli sarebbe salito al trono dopo di lui, indisse una gara. Aiutato dalla Regina Rospa, "il tonto", sotto gli occhi increduli dei fratelli, superò svariate sfide e conquistò l`ambita corona.
Scorrono delle citazioni di Bruno Bettelheim: «Diventare il re o al regina alla fine di una storia ha un solo scopo: simboleggia una condizione di vera indipendenza». «Soffiare le piume per decidere la direzione da prendere era un costume diffuso in molti paesi nel Medioevo. Vado dove il vento mi porta».
La palla di cristallo
La palla di cristallo è una favola tedesca che fa parte della collana di fiabe della tradizione popolare - Signori bambini si conta e si racconta - narrate dall`attrice Mara Baronti, sullo sfondo delle scenografie di Emanuele Luzzati. Un ragazzo, figlio di una maga, con l`aiuto dei suoi due fratelli, trasformati l`uno in aquila e l`altro in balena, riesce a vincere il mago del castello del sole d`oro che teneva prigioniera la bella principessa.
Il racconto è accompagnato da tre didascalie di Bruno Bettelheim: «La fiaba racconta il mondo non obiettivamente ma dal punto di vista dell`eroe, la lotta contro le difficoltà della vita è inevitabile. La conflittualità con i genitori può essere risolta attraverso la fantasia e i racconti».
Teresicka
Teresicka è una favola russa, raccolta da Afanafiev, che fa parte della collana di fiabe della tradizione popolare - Signori bambini si conta e si racconta - narrate dall`attrice Mara Baronti, sullo sfondo delle scenografie di Emanuele Luzzati. Un marito ed una moglie, che avevano desiderato tutta la vita un figlio, si prendono cura di un pezzo di legno che, grazie al loro amore si trasforma in un bambino, Teresicka. Ma quest`ultimo è presto in pericolo perché una strega lo vuole catturare... Il racconto è accompagnato da una didascalia di Bruno Bettelheim: «Come noi ci risvegliamo ricaricati dai nostri sogni, meglio disposti ad affrontare i compiti della realtà, così la storia termina con l`eroe che torna al mondo reale, molto più in grado di affrontare la vita».
La finta nonna
La finta nonna, è una fiaba abruzzese, raccolta per la prima volta da Italo Calvino, che si ispira alla celebre favola di Cappuccetto Rosso. Rosetta deve andare dalla nonna per farsi prestare un setaccio. Nel cammino incontrerà diversi ostacoli che supererà non solo grazie alla sua furbizia, ma soprattutto grazie alla sua generosità. Durante il racconto, scorrono in sovrimpressione delle citazioni di Charles Dickens e di Bruno Bettelheim. Lo scrittore confessa: «Cappuccetto Rosso fu il mio primo amore. Sentivo che se avessi potuto sposare Cappuccetto Rosso avrei conosciuto la perfetta felicità». L’illustre psichiatra austriaco sottolinea invece il ruolo, nella fiaba, della nonna, la quale «benché sia il più delle volte la protettrice dell’infinita bontà, può trasformarsi in un`orchessa che minaccia nientemeno che il senso d`identità del bambino…».
Adattamenti di classici della letteratura
Il fiuto di Sherlock Holmes
Cartone animato sul personaggio ideato da Arthur Conan Doyle. Sherlock Holmes e il Dottor Watson contro il Prof Moriarty Regia: Hayao Miyazaki (1984)
Le avventure di Tom Sawyer
Cartone animato diretto da Stéphane Stoll, coproduzione Francia-Canada dal romanzo di Mark Twain del 1876.
L’isola del tesoro
Sceneggiato in 5 puntate del 1959 dal libro di Robert Louis Stevenson. Diretto da Anton Giulio Majano con Alvaro Piccardi, Ivo Garrani, Arnoldo Foà, Ubaldo Lay.
Il piccolo principe
Serie ispirata al celebre libro di Antoine de Saint-Exupéry, realizzata nel 2018 per la regia di Pierre-Alain Chartier.
Anna dai capelli rossi – Una nuova vita
Dal romanzo della scrittrice canadese Lucy Maud Montgomery, pubblicato per la prima volta nel 1908. Regia di Jonh Kent Harrison. Primo di tre film.
Anna dai capelli rossi – Promesse e giuramenti
Dal romanzo della scrittrice canadese Lucy Maud Montgomery, pubblicato per la prima volta nel 1908. Regia di Jonh Kent Harrison. Secondo di tre film.
Anna dai capelli rossi – In pace con il mondo
Dal romanzo della scrittrice canadese Lucy Maud Montgomery, pubblicato per la prima volta nel 1908. Regia di Jonh Kent Harrison. Terzo di tre film.
Di seguito una serie di favole e fiabe popolari dall'archivio Rai, che hanno l'obiettivo di far divertire e allo stesso tempo far riflettere i più piccoli.
Letture di fiabe per i più piccoli
Pinin Carpi legge Il papà mangione
Dal suo libro Il papà mangione e altri storie. Pinin Carpi è nato nel 1920 a Milano ed è morto nel 2004. È stato scrittore, illustratore e poeta.
Pinin Carpi legge I bambini che giocano a palla nel prato
Da “Dai racconta”. Pinin Carpi è nato nel 1920 a Milano ed è morto nel 2004. È stato scrittore, illustratore e poeta.
Pinin Carpi legge Mauro e il leone
Da “Dai racconta”. Pinin Carpi è nato nel 1920 a Milano ed è morto nel 2004. È stato scrittore, illustratore e poeta.
Alberto Lionello legge Il principe ranocchio
Una favola della tradizione europea ripresa dai fratelli Grimm
Vittorio De Sica legge I musicanti di Brema
Una favola dei fratelli Grimm sulla fuga di un asino, un cane, un gatto e un gallo.
Vittorio De Sica racconta L’uccellino azzurro
Da una fiaba della scrittrice francese Marie-Catherine d'Aulnoy
Vittorio De Sica racconta Vardiello
Fiaba da Lo cunto de li cunti: quarto racconto della prima giornata.
Vittorio De Sica legge Il gigante egoista
Da un racconto di Oscar Wilde, De Sica narra la parabola del gigante egoista, che, infuriato con i bambini che giocano nel suo meraviglioso giardino, li scaccia tutti.
Anna Maria Guarnieri legge Il principe felice
La fiaba di Oscar Wilde sull’amicizia tra una statua e una rondine.
Le favole e le fiabe rappresentano uno strumento importante per la didattica, per trasmettere ai più piccoli quei valori di civiltà e cultura che li rendereanno gli uomini e le donne di domani.
Di seguito una serie di favole e fiabe popolari dall'archivio Rai, che hanno l'obiettivo di far divertire e allo stesso tempo far riflettere i più piccoli.
La stella di Andra e Tati
La vera storia delle sorelle Andra e Tatiana Bucci, deportate ad Auschwitz-Birkenau durante la Seconda guerra mondiale, all'età rispettivamente di quattro e sei anni, insieme a parte della loro famiglia.
Leo Da Vinci
Il quindicenne Leonardo Da Vinci giunto a Firenze da Vinci nel 1467, ed il suo amico Lollo lavorano nella bottega del Verrocchio, il primo come apprendista pittore e il secondo come aiuto cuoco. La bottega del maestro fiorentino è frequentata anche dal giovane Lorenzo de' Medici (non ancora "magnifico"). Leo trascorre il tempo libero inventando mille cose. Lisa invece lavora presso le scuderie dei Medici. Un giorno una ciurma di pirati, la cui nave si è arenata alla foce dell'Arno, vengono avvicinati da Adolino, un losco figuro che offre loro di mettersi al servizio di un nobile signore fiorentino noto come il "Cospiratore", il quale vuole sostituirsi ai Medici nel governo della città
Cenerentola
Una ragazza povera, maltrattata dalla matrigna e dalle sorelle gelose, incontra il principe azzurro grazie all'aiuto di una fata gentile. Il video presenta la famosa fiaba dei fratelli Grimm, raccontata ad un gruppo di bambini, presenti in studio, dall’attrice Giovanna Fabbri, mentre alle sue spalle scorrono, su di un palcoscenico, immagini di ombre dei personaggi che animano il racconto.
Chango il pastore
La favola peruviana proposta in questa unità affonda le sue radici nella mitologia degli Incas e si iscrive in un orizzonte didattico che assume come primaria l’istanza di educazione alla multiculturalità. Il filone favolistico diventa così un’occasione preziosa per promuovere, sin dalle prime classi delle scuole elementari, la consapevolezza dell’arricchimento che discende dall’abbandonare un pensiero etnocentrico in favore di uno sguardo aperto alle differenze. Il protagonista di questa favola è Chango, un pastorello indio che decide di attraversare le Ande con le sue cinque caprette per cercare pascoli migliori. Durante il viaggio, che si rivela assai più duro e lungo del previsto, Chango perde una delle sue capre favorite, la "morettina". La delusione e l’amarezza stanno per prendere il sopravvento quando il giovane pastore incontra un lama (animale leggendario, considerato sacro dagli Incas) che gli cambierà il destino.
La conquista del fuoco.
Nella fiaba si narra di un viaggiatore che, alla ricerca del fuoco, sale fino al quarto cielo. Lungo il cammino incontra gente le cui sembianze e i cui modi di comportarsi sono molto diversi dai suoi. La possibilità di superare i pregiudizi e raggiungere l’agognata meta risulterà pregiudicata dalla mancanza di umiltà e di buon senso. Un’altra viaggiatrice, provvista al contrario di queste virtù, farà lo stesso percorso senza lasciarsi condizionare dalle impressioni generate nel suo predecessore dalle persone incontrate. Sarà una donna a tornare a terra con il fuoco perché, secondo le tradizioni africane, "le donne hanno più giudizio degli uomini".
Parola di tartaruga
La favola è ambientata nel del Burkina Faso, è per insegnarci che l`intelligenza è la forza dei deboli e che anche il leone, re della savana, può essere salvato persino da uno scoiattolo. Infatti il leone catturato dall`uomo verrà liberato dal piccolo animale in cambio della promessa di smettere di mangiare gli animali più deboli. Il messaggio della favola è dunque che la forza deve essere messa al servizio del bene comune. E come in tutte le favole che si rispettino c`è sempre qualcuno che alla fine fa la morale del racconto. In questa fiaba africana il compito spetta alla lenta tartaruga: "l`esperienza ci dice che i prepotenti, se fanno affidamento solo nella forza, prima o poi fanno la fine del leone".
Crosta di riso
Nella favola si racconta di un giovane che trovò nella foresta due uova molto particolari e, credendo che si trattasse di uova di tartaruga da servirsi per il pranzo, le portò al villaggio e le iniziò a cucinare con la forte opposizione degli abitanti del villaggio che, dal canto loro, non conoscevano le uova. "Non si sono mai viste a memoria d`uomo delle uova così grandi" - dicevano i saggi del villaggio. Il giovane fu costretto ad uscire dal villaggio e a cucinare le uova nella foresta ma, quando l`acqua della pentola cominciò a bollire, uscirono due naga, figli dei re dei naga, che chiesero al giovane compassione e cibo per crescere. Passarono alcune settimane e i due naga gli chiesero di venire con loro offrendogli tutto ciò che desiderava per ringraziarlo della sua cura.
Achiquee
La favola si ispira ad un’antica leggenda. Sulle montagne delle Ande - racconta la fiaba - vivevano due bambini che, per aiutare la madre, si misero alla ricerca di cibo. Lungo il percorso incontrarono tanti animali e tante sventure, come quella con la feroce Achiquee, da cui riuscirono a fuggire giungendo fino a una valle dove, in alto, volava un condor al quale chiesero aiuto. Il condor afferrò i bambini e li portò via, ma non prima di avere una feroce lite con Achiquee. Il condor lottò e vinse Achiquee e tutto il suo maligno potere. Dalle ossa dell’Achiquee si formarono gli alti picchi delle Ande. Il condor condusse i due fratelli in un’altra valle dove le patate erano abbondanti. Lì i due bambini fondarono una città che non conobbe mai la fame.
Pochettino
Pochettino è una favola toscana e fa parte della collana di fiabe della tradizione popolare - Signori bambini si conta e si racconta - narrate dall`attrice Mara Baronti, sullo sfondo delle scenografie di Emanuele Luzzati. Pochettino, un bambino molto furbo, viene catturato dall`orco, ma riesce a scappare e a beffare lil suo carceriere.
Il racconto è accompagnato da due didascalie: «nulla può essere in grado di arricchire e divertire sia i bambini sia gli adulti quanto la fiaba popolare», di Bruno Bettelheim, e «tutte le diverse fiabe ruotano intorno ad un unico contenuto, il Sè», di Marie Luise Von Franz.
Tamakortè e i giaguari
La favola racconta la storia della formazione di un grande gigante della terra, del fiume e della foresta amazzonica. Tamakoré è il Dio che diede origine alla foresta, agli uomini e agli animali e, per custodire il grande fiume e le sue ricchezze, scelse due giaguari perché si prendessero cura dei pesci. Secondo la tradizione, gli indigeni locali tutt`oggi ricordano gli insegnamenti di Tamakoré : "come gli uccelli, siamo liberi di pescare nei fiumi ma ci sono delle regole da rispettare, non uccidere più di quanto tu e la tua famiglia possiate mangiarne, lasciate stare i pesci piccoli e non lasciarli sfuggire dopo averli colpiti". Una morale che l`uomo di oggi, invece, troppo spesso non segue.
La conquista del giorno
Nella fiaba si racconta che gli indios Camaiurà sostenevano che un tempo era sempre notte; il giorno non esisteva e tutto era molto confuso. Non esistevano i campi coltivati, non c`era il fuoco e nessuno vedeva niente. Due gemelli della tribù erano molto preoccupati per la sorte della loro gente e decisero di fare il possibile per trovare il giorno ma, dopo tanti tentativi falliti e presi dalla disperazione e dallo sconforto di non conquistare la luce per la loro gente, stavano per rinunciare fino a quando, un giorno, l`incontro con un uccello, li aiutò a conquistare la luce del giorno.
Bonsai, gli alberi nani
Nella fiaba si racconta di un uomo che, morto di fame e di freddo, chiede a una poverissima coppia di contadini di venire ospitato nella loro umile casa. L’unica ricchezza posseduta dalla coppia sono dei vecchi alberi bonsai tramandati dalla famiglia di generazione in generazione. Ma la coppia, di fronte alle richieste di aiuto, accoglie l’uomo in casa e, non avendo più legna per riscaldarlo, non esita a bruciare i tronchi dei preziosi bonsai. La generosità mostrata verso il viandante assicurerà ai due sposi "la pace del cuore".
Il gallo cristallo
Il gallo Cristallo fa parte della collana di fiabe della tradizione popolare - Signori bambini si conta e si racconta - narrate dall`attrice Mara Baronti, sullo sfondo delle scenografie di Emanuele Luzzati. Si tratta di una fiaba marchigiana raccolta da Italo Calvino. Il gallo, la gallina, l`oca, l`anatra e l`uccellino si stanno recando alla festa per il matrimonio di Pollicino quando lungo il cammino incontrano il lupo. Il racconto è accompagnato da tre didascalie di Bruno Bettelheim: «Il bene esiste come il male. Le scelte di un bambino non sono dettate da valori morali, ma dall`identificazione nei personaggi. Nelle fiabe il male è sempre perdente».
Giufà e la porta
Giufà e la porta fa parte della collana di fiabe della tradizione popolare - Signori bambini si conta e si racconta - narrate dall`attrice Mara Baronti, sullo sfondo delle scenografie di Emanuele Luzzati. Si tratta di una fiaba siciliana raccolta da Italo Calvino. Giufà e la sua mamma, dall`alto di un albero, assistono alla spartizione del bottino dei briganti i quali, impauriti dal rumore della porta che Giufà lascia cadere, scappano lasciando sotto l`albero il loro tesoro. Nella didascalia che accompagna il racconto, Marie Luise Von Franz sottolinea che «le fiabe, già dai tempi di Platone, sono connesse con l`educazione dei bambini».
Il sorcetto
Il sorcetto è una fiaba siciliana, raccolta da Italo Calvino, che fa parte della collana di fiabe della tradizione popolare "Signori bambini si conta e si racconta", narrate dall'attrice Mara Baronti, sullo sfondo delle scenografie di Emanuele Luzzati. La reginella è promessa sposa ad un topo e non ne è contenta, ma quando un giorno tutto intorno a lei svanisce inizia ad invocare e a cercare il topo, finché, trovatolo, scopre che in realtà era un bel giovane, vittima di un sortilegio.
La narrazione è accompagnata da alcune didascalie: "l'infanzia è uno dei momenti più importanti per l'esperienza della maturazione" (Bruno Bettelheim) e "Le prove e le sventure degli eroi delle fiabe sono sempre tradotti in termini iniziatici" (Mircea Eliade)
Caterina la sapiente
L’attrice Giulia Lazzarini legge il racconto Caterina la sapiente, tratto dalla raccolta Fiabe italiane, di Italo Calvino (Santiago de Las Vegas, Cuba, 1923 – Siena, 1985) mentre dietro di lei scorrono alcune illustrazioni che descrivono la vicenda. È la storia della figlia di un ricco negoziante di Palermo, che, sin dal suo svezzamento, acquistò una sapienza tale, che il padre la soprannominò “Caterina la sapiente”.
Fue fiabe: Matilde e la ricotta e Bei capelli
Il video è composto da due fiabe. Nella prima si racconta di Matilde, una contadina, che sogna di trasformare delle uova in una ricca proprietà terriera. La seconda fiaba racconta di una bellissima fanciulla che fa innamorare tutti, compreso il principe, per la sua seducente chioma dorata.
Il pescatore
Il pescatore è una fiaba ligure che fa parte della collana di fiabe della tradizione popolare - Signori bambini si conta e si racconta - narrate dall`attrice Mara Baronti, sullo sfondo delle scenografie di Emanuele Luzzati. Il pescatore è un uomo molto sensibile, sposato a una donna molto avida. Un giorno trova nella sua rete un pesciolino d`oro, ma è troppo piccolo e così decide di liberarlo. Il pesciolino ricambierà il favore. La narrazione è accompagnata da due didascalie: «Il godimento di una narrazione non è legato alla credenza che cose del genere possano accadere nella vita reale"; (Tolkien) e "Chi offre molte cose, ne offrirà qualcuna a molti" (Goethe).
Le tre piume
Le tre piume è una fiaba tedesca raccolta dai fratelli Grimm che fa parte della collana di fiabe della tradizione popolare - Signori bambini si conta e si racconta - narrate dall`attrice Mara Baronti, sullo sfondo delle scenografie di Emanuele Luzzati. C`era un volta un Re che aveva tre figli, uno dei quali era chiamato "il tonto" per i suoi strani comportamenti. Un giorno il Re, per decidere chi dei suoi figli sarebbe salito al trono dopo di lui, indisse una gara. Aiutato dalla Regina Rospa, "il tonto", sotto gli occhi increduli dei fratelli, superò svariate sfide e conquistò l`ambita corona.
Scorrono delle citazioni di Bruno Bettelheim: «Diventare il re o al regina alla fine di una storia ha un solo scopo: simboleggia una condizione di vera indipendenza». «Soffiare le piume per decidere la direzione da prendere era un costume diffuso in molti paesi nel Medioevo. Vado dove il vento mi porta».
La palla di cristallo
La palla di cristallo è una favola tedesca che fa parte della collana di fiabe della tradizione popolare - Signori bambini si conta e si racconta - narrate dall`attrice Mara Baronti, sullo sfondo delle scenografie di Emanuele Luzzati. Un ragazzo, figlio di una maga, con l`aiuto dei suoi due fratelli, trasformati l`uno in aquila e l`altro in balena, riesce a vincere il mago del castello del sole d`oro che teneva prigioniera la bella principessa.
Il racconto è accompagnato da tre didascalie di Bruno Bettelheim: «La fiaba racconta il mondo non obiettivamente ma dal punto di vista dell`eroe, la lotta contro le difficoltà della vita è inevitabile. La conflittualità con i genitori può essere risolta attraverso la fantasia e i racconti».
Teresicka
Teresicka è una favola russa, raccolta da Afanafiev, che fa parte della collana di fiabe della tradizione popolare - Signori bambini si conta e si racconta - narrate dall`attrice Mara Baronti, sullo sfondo delle scenografie di Emanuele Luzzati. Un marito ed una moglie, che avevano desiderato tutta la vita un figlio, si prendono cura di un pezzo di legno che, grazie al loro amore si trasforma in un bambino, Teresicka. Ma quest`ultimo è presto in pericolo perché una strega lo vuole catturare... Il racconto è accompagnato da una didascalia di Bruno Bettelheim: «Come noi ci risvegliamo ricaricati dai nostri sogni, meglio disposti ad affrontare i compiti della realtà, così la storia termina con l`eroe che torna al mondo reale, molto più in grado di affrontare la vita».
La finta nonna
La finta nonna, è una fiaba abruzzese, raccolta per la prima volta da Italo Calvino, che si ispira alla celebre favola di Cappuccetto Rosso. Rosetta deve andare dalla nonna per farsi prestare un setaccio. Nel cammino incontrerà diversi ostacoli che supererà non solo grazie alla sua furbizia, ma soprattutto grazie alla sua generosità. Durante il racconto, scorrono in sovrimpressione delle citazioni di Charles Dickens e di Bruno Bettelheim. Lo scrittore confessa: «Cappuccetto Rosso fu il mio primo amore. Sentivo che se avessi potuto sposare Cappuccetto Rosso avrei conosciuto la perfetta felicità». L’illustre psichiatra austriaco sottolinea invece il ruolo, nella fiaba, della nonna, la quale «benché sia il più delle volte la protettrice dell’infinita bontà, può trasformarsi in un`orchessa che minaccia nientemeno che il senso d`identità del bambino…».
Adattamenti di classici della letteratura
Il fiuto di Sherlock Holmes
Cartone animato sul personaggio ideato da Arthur Conan Doyle. Sherlock Holmes e il Dottor Watson contro il Prof Moriarty Regia: Hayao Miyazaki (1984)
Le avventure di Tom Sawyer
Cartone animato diretto da Stéphane Stoll, coproduzione Francia-Canada dal romanzo di Mark Twain del 1876.
L’isola del tesoro
Sceneggiato in 5 puntate del 1959 dal libro di Robert Louis Stevenson. Diretto da Anton Giulio Majano con Alvaro Piccardi, Ivo Garrani, Arnoldo Foà, Ubaldo Lay.
Il piccolo principe
Serie ispirata al celebre libro di Antoine de Saint-Exupéry, realizzata nel 2018 per la regia di Pierre-Alain Chartier.
Anna dai capelli rossi – Una nuova vita
Dal romanzo della scrittrice canadese Lucy Maud Montgomery, pubblicato per la prima volta nel 1908. Regia di Jonh Kent Harrison. Primo di tre film.
Anna dai capelli rossi – Promesse e giuramenti
Dal romanzo della scrittrice canadese Lucy Maud Montgomery, pubblicato per la prima volta nel 1908. Regia di Jonh Kent Harrison. Secondo di tre film.
Anna dai capelli rossi – In pace con il mondo
Dal romanzo della scrittrice canadese Lucy Maud Montgomery, pubblicato per la prima volta nel 1908. Regia di Jonh Kent Harrison. Terzo di tre film.