La prospettiva futura
21 aprile - Scuola@Casa News
Per Scuola@Casa News, oggi Gino Roncaglia ci propone… alcune considerazioni generali sulla didattica distanza e sulle prevedibili evoluzioni delle sue forme. L’attuale esperienza di didattica a distanza che stiamo vivendo, può essere divisa in tre grandi fasi: la prima è la fase strettamente dell’emergenza in cui ci si è trovati sbalzati di colpo in una modalità di didattica a distanza sostitutiva che non solo non era prevista, ma è anche teoricamente sbagliata infatti, se non in casi molto particolari, nella scuola non nasce per sostituire la didattica in presenza, ma per integrarla. Tutto questo ha imposto delle soluzioni veloci e non ideali, ma necessarie per andare avanti concretamente.
La seconda fase riguarda una certa stabilizzazione in cui si può cominciare a cercare, per quanto possibile, di correggere e ottimizzare alcune delle soluzioni identificate, per esempio aumentando il numero di docenti capaci di utilizzare soluzioni più avanzate, oppure lavorando sulle situazioni di esclusione per cercare di superarle.
Vi è poi una terza fase, su cui è molto difficile fare previsioni, ma sicuramente sarà una situazione in cui ci vorrà ancora flessibilità e la capacità di giocare per così dire su più scacchiere su più fronti usando sia strumenti a distanza, sia strumenti in presenza.
Ecco questo lavoro un po' di progettazione e programmazione è certo difficile ma in qualche forma va fatto e allora ci aiuta la riflessione sulle esperienze fatte finora: oggi portiamo la testimonianza di Antonio Fini, dirigente scolastico di un istituto comprensivo ligure di Sarzana che ci racconta come la sua scuola sta affrontando l'emergenza e che tipo di lavoro viene fatto su un tema delicato come quello della valutazione.
Istituto Comprensivo di Sarzana: https://www.istitutocomprensivosarzana.edu.it/
Webinar INDIRE: http://www.indire.it/la-rete-di-avanguardie-educative-a-supporto-dellemergenza-sanitaria/
La seconda fase riguarda una certa stabilizzazione in cui si può cominciare a cercare, per quanto possibile, di correggere e ottimizzare alcune delle soluzioni identificate, per esempio aumentando il numero di docenti capaci di utilizzare soluzioni più avanzate, oppure lavorando sulle situazioni di esclusione per cercare di superarle.
Vi è poi una terza fase, su cui è molto difficile fare previsioni, ma sicuramente sarà una situazione in cui ci vorrà ancora flessibilità e la capacità di giocare per così dire su più scacchiere su più fronti usando sia strumenti a distanza, sia strumenti in presenza.
Ecco questo lavoro un po' di progettazione e programmazione è certo difficile ma in qualche forma va fatto e allora ci aiuta la riflessione sulle esperienze fatte finora: oggi portiamo la testimonianza di Antonio Fini, dirigente scolastico di un istituto comprensivo ligure di Sarzana che ci racconta come la sua scuola sta affrontando l'emergenza e che tipo di lavoro viene fatto su un tema delicato come quello della valutazione.
Istituto Comprensivo di Sarzana: https://www.istitutocomprensivosarzana.edu.it/
Webinar INDIRE: http://www.indire.it/la-rete-di-avanguardie-educative-a-supporto-dellemergenza-sanitaria/