Natale a Genova: le chiese "dei Rolli" e la grande tradizione del presepe
Viaggio negli spazi sacri dell'aristocrazia della Repubblica
Dalla Basilica di Nostra Signora Assunta in Carignano con le sua struttura rinascimentale, passando per l’antica Basilica francescana dell’Annunziata, rivestita di forme barocche nei primi anni del Seicento, fino alla ricchezza delle antiche chiese del tessuto medievale genovese, come San Donato o la Cattedrale di San Lorenzo, che conserva alcune opere d’arte uniche al mondo. Un viaggio straordinario, lungo cento anni, nel cuore sacro della Repubblica di Genova, narrato attraverso filmati realizzati con le più moderne tecnologie e modalità di ripresa, l’utilizzo di droni e ottiche di particolare sensibilità per cogliere i punti di vista più stupefacenti e restituire la bellezza e la sacralità di luoghi che sono – prima ancora che grandi testimonianze artistiche – veri e propri templi della relazione con il sacro dell’antica aristocrazia genovese.
- Basilica di N. S. Assunta in Carignano (Santi Fabiano e Sebastiano)
- Basilica della Santissima Annunziata del Vastato
- Chiesa del Gesù (Santi Ambrogio e Andrea)
- Chieda di San Siro
- Chiesa di San Donato
- Chiesa Cattedrale di San Lorenzo
- Chiesa di Santa Maria di Castello
- Chiesa di Santo Stefano
- Chiesa di San Luca
- Oratorio di San Filippo Neri
- Chiesa della Madonnetta (presepe maraglianesco)
- Museo del Tesoro della Cattedrale
La progettazione, l’ideazione e la ricerca per la realizzazione dei contenuti sono a cura di Giacomo Montanari, mentre la regia e la realizzazione delle riprese, nonché il montaggio, sono a cura di Lorenzo Zeppa.
Il progetto, prodotto dal Comune di Genova con la consulenza dell'Università di Genova e patrocinato come progetto di interesse culturale dalla Diocesi di Genova, riserva una particolare attenzione alla grande tradizione presepiale del capoluogo ligure, che ha lasciato testimonianze di altissimo livello artistico e antropologico, al pari di quella napoletana. Particolarmente fiorente nel Settecento, quando la realizzazione dei grandi presepi delle dimore aristocratiche e delle più importanti fondazioni religiose, richiesero l’opera di intagliatori di fama come Anton Maria Maragliano.La straordinaria fioritura di un nuovo linguaggio architettonico e di un adeguamento a una ricchezza decorativa tra le più straordinarie dell’Europa del tempo, coinvolse – quasi all’unisono – gli spazi privati dell’aristocrazia, come i grandi palazzi elencati nel famoso sistema dei “rolli”
Gli edifici coinvolti nel progetto:Nell’esecuzione delle statuine lignee, nelle stoffe ricercate con cui esse sono vestite e nella generale creazione di ambienti spesso rispondenti alla realtà del presente, i presepi genovesi restituiscono la storia dell’ultimo secolo di grandezza della Superba e – al contempo – sono spesso testimoni anche di quelle classi sociali meno elevate, che sovente venivano effigiate con grandi tratti di verità nei personaggi che affollavano le scene
- Basilica di N. S. Assunta in Carignano (Santi Fabiano e Sebastiano)
- Basilica della Santissima Annunziata del Vastato
- Chiesa del Gesù (Santi Ambrogio e Andrea)
- Chieda di San Siro
- Chiesa di San Donato
- Chiesa Cattedrale di San Lorenzo
- Chiesa di Santa Maria di Castello
- Chiesa di Santo Stefano
- Chiesa di San Luca
- Oratorio di San Filippo Neri
- Chiesa della Madonnetta (presepe maraglianesco)
- Museo del Tesoro della Cattedrale
La progettazione, l’ideazione e la ricerca per la realizzazione dei contenuti sono a cura di Giacomo Montanari, mentre la regia e la realizzazione delle riprese, nonché il montaggio, sono a cura di Lorenzo Zeppa.