Non c'è Natale senza presepe: gli storici allestimenti della tradizione genovese
Visite guidate in presenza e virtuali nelle chiese di Genova
Genova, una città ricca di storia e di cultura, profondamente legata alle sue tradizioni più antiche. Prima fra tutte quella presepiale che nasce intorno all’inizio del XVII secolo e si sviluppa in modo straordinario, tanto che Genova, insieme a Napoli, è riconosciuta come uno dei centri più attivi nella produzione artigianale di figure da presepe. La Liguria vanta la nascita, nel Settecento, di una vera e propria scuola, spesso accostata al nome del celebre scultore Anton Maria Maragliano.Nessun presepio qui è uguale ad un altro… tutti differiscono in grandezza, in ricchezza. Qualcuno è un capolavoro di buon gusto e di ingegnosità. Gli uomini che li costruiscono, sacerdoti oppure laici, rivaleggiano in zelo. Tutti gareggiano per attirare il maggior numero di persone, prodigandosi nei particolari, nelle proporzioni, nell’insieme. I presepi genovesi sono la gioia del Natale…
Henry Aubert, Villes et gens d’Italie, Parigi 1923
Il presepe genovese si distingue da tutti gli altri per precise caratteristiche: i personaggi sono realizzati in legno, l'ambientazione è di solito povera ma salta all'occhio la ricchezza e la ricercatezza dei costumi, riprodotti ad arte fin nei più piccoli particolari. Il bottoncino, gli orecchini nelle dame, le trine e il pizzo macramè e il caratteristico uso del tessuto jeans per gli abiti, pantaloni o tute. Perché il jeans nasce proprio a Genova, come “blue de Genes”.
In questo Natale particolare, Genova apre comunque le porte dei suoi Presepi, con una serie di visite guidate, proposte dallo IAT Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica del Comune e svolte in piena sicurezza. L'iniziativa Andar per Presepi (il 19 e 20 dicembre scorsi) prevede un percorso guidato per ammirare, con una guida professionista, alcuni degli allestimenti locali più suggestivi.
Il programma Il tempo dei Presepi, che Genova ogni anno dedica a questa tradizione, offre numerose proposte: presepi storico-artistici d’eccellenza nazionale, tradizionali, scenografici, paesaggistici, meccanici, antichi, moderni, viventi in costumi barocchi e tradizionali; concerti di musica sacra, classica, barocca e tradizionale; itinerari tematici, visite e tour guidati, mercatini natalizi e tante altre iniziative.
Alcuni presepi sono inseriti nel programma dell’evento online Le Chiese dei Palazzi dei Rolli: una rassegna di spettacolari video inediti dedicati allo splendore delle chiese genovesi e ai loro capolavori.
Presepe del Santuario di Nostra Signora Assunta di Carbonara
Detto della Madonnetta, è senza dubbio uno tra i più suggestivi presepi genovesi, con le storiche statuine prodotte tra il XVII e il XIX secolo, immerse in un’ambientazione tipica della Genova antica e popolare. A destra il corteo dei Magi, con paggi, soldati e cavalli, avanza di notte nella città di Gerusalemme e si dirige verso la grotta della Natività. Al centro la città di Genova, con alcuni dei suoi monumenti più rappresentativi: San Matteo, Palazzo Doria, Palazzo San Giorgio, Torre Embriaci, Porta Siberia e il mercato natalizio. I personaggi muovono in direzione del Santuario dove è ambientata la stalla della Natività, per adorare il Bambinello. A sinistra una tipica fattoria, con stalla e cucina, nel paesaggio della Val Bisagno ricoperta di neve. Il Presepe della Madonnetta è uno dei contenuti dell’evento Le Chiese dei Palazzi dei Rolli.
Presepe del Museo dei Beni Culturali Cappuccini
Un magnifico presepe biblico animato, realizzato nel 1930 dal rilegatore Franco Curti che nel suo tempo libero ha dato vita e movimento a 150 personaggi in quasi 40 metri quadrati di scene e ricostruzioni paesaggistiche di Betania, Gerusalemme e Betlemme ai tempi di Gesù. All’interno del Museo dei Beni Culturali Cappuccini che lo ospitano, sono anche esposte, come tradizione vuole, le statuine settecentesche a manichino della prestigiosa scuola di Anton Maria Maragliano e Pasquale Navone, accompagnate da statuine popolari genovesi e napoletane. Incornicia i presepi una rassegna di dipinti di grandi maestri dalla fine del Quattrocento alla seconda metà del XVII secolo: la Sacra Famiglia di pittore senese della fine del 1400, Madonna col Bambino e san Giuseppe al lavoro di Ambito di Gerard David (prima metà XVI sec.), e le opere di Pellegro Piola (1617 – 1640), Giovanni Battista Casoni (1610 – 1686), Domenico Guidobono (1668 – 1746) e molti altri. In questo momento i musei non sono aperti al pubblico, ma è possibile comunque una visita virtuale a questo spazio espositivo. Anche i Presepi del Museo dei Beni Culturali Cappuccini sono uno dei contenuti dell’evento Le Chiese dei Palazzi dei Rolli.
Presepe dell’Accademia LigusticaQui il Natale non ha perduto il significato originario. E’ unicamente la festa dell’infanzia e della speranza per gli uomini di buona volontà. Il presepio è il trionfo dei genovesi. Dal giorno di Natale in poi vanno a visitarli uno dopo l’altro
Henry Aubert, Villes et gens d’Italie, Parigi 1923
Una preziosa cornice in ebano e filigrana d'argento racchiude un rilievo di dimensioni minuscole, grande come un pacchetto di sigarette: raffinatissime figurine modellate in cera bianca popolano i ruderi di un tempio che accoglie la Natività. Alberi e palme disegnano la prospettiva della scena mentre in lontananza si scorge la scena dell’annuncio ai pastori sullo sfondo di una città turrita che domina un paesaggio lacustre. Lascito dell’erudito e collezionista genovese Antonio Merli, il presepe dell'Accademia Ligustica fu registrato come “piccolissimo presepe intagliato in avorio”. In realtà questo gioiello unico al mondo, siglato in basso a destra col monogramma “GBC”, è opera di Johann Baptist Cetto (1671ca- 1738) un ceroplasta bavarese di origine italiana che, con una tecnica molto particolare, rappresentava minuscole scene ricercatissime dai collezionisti europei dell’epoca. Alle opere di questo artista e di suo figlio Nikolaus Engelbert, è stata dedicata una grande mostra monografica a Tittmoning, in Baviera nel 2013.
Presepe del Santuario di Nostra Signora del Monte esposto alla Regione Liguria
Un presepe storico-artistico della tradizione ligure, che quest’anno si compone di statuine settecentesche provenienti dal Santuario di Nostra Signora del Monte, realizzate per la maggior parte dalla bottega di Pasquale Navone (Genova 1746-1791), il più prolifico scultore settecentesco impegnato nella creazione di figure presepiali. Le statuine fanno parte del nucleo donato al santuario nel 1926 da Enrico Luigi Peirano, noto collezionista del suo tempo. Per rispettare le normative anti-Covid, il presepe non è stato allestito all’interno della Sala Trasparenza come negli scorsi anni, ma accanto all’ingresso principale, sempre al piano terra, proprio per essere visibile dall’esterno da tutti attraverso un vetro. I Presepi dell’Accademia Ligustica e di Nostra Signora del Monte sono uno dei contenuti dell’evento Le Chiese dei Palazzi dei Rolli.
Il 6 gennaio, festa dell’Epifania, l’adorazione dei pastori è sostituita da quella dei re Magi. Melchiorre, Baldassarre e Gaspare sono vestiti di stoffe lussuose, hanno in testa magnifici turbanti, sono seguiti da cammelli e domestici. E la folla sfila incessante davanti a tanto splendore
Henry Aubert, Villes et gens d’Italie, Parigi 1923
Nel video, realizzato da Lorenzo Zeppa, le immagini dei tre grandi presepi classici di Genova: i Cappuccini, La Madonnetta (permanente) e il presepe di Ligustica.