Il turismo sui campi di battaglia tra memoria e identità

Notte Europea della Geografia 2021

Ester Capuzzo, docente di Storia contemporanea del Dipartimento di Lettere e Culture moderne dell'Università Sapienza di Roma, in occasione della Notte Europea della Geografia, svoltasi in diretta streaming il 9 aprile 2021, illustra come, seguendo le dinamiche turistiche sviluppatesi nel secondo Ottocento nell’ambito del turismo militare, dopo la fine del primo conflitto mondiale, le escursioni organizzate da istituzioni turistiche ai campi di battaglia e ai cimiteri di guerra, contribuiscono a creare tra gli italiani una costruzione della memoria collettiva a base identitaria, fondata sui significati simbolici dello spazio, dei riti civili e delle pratiche turistiche.
Tra il 1919 e il 1939 le escursioni organizzate nelle zone di guerra del Trentino-Alto Adige e della Venezia Giulia coinvolgono familiari dei caduti, veterani di guerra e cittadini interessati a conoscere i nuovi territori ottenuti dall'Italia con i trattati di pace (1919-1920).
A partire dalla metà degli anni Venti, anche le organizzazioni di massa del regime fascista inseriscono nelle attività turistiche le escursioni nelle zone di guerra. Durante il fascismo le escursioni sono effettuate non soltanto da familiari dei caduti e da veterani ma anche dopolavoristi e da studenti perché l’obiettivo è quello di contribuire alla formazione del nuovo uomo fascista. Negli anni '30 il fascismo considera i pellegrinaggi di guerra come uno strumento di propaganda politica e una forma di memoria nazionale funzionale all’esaltazione dell’Italia fascista erede dell’Italia uscita vittoriosa dal conflitto e alla glorificazione dei soldati morti in guerra con grandi monumenti commemorativi come il sacrario di Redipuglia.

In occasione della Notte Europea della Geografia, svoltasi il 9 aprile 2021, il Dipartimento di Lettere e culture moderne e i corsi di laurea triennale in Scienze geografiche per l’ambiente e la salute e magistrale in Gestione e valorizzazione del territorio della Sapienza Università di Roma, in collaborazione con l'Associazione italiana insegnanti di geografia (ente di formazione per il personale docente accreditato presso il Ministero dell'Istruzione) hanno partecipato per il quarto anno consecutivo alla manifestazione promossa da EUGEO (Association of Geographical Societies in Europe) e supportata dall'Unione geografica internazionale.
Il tema scelto per il 2021 è Pachamama – Madre Terra, con l’intento di declinare, anche in una prospettiva di genere, argomenti e prassi proprie di iniziative di public geography come questa.
L'evento si è svolto in media partnership con Rai Scuola e Rai Cultura.