La voce delle Ministre - Luciana Lamorgese all'Accademia Nazionale dei Lincei
Il video della diretta del 10 dicembre 2021
L’incontro è coordinato dal Presidente dei Lincei, prof. Roberto Antonelli e il Vice Presidente, premio Nobel, prof. Giorgio Parisi.
La Ministra dopo aver ricordato la deputata Teresa Mattei, che contribuì all’introduzione della parità di genere per la stesura della nostra Costituzione, affronta il tema della parità non solo formale ma soprattutto sociale ed economica. Una parità sostanziale che richiede una valutazione sulla base delle competenze e dei risultati e non all’appartenenza di genere.
Il tema è globale. I dati più recenti indicano una carenza di donne nelle posizioni di leadership (26%). Tema affrontato anche nel G20, con il G20 empower (l’alleanza internazionale con l’obiettivo di promuovere la leadership femminile) in cui i governi hanno ribadito l’impegno per l’uguaglianza di genere e il ruolo delle donne. La Ministra ricorda che la dichiarazione finale di Roma impegna tutti i governi che hanno sottoscritto il testo a lavorare per una promozione della imprenditorialità femminile, per migliorare la quantità e la qualità dell’occupazione delle donne e l’eliminazione delle differenze retributive. Lamorgese esprime soddisfazione per la recente approvazione della legge per la parità salariale tra uomini e donne, raggiunta con l’unanimità delle Camere, segno di grande trasversalità tra le parti. Dal prossimo anno tutte le aziende dovranno dotarsi di un nuovo strumento: la certificazione della parità di genere. Alle donne spesso sono attribuiti ambiti specifici quali l’educazione, l’assistenza e la famiglia.Oggi, scegliere una donna per un incarico o una funzione è spesso percepito come un valore. Invece, per evitare che il bilanciamento tra generi si traduca in un elemento di separazione o conflitto, sarebbe opportuno che le scelte avvengano sulla base della preparazione e dell’esperienza.Tutto questo non vuole oscurare le problematiche connesse a quelle azioni di odio che quotidianamente le Donne (non solo in ruoli apicali) subiscono. In questo anche la rete internet influisce con l’anonimato. I pregiudizi sociali, economici e culturali rappresentano il cosiddetto “soffitto di cristallo”, una metafora che ben esprime la sensazione di impotenza che le donne vivono quando si sentono discriminate per aver ottenuto successi lavorativi.
Essere donna significa poter portare nella propria esperienza professionale tutte le specificità e le sfumature del lavoro femminile, incentrate sui bisogni della persona e sulla capacità di conciliare la vita domestica e lavorativa in una dimensione organizzativa.Non la bilancia, non la spada e nemmeno la borsa, i tre pilastri su cui si fonda l’idea di governo delle civiltà occidentali. Le donne spesso devono accettare incarichi che nessun uomo vuole, pur di far carriera. Si potrebbe affermare che quando c’è una situazione complessa è semplice affidarsi alle donne per una soluzione.
Nella sua esperienza personale la Ministra riconosce di aver infranto il soffitto di cristallo anche grazie alla sua Amministrazione (il Ministero degli Interni) che ha sempre riconosciuto e valorizzato la presenza femminile nelle posizioni di vertice. Ad oggi le donne della carriera prefettizia rappresentano oltre la metà del corpo prefettizio. I titolari di pubbliche funzioni dovrebbero tutti possedere doti di equilibrio, sobrietà e sensibilità istituzionale, indipendentemente dal loro genere. Tuttavia, è innegabile che le difficoltà generali permangano. Difficoltà che rappresentano un freno alla crescita sociale ed economica globale.
Un approccio che aiuterà a sostenere i principali dossier che impegneranno il governo del mondo nei prossimi anni.Quello che personalmente reputo auspicabile, conclude il ministro, è una parità che non sia omologazione, ma sia soprattutto inclusione, rispetto delle differenze, valorizzazione del patrimonio di competenze, saperi e intelligenze, che attraversino traversamente le appartenenze di genere e identità