Giancristiano Desiderio. Pontelandolfo 1861
Tutta un'altra storia
Nel video Giancristiano Desiderio, intervistato nella sede dell’Archivio di Stato di Napoli, parla del suo libro Pontelandolfo 1861. Tutta un'altra storia, pubblicato nel 2019 da Rubettino.
Giancristiano Desiderio vive e scrive a Sant’Agata dei Goti e dove capita. È stato cronista parlamentare di «Libero», vicedirettore de «L’Indipendente» e ha collaborato con il «Giornale». Oggi scrive per il «Corriere della Sera». È autore della biografia Vita intellettuale e affettiva di Benedetto Croce (Premio Acqui Storia 2014 e Premio Sele d’Oro 2015), La verità, forse, Lo scandalo Croce, Lo spirito liberale, Il Bugiardo metafisico, Le uova e la frittata, Il divino pallone e con il volume La libertà della scuola ha curato gli scritti di Luigi Einaudi e Salvatore Valitutti sull’abolizione del valore legale dei titoli di studio. Per Rubbettino ha pubblicato Hegel in redazione (2006), Della barzelletta (2007), Scritti selvaggi (2017), La selva (2018) e Pontelandolfo 1861 (2019, II ed.)
Ci fu un eccidio in quella settimana a Pontelandolfo ma ad essere trucidati furono i quarantuno sodati dell’esercito italiano, che vennero disarmati e uccisi sulla pubblica piazza. Inoltre, il 14 agosto 1861 giunse l’esercito italiano che non circondò il paese, peraltro quasi completamente disabitato ma che ordinò ai pochi abitanti che c’erano di abbandonare le case. I tredici morti si spiegano, per una metà, con le vendette trasversali tra gli stessi abitanti del paese e, per l’altra, con quei pochissimi abitanti, per lo più molto anziani, che non se la sentirono di abbandonare le proprie abitazioni.Quanto accaduto il 14 agosto 1961 era già noto agli storici, ma alla fine degli anni Sessanta comincia a essere costruita una vera e propria leggenda.
La storia di Pontelandolfo, che è stata manipolata per costruire una leggenda nera ed equiparare quanto lì accadde alle stragi naziste, è, pertanto, una storia completamente falsa. Forse bisognerebbe ritornare a parlare di queste vicende per rendere omaggio alla memoria di tutte le vittime, sia quelle civili sia quelle militari.
Giancristiano Desiderio vive e scrive a Sant’Agata dei Goti e dove capita. È stato cronista parlamentare di «Libero», vicedirettore de «L’Indipendente» e ha collaborato con il «Giornale». Oggi scrive per il «Corriere della Sera». È autore della biografia Vita intellettuale e affettiva di Benedetto Croce (Premio Acqui Storia 2014 e Premio Sele d’Oro 2015), La verità, forse, Lo scandalo Croce, Lo spirito liberale, Il Bugiardo metafisico, Le uova e la frittata, Il divino pallone e con il volume La libertà della scuola ha curato gli scritti di Luigi Einaudi e Salvatore Valitutti sull’abolizione del valore legale dei titoli di studio. Per Rubbettino ha pubblicato Hegel in redazione (2006), Della barzelletta (2007), Scritti selvaggi (2017), La selva (2018) e Pontelandolfo 1861 (2019, II ed.)