Intelligenza Artificiale Generativa e Paradigma Tecnocratico: come promuovere il benessere dell'umanità, la cura della natura e un mondo di pace
Convegno Internazionale - Fondazione Centesimus Annus Pro Pontifice
Nel 2015, Papa Francesco, con l’Enciclica “Laudato Si’”, ha lanciato un appello urgente per la cura del creato, sottolineando l’obbligo morale di proteggere l’ambiente e difendere i “più piccoli”. Il Papa ha evidenziato come il mondo fosse a rischio di sopravvivenza. La radice del problema è stata individuata nel comportamento umano, in particolare in un sistema economico orientato al profitto speculativo e al breve termine, alimentato dal paradigma tecnocratico (LS, n. 109). Questo paradigma ha generato una cultura dello scarto, in cui ciò che non è più in grado di produrre profitto viene eliminato.L’obiettivo della conferenza internazionale è quello di esaminare i benefici e i problemi legati alla rapida e vasta evoluzione dell’Intelligenza Artificiale (IA), con un focus particolare sull’Intelligenza Artificiale Generativa (AIGen). La Fondazione intende contribuire a promuovere un uso etico e sostenibile dell’IA per il benessere delle persone e dell’ambiente, superando il paradigma tecnocratico. La conferenza analizzerà sia le implicazioni etiche e sociali dell’IA sia le soluzioni pratiche da adottare per costruire un futuro in cui la tecnologia sia posta a servizio dell’umanità e del pianeta. Il Magistero di Papa Francesco, che si è molto occupato del tema dell’Intelligenza artificiale, è il punto di riferimento di questa Conferenza Internazionale. L’intervento del Santo Padre al G7, previsto per il 14 giugno corrente, tratterà di questa tecnologia, la Conferenza ne terrà conto.
Otto anni dopo, nell’Esortazione Apostolica “Laudate Deum”, il Papa ha riaffermato con maggior forza i messaggi di “Laudato Si’”, richiamando la necessità di una profonda revisione dei nostri modelli di vita e di business, e del rapporto tra scienza, innovazione, economia e società.
In conclusione, alla luce del magistero di Papa Francesco, la Conferenza mira ad analizzare la situazione attuale, gli aspetti positivi e i rischi connessi all’IA cercando di rispondere ad alcune domande di fondo: a cosa serve l’IA? È possibile sviluppare ed usare l’IA in modo etico? È possibile realizzare il progresso tecnologico e scientifico come un cammino di pace? È possibile coniugare lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale Generativa con il rispetto dei diritti delle persone, l’inclusione dei più fragili, la cura del pianeta rendendola uno strumento di integrazione tra mondi sempre più interconnessi e contrastando le crescenti disuguaglianze?Il Pontefice ha espresso preoccupazione per la timida reazione alle sue esortazioni: “Il mondo in cui viviamo sta crollando e potrebbe essere vicino al punto di rottura" (LD, n. 2). Ha nuovamente posto l’accento sul “paradigma tecnocratico”, che negli ultimi anni ha fatto progressi enormi, basandosi su “un’ideologia ossessiva: aumentare il potere umano oltre ogni immaginabile, trattando la realtà non umana come una mera risorsa” (LD, n. 22). La questione non è il rifiuto della tecnologia, ma il suo utilizzo per il bene comune. Da questa prospettiva, il rapido progresso dell’IA pone sfide epocali: “L’intelligenza artificiale e gli sviluppi tecnologici recenti si basano sull’idea di un essere umano senza limiti, le cui capacità potrebbero essere estese infinitamente grazie alla tecnologia” (LD, n. 21). Papa Francesco ha affermato che “le capacità espanse dalla tecnologia danno a coloro che detengono il sapere e il potere economico un dominio impressionante su tutto il genere umano e sull’intero mondo” (LD, n. 23). Nel messaggio per la LVII Giornata mondiale della Pace, 1° gennaio 2024, il Santo Padre è tornato ad affrontare la tematica dell’etica dell’IA collegandola al tema della pace.
Tante impegnative domande a cui si spera di poter dare alcune risposte e certamente attivare un processo di ascolto, sensibilizzazione ed azione nel solco della dottrina sociale della chiesa.