Nasce il MEI, Museo Nazionale dell'Emigrazione Italiana
A Genova, Commenda di San Giovanni di Prè
12 Mag 2022 > 12 Mag 2022
Sedici sale, 70 postazioni multimediali, 65 monitor, 25 proiettori laser per raccontare oltre 200 storie di emigrazione. Questi i numeri del nuovo MEI, il Museo Nazionale dell'Emigrazione Italiana che si apre al pubblico il 12 maggio 2022 a Genova (Commenda di San Giovanni di Prè) con l'intenzione di ricordare i milioni di emigranti italiani partiti dal capoluogo ligure nel secolo scorso, diretti in America, Africa, Asia e Australia per assicurarsi un futuro migliore.
Nato dall’accordo tra il Ministero della Cultura, la Regione Liguria e il Comune di Genova l'allestimento, che valorizza un prezioso patrimonio d’archivio, fatto di materiali originali audio e video appositamente realizzati per le postazioni multimediali, si propone di raccontare - con un approccio interattivo ed “empatico” - i tanti aspetti del fenomeno migratorio italiano dall’Unità ad oggi.
Un inquadramento storico accompagna le diverse Aree del museo, permettendo al visitatore di collocare la singola esperienza migratoria nel contesto più ampio della mobilità italiana internazionale, ponendo l’attenzione su quello che si trova “dopo il viaggio”: la ricerca del lavoro e della casa, imparare una nuova lingua, di inserirsi in una società diversa e, a volte, ostile, attraverso autobiografie, diari, lettere, fotografie ma anche giornali d'epoca, documenti conservati da enti, istituzioni statali e locali, archivi, musei, associazioni di emigrati, che fanno parte della grande rete di collaborazione che il MEI ha costruito nei quattro anni di lavoro di ricerca.
Il percorso museale si conclude con una riflessione sulle mobilità interne al Paese - la migrazione interna infatti ha avuto e ha ancora un forte impatto sulla realtà sociale ed economica in Italia - e con la presentazione delle migrazioni degli ultimi vent’anni, realizzata in collaborazione con la Fondazione Migrantes e basata sugli studi pubblicati nei diversi Rapporti sugli Italiani nel Mondo.
Per maggiori informazioni visita il Sito del MEI
Nato dall’accordo tra il Ministero della Cultura, la Regione Liguria e il Comune di Genova l'allestimento, che valorizza un prezioso patrimonio d’archivio, fatto di materiali originali audio e video appositamente realizzati per le postazioni multimediali, si propone di raccontare - con un approccio interattivo ed “empatico” - i tanti aspetti del fenomeno migratorio italiano dall’Unità ad oggi.
Le tante storie raccontate attraverso un percorso che si snoda attraverso 16 sale, suggeriscono un messaggio ben preciso: nel nostro paese le migrazioni non si sono mai fermate, dall’Unità d’Italia (e ancora prima) alla contemporaneità, non si sono mai interrotte, sono aumentate o diminuite nel corso del tempo, hanno cambiato destinazione, ma l’Italia è stata e continua a restare un luogo da cui si parte verso il mondo, in cui si torna e in cui si arriva.I visitatori e le visitatrici lungo il percorso incontreranno migranti di epoche diverse, ascolteranno le loro storie, testimoni sia della loro povera casa contadina, come dei contesti attuali, e così affronteranno il delicato momento della scelta di partire
Un inquadramento storico accompagna le diverse Aree del museo, permettendo al visitatore di collocare la singola esperienza migratoria nel contesto più ampio della mobilità italiana internazionale, ponendo l’attenzione su quello che si trova “dopo il viaggio”: la ricerca del lavoro e della casa, imparare una nuova lingua, di inserirsi in una società diversa e, a volte, ostile, attraverso autobiografie, diari, lettere, fotografie ma anche giornali d'epoca, documenti conservati da enti, istituzioni statali e locali, archivi, musei, associazioni di emigrati, che fanno parte della grande rete di collaborazione che il MEI ha costruito nei quattro anni di lavoro di ricerca.
Il percorso museale si conclude con una riflessione sulle mobilità interne al Paese - la migrazione interna infatti ha avuto e ha ancora un forte impatto sulla realtà sociale ed economica in Italia - e con la presentazione delle migrazioni degli ultimi vent’anni, realizzata in collaborazione con la Fondazione Migrantes e basata sugli studi pubblicati nei diversi Rapporti sugli Italiani nel Mondo.
Per maggiori informazioni visita il Sito del MEI