Il CERN e l'antimateria
Camilla Maiani
L’Universo, almeno quello che i nostri strumenti possono rilevare, è fatto di materia, che si è formata anche grazie al celebre Bosone di Higgs, alcuni milioni di anni dopo il Big Bang.
Secondo gli scienziati, però, all’inizio non c’era solo la materia ma esistevano quantità equivalenti di materia e antimateria. Quando l’antimateria interagisce con la materia dà luogo a una reazione per cui entrambe si disintegrano rilasciando molta energia.
Al Cern, il Centro Europeo per la Ricerca Nucleare (e subnucleare), gli scienziati sono stati in grado di creare piccole quantità di antimateria e anche a “mantenerle in esistenza”, isolate in un campo magnetico, per alcuni secondi.
L’antimateria è tra le cose più costose dell’universo. Secondo la Nasa in questo momento costerebbe circa cento miliardi di dollari creare un milligrammo di antimateria. Un milligrammo è ben oltre ciò che è necessario per scopi di ricerca, ma è una quantità che si renderebbe necessaria per le applicazioni su larga scala.
Martedì 21 Gennaio 2014 è stato prodotto per la prima volta in laboratorio un fascio di anti-idrogeno. Andiamo insieme a scoprire quali nuove frontiere scientifiche si aprono ora per la comprensione dell’universo ma anche di noi. Quello che però ancora non è chiaro è come mai nella reazione materia-antimateria primordiale abbia prevalso la prima, dando vita a un Universo fatto di materia.
Ce lo racconta Camilla Maiani, giovane ricercatrice del Cern, utilizzando anche riferimenti cinematografici e letterari.