Attraverso la tv e il suo Non è mai troppo tardi, dal 1960 al 1968 Alberto Manzi ha insegnato a leggere e a scrivere a chi era analfabeta. La fortunata trasmissione del "maestro Manzi", ebbe un tale successo che, successivamente, venne riprodotta all'estero in ben 72 Paesi, e si stima che quasi un milione e mezzo di persone abbiano conseguito la licenza elementare grazie a queste lezioni a distanza, svolte di fatto secondo un vero e proprio corso di scuola serale. Ma fu anche l'autore di Orzowei, uno dei romanzi di letteratura italiana per ragazzi più tradotti al mondo. Nel 1992 la Rai lo ripropose al pubblico con il programma L'italiano per gli extracomunitari, 60 puntate televisive, trasmesse su Rai 3 per insegnare la lingua italiana ai cittadini stranieri residenti nel Paese.
Un uomo garbato, inconfondibile come i suoi disegni alla lavagna, Manzi è stata una delle figure più autorevoli in ambito educativo. A questo personaggio Rai Cultura e l'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna hanno dedicato un ciclo in sei puntate dal titolo Alberto Manzi. L'attualità di un Maestro. Obiettivo della serie, riproporre alle scuole italiane il suo approccio pedagogico e didattico. Gli argomenti spaziano dalle nuvole alle ali di farfalla, dalla biodiversità alle uova, dalla geografia all'inter-cultura e ai docenti della scuola primaria vengono dati suggerimenti operativi e teorici, proposte di discussione in classe con i propri alunni, idee per la progettazione didattica.