Il 27 ottobre 2012 muore Hans Werner Henze. Era nato a Gütersloh, in Vestfalia, il 1° luglio 1926. Aveva iniziato a studiare pianoforte e composizione all’età di sedici anni, ma, appena due anni dopo, era stato costretto a interrompere la propria formazione musicale perché richiamato alle armi. Terminato il secondo conflitto mondiale, riprende gli studi e, nel 1946, ai Ferienkurse di Darmstadt, centro di studio e produzione della musica d'avanguardia, viene eseguito il suo Kammerkonzert per flauto, pianotorte e archi op. 1.
Nel 1953, per sfuggire a pregiudizi politici e sessuali, Henze lascia la Germania e, incantato dal sole del Mediterraneo, si trasferisce in Italia, dove vivrà per quasi sessant’anni, riappropriandosi del materiale tonale e della tradizione sinfonica del dramma musicale tedesco, avvicinandosi al neoclassicismo stravinskiano e al lirismo dell’opera italiana, e incontrando il gusto di un grande pubblico.
Marxista, compone opere su tematiche dichiaratamente politiche. A metà degli anni Cinquanta del Novecento, inizia una lunga collaborazione artistica con la poetessa e scrittrice austriaca Ingeborg Bachmann, sua coetanea.
Henze ha fondato numerosi laboratori artistici e Festival: il Cantiere Internazionale d'Arte a Montepulciano; il Mürztal Workshops e il Festival musicale giovanile del Deutschlandsber, in Austria; la Biennale di Monaco. La sua ultima opera, L'upupa, risale al 2003.