Il 14 luglio del 1994, moriva Alberto Lionello, uno dei più apprezzati attori del nostro teatro. Aveva compiuto 64 anni due giorni prima. Nella giornata di sabato 13 luglio, Rai Cultura lo ricorda con parte della programmazione di Rai5, a partire dal documentario “In scena Alberto Lionello”, in prima visione alle 21.15. In molti ricordano ancora oggi Lionello, che fra gli anni 50 e gli anni 80 fu uno dei più amati attori del teatro italiano. Divenne una star grazie alla televisione, quando condusse Canzonissima nel 1960 e tutta Italia cantava il ritornello La La La La, celebre motivo intonato proprio da Lionello durante la trasmissione. Da allora il successo fu crescente, per un attore di appena trent’anni che veniva da una già lunga gavetta e che spiccò il volo, alternando interpretazioni di grandi autori (Pirandello, Sartre, Goldoni) e commedie brillanti. Pochi, ma memorabili, i ruoli al cinema, moltissimi e strepitosi quelli negli sceneggiati televisivi.
Il documentario, prodotto da Rai Cultura, racconta l’uomo e l’artista in tutta la sua ampiezza. Una vita segnata da grandi dolori, una personalità fragile e narcisistica, gaudente e spirituale. E un attore unico: canterino, ballerino, farsesco, tragico, misurato, gigione, capace di toccare tutte le corde e tutti i toni, straripante. Lo dimostra lui stesso nelle immagini del documentario che propone le sue performance sempre diverse e le interviste rilasciate alla tv in oltre trent’anni. E non mancano le testimonianze degli attori che lo hanno ammirato e che a lui si sono ispirati: da Massimo Lopez e Tullio Solenghi, che con Lionello mossero i primi passi, a Giuseppe Pambieri e Paola Quattrini, passando per Elio Pandolfi, che recitò con lui in un bizzarro spettacolo dei primi anni ‘50 in cui si incrociarono anche i destini di Wanda Osiris e Luchino Visconti. E poi le parole profonde e toccanti di altre due attrici: Erika Blanc, la sua ultima compagna, e Gea Lionello, la figlia.
Subito dopo il documentario alle 22.25, Rai Cultura propone il film “Mio Dio, come sono caduta in basso!”, diretto da Luigi Comencini nel 1974. Una brillante prova di Lionello che recita al fianco di Laura Antonelli in una commedia ambientata nei primi anni del Novecento, con i due attori nei panni di una coppia di novelli sposi che scoprono di essere fratello e sorella nel corso della prima notte di nozze. Qui Lionello dà libero sfogo a tutta la sua verve comica e sfodera un irresistibile accento siciliano per ritrarre gli eccessi e le debolezze della borghesia dannunziana.
L’omaggio è completato, nel pomeriggio, da una altro grande saggio di bravura di Lionello: “I due gemelli veneziani” di Carlo Goldoni, in onda alle 16.15. Qui l’attore interpreta il doppio ruolo dei due fratelli Zanetto e Tonino. La commedia, scritta da Goldoni nel 1747, è un gioiello della sua produzione teatrale, splendida rielaborazione di maschere e situazioni della Commedia dell’Arte. Diretta da Luigi Squarzina, fu uno dei più grandi successi di Lionello e del Teatro Stabile di Genova, rimasto in scena per quindici anni, dal 1963 alla fine degli anni settanta e acclamato in tutto il mondo in una serie di tournée trionfali. Proprio nel 1978 fu realizzata la versione per la tv che andrà in onda su Rai 5, nella quale oltre a Lionello e ad alcuni membri storici dello Stabile di Genova, si fecero notare attori giovanissimi destinati ad affermarsi nei decenni successivi, come Massimo Lopez, Fiorenza Marchegiani, Maddalena Crippa.