Chansonnier pop, attore di grande fascino, Ivo Livi nasce cento anni fa, il 13 ottobre 1921 in un paesino in provincia di Pistoia, Monsummano Terme, da genitori toscani. Da piccolissimo si trasferisce con la famiglia a Marsiglia. Era il 1923, papà e mamma Livi, militanti politici nel Partito Socialista, con l'avvento del fascismo sono costretti a fuggire dall'Italia.
Non ancora diciottenne si esibisce per la prima volta sul palcoscenico dell'Alkazar di Marsiglia vestito da cowboy cantando un brano scritto apposta per lui dal musicista Charles Humel. Nel frattempo per campare entra in fabbrica nei Chantiers de Provence. Ad intuire le sue potenzialità artistiche è un emigrato come lui, l'impresario parigino Audiffred che gli fa firmare il suo primo contratto per esibirsi in tournée nel sud della Francia.
Ivo diventa Yves Montand (nome ricavato da un richiamo - “Ivo! monta!” - con cui sua madre gli chiedeva di risalire dal cortile della loro casa di Marsiglia) nel 1944, quando si trasferisce a Parigi dove la sorte lo volle favorìre facendogli sostituire un debuttante scelto per fare da spalla a Édith Piaf in uno spettacolo al Moulin Rouge. Sarà lei a dare una svolta alla carriera di Yves e a vivere con lui, per tre anni, un'intensa storia d’amore. E' sempre la Piaf che lo aiuta a debuttare nel cinema, prima nel film Etoiles sans lumière (1946) e l’anno successivo in Mentre Parigi dorme di Marcel Carné. Joseph Kosma, su testo di Jaque Prévert compose per la colonna sonora la canzone Les feuilles mortes che Montand portò al successo mondiale. Nel 1949 conobbe Simone Signoret che sposò a Saint-Paul-de-Vence nel 1951 e dalla quale si separò solo nel 1985.
Con la moglie debuttò a teatro in Il crogiuolo di Arthur Miller, pièce adattata in seguito per il grande schermo con il titolo Le vergini di Salem (1957). Ma soprattutto fu il fortunato ed invidiato partner di Marilyn Monroe in Facciamo l’amore di George Cukor (1960) e con lei ebbe anche una brevissima liaison. A partire dagli anni Sessanta partecipò a pellicole di maggior impegno sociale e politico come La guerra è finita (1966) di Alain Resnais e, diretto da Costantin Costa-Gavras, Z-L’orgia del potere (1969) vincitore dell’Oscar come miglior film straniero. on Costa-Gravas gira anche La confessione (1970) L'Amerikano (1973). Nella sua filmografia non mancano le commedie romantiche in cui Montand è affiancato da partner brave e di successo, da L'amica delle 5 ½ (1970) con Barbra Streisand e È simpatico, ma gli romperei il muso del 1972 con Romy Schneider, a Che cavolo mi combini papà?!! del 1982 con Isabelle Adjani.
Nel 1986 interpreta il ruolo di César Soubeyran, il vecchio scapolo detto "Papet", nei due film Jean de Florette e Manon delle sorgenti, entrambi diretti da Claude Berri e tratti dal dittico L'Eau des collines di Marcel Pagnol, suo vecchio amico e testimone di nozze. Molti considerano la sua migliore prova attoriale il noir di Jean-Pierre Melville I senza nome dove Montand interpreta un ex-poliziotto e rapinatore alcolizzato. Calca le scene internazionali per tutti gli anni Ottanta, al cinema, a teatro e come cantante. Il 9 novembre del 1991 muore d'infarto a settant’anni, mentre stava girando IP5-L’isola dei pachidermi di Jean-Jacques Beineix. Non fa in tempo a veder nascere il suo unico figlio che aspettava dalla nuova giovane moglie.