Venerdì 12 dicembre 1969. Alle 16 e 37 una bomba esplode nell'atrio della Banca Nazionale dell’Agricoltura, in Piazza Fontana, in pieno centro di Milano. Si contano subito 13 morti - poi diventeranno 17 - e oltre 80 feriti. Anche a Roma, negli stessi minuti, lo scoppio di tre bombe provoca decine di feriti. È puro terrore. Ma ordito da chi? E a quale scopo? L’accertamento delle responsabilità riguardo alla strage e alle trame che hanno segnato forse il periodo più tragico della storia repubblicana, dopo cinquant’anni e molti processi, resta ancora senza colpevoli nonostante la Cassazione – il 3 maggio 2005 - abbia riconosciuto che la strage di Piazza Fontana fu realizzata dalla cellula eversiva di Ordine Nuovo guidata da Franco Freda e Giovanni Ventura.