Il 21, 22 e 23 ottobre 2021 nella
Nuova Aula del Sinodo in Vaticano, si è tenuto il convegno internazionale della Fondazione Centesimus Annus Pro Pontifice, che a quasi trent’anni dalla nascita della fondazione (5 giugno 1993) è stato dedicato a
“Solidarietà, cooperazione e responsabilità: gli antidoti per combattere le ingiustizie, le disuguaglianze e le esclusioni”.
Curare il mondo che sta uscendo dalla pandemia seguendo una bussola:
Laudato Si’, Fratelli Tutti e Caritas in Veritate. Le tre encicliche possono fare da guida nel cammino verso l’uscita da tante pandemie mondiali: povertà, ingiustizia, disuguaglianza e guerre. Si può rendere più giusta la comunità in cui si vive affrontando le emergenze sanitarie, ecologiche e socio-economiche solo prendendo piena consapevolezza, a tutti i livelli, della necessità di ancorare le azioni ai valori della solidarietà, cooperazione e senso di responsabilità.
Sono stati tre giorni durante i quali si sono alternati autorevoli relatori nel riflettere e dialogare proprio intorno ai valori delineati da queste due encicliche insieme alla Caritas in Veritate di Benedetto XVI; testi che insieme rappresentano la continuità della Dottrina Sociale della Chiesa nella storia e che offrono una chiave per affrontare l'impatto devastante del Covid-19 e delle tante altre pandemie che affliggono il nostro pianeta: povertà, ingiustizia, disuguaglianza, guerre.
Encicliche ancora attuali perché, come purtroppo la pandemia da coronavirus ha messo in evidenza,
trent'anni dopo la Centesimus Annus (1° maggio 1991), dodici anni dopo la Caritas in Veritate (29 giugno 2009) e sei dopo la Laudato Sì, la situazione a livello globale non è cambiata, ma le cose in alcuni ambiti sono anche peggiorate.Dobbiamo cogliere l’occasione del processo di ricostruzione dopo la pandemia per migliorare le cose con discernimento, determinazione, lucidità di pensiero e di azione.
La conferenza 2021 è la terza tappa di un percorso iniziato nel 2019 come risposta all’invito che Papa Francesco ha fatto alla Fondazione nell’udienza privata del 2019 di operare per l’affermazione di uno sviluppo sostenibile e integrale per proteggere la nostra casa comune. Dopo aver affrontato l’urgenza di cambiare i comportamenti e gli stili di vita, abbandonando il paradigma individualistico e relativistico del consumo, dello spreco, del profitto a breve termine per tendere ad una economia dal volto umano, (2019), sono stati analizzati i nuovi modelli di business, di governance ed educativi che si possono e si devono adottare per perseguire uno sviluppo economico-sociale inclusivo e sostenibile (2020). Ma questi nuovi modelli non si possono concretamente realizzare se il comportamento delle imprese, delle istituzioni, dei governi e dei singoli non sono guidati dai valori della solidarietà, cooperazione e responsabilità, come ha messo in luce la pandemia. Nel convegno di quest’anno ci si focalizza su questi tre valori ascoltando la voce di scienziati, accademici, responsabili di istituzioni, governanti, imprese e giovani che ci diranno come sia possibile operare essendo ancorati a questi principi, che sono i capisaldi della Dottrina Sociale della Chiesa, e riuscire a bilanciare efficienza e bene comune. Nel percorso verso uno sviluppo solidale, inclusivo e sostenibile un ruolo importante svolgono le imprese.
Per approfondire: https://www.centesimusannus.org/