"Il simbolo del Natale per antonomasia e una storia senza tempo che ancora oggi dice molto del passaggio dalla fanciullezza all’età adulta, oltre che sul rapporto che ognuno di noi ha col proprio bambino interiore".
Così Mario Acampa – regista, autore e divulgatore – descrive il suo progetto per Lo schiaccianoci di Pëtr Il’ič Čajkovskij, uno dei più celebri balletti al mondo, ispirato a un racconto di Ernst Theodor Amadeus Hoffmann e proposto dall’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e dal suo Direttore principale Andrés Orozco-Estrada per il suo tradizionale Concerto di Natale. La serata è in programma domenica 22 dicembre alle 18 all’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino, ed è trasmessa da Rai Cultura in prima TV su Rai1 martedì 24 dicembre alle 10.40. Il concerto sarà inoltre registrato da Radio3 che lo manderà in onda mercoledì 25 dicembre alle 20.30.
Alternate alle narrazioni di Mario Acampa e di Elisa Lombardi, con lui sul palco, l’Orchestra della Rai propone una scelta delle più celebri pagine del balletto, dal Valzer dei fiocchi di neve alla Danza della fata confetto, passando per i divertissement come le danze spagnola, araba, cinese e russa. L’idea per "Lo schiaccianoci", rappresentato trionfalmente al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo nel 1892 con le coreografie di Marius Petipa e Lev Ivanov, fu suggerita a Čajkovskij da un racconto di Alexandre Dumas padre, intitolato "Histoire d’un casse-noisette" (Storia di uno schiaccianoci), che riprende a sua volta una fiaba di Hoffmann, "Nussknacker und Mausekönig" (Schiaccianoci e il re dei topi), pubblicata nel 1816. Il balletto conserva la medesima opposizione tra la sfera onirica e quella del reale che caratterizza la favola.
Sul podio è impegnato Andrés Orozco-Estrada.