La 57ma edizione della Biennale di Venezia, esposizione Internazionale d’Arte curata da Christine Macel, vede la partecipazione di 87 nazioni, includendo per la prima volta Antigua e Barbuda, Kiribati, Nigeria e Kazakistan.
Christine Macel ha ideato un percorso espositivo che si sviluppa intorno a nove capitoli o famiglie di artisti, con due primi universi nel Padiglione Centrale ai Giardini e sette altri universi che si snodano dall'Arsenale fino al Giardino delle Vergini. 120 sono gli artisti partecipanti, 103 sono presenti per la prima volta alla Mostra Internazionale.
“L'arte di oggi”, secondo la curatrice, “di fronte ai conflitti e ai sussulti del mondo, testimonia la parte più preziosa dell'umanità, in un momento in cui l'umanesimo è messo in pericolo. Essa è il luogo per eccellenza della riflessione, dell'espressione individuale e della libertà, così come degli interrogativi fondamentali. L'arte è l'ultimo baluardo, un giardino da coltivare al di là delle mode e degli interessi specifici e rappresenta anche un'alternativa all'individualismo e all'indifferenza.»
«Più che mai, il ruolo, la voce e la responsabilità dell'artista appaiono dunque cruciali nell’insieme dei dibattiti contemporanei. È grazie alle individualità che si disegna il mondo di domani, un mondo dai contorni incerti, di cui gli artisti meglio degli altri intuiscono la direzione.»
«VIVA ARTE VIVA diventa in questo modo un'esclamazione, un'espressione della passione per l'arte e per la figura dell'artista. VIVA ARTE VIVA è una Biennale con gli artisti, degli artisti e per gli artisti.”
RAI ARTE ha incontrato la curatrice francese Christine Macel, la curatrice del Padiglione Italia Cecilia Alemani e numerosi artisti, tra i quali Olafur Eliasson, l'attuale primo ministo dell'Albania Edi Rama, gli artisti russi Taus Makhacheva e Vadim Fishkin, l'australiana Tracey Moffatt e gli artisti italiani Giorgio Andreotta Calò e Michele Ciacciofera.