Il centrismo
L'Italia della Repubblica
Proponiamo qui una serie prodotta da Rai Cultura che ricostruisce la storia del nostro paese a partire dal 1946 anno della proclamazione della Repubblica. Un'analisi degli avvenimenti più rilevanti da un punto di vista storico, sociale, politico, economico e antropologico. Ogni puntata si avvale dell'intervento di un personaggio autorevole, intervistato in studio da Michele Astori e di un'introduzione a cura di Paolo Mieli. Per vedere tutte le puntate vai allo Speciale dedicato a L'Italia della Repubblica.
La sesta puntata della serie si concentra sulle elezioni politiche del 18 aprile 1948, le prime dell’Italia repubblicana, danno un risultato inequivocabile: gli italiani scelgono di dare fiducia al Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi e al suo progetto di governo centrista. Ospite in studio, l’ex Presidente del Consiglio Ciriaco De Mita, all’epoca giovane dirigente democristiano e testimone diretto delle vicende raccontate nella puntata, intervistato da Michele Astori.
I problemi sul tavolo di De Gasperi sono molteplici: la necessità di riformare lo stato fascista e di porre rimedio alla difficile situazione economica del paese; la collocazione internazionale dell’Italia nel quadro della guerra fredda; la tenuta dell’ordine pubblico, in un momento in cui il desiderio di insurrezione armata è ancora vivo tra i comunisti italiani, soprattutto dopo l’attentato a Togliatti del luglio 1948.
Il cammino del governo deve anche fare i conti con i contrasti tra i partiti della maggioranza e all’interno della stessa DC, dove il gruppo guidato da Dossetti e Fanfani si batte per una diversa visione dello sviluppo economico e sociale del paese. La legislatura si chiude con una controversa riforma elettorale, rinominata Legge truffa dalle opposizioni, che alle elezioni politiche del 1953 conferisce nuovamente la maggioranza allo schieramento centrista ma segna anche la fine del percorso politico di Alcide De Gasperi. La puntata si avvale del contributo degli storici Piero Craveri, Giuseppe Berta, Angelo Ventrone, Silvio Pons e Paolo Acanfora. Il racconto darà voce anche ai protagonisti dell’epoca, con interviste tratte dal repertorio delle teche Rai, come Amintore Fanfani, Giulio Pastore, Nilde Iotti, Randolfo Pacciardi, Giulio Andreotti, Giancarlo Pajetta, Pietro Secchia, Giorgio Amendola, Epicarmo Corbino, Luigi Gui.