Lo sviluppo mafioso e la reazione dello Stato
Lezioni di mafia
La struttura dalle origini, l'identità, il simbolismo e la ritualità, lo stragismo, il ruolo delle donne, il potere economico e criminale, il fenomeno del pentitismo, le analogie e le differenze tra le varie organizzazionio criminali. Un'accurata analisi per conoscere e approfondire in tutti i suoi molteplici aspetti il fenomeno mafioso dalle sue origini ad oggi.
In questa lezione, il Procuratore Grasso ci conduce nelle fasi di sviluppo della mafia addentrandosi nelle sue fasi e chiarendo le risposte e le reazione che lo Stato ha avuto per contrastarla.
La lotta dello Stato alla mafia si divide in tre momenti principali: dalla prima denuncia, presentata nel 1876 dai politici Leopoldo Franchetti e Sidney Sonnino, in cui si osserva come il sistema di fedeltà ad un gruppo ristretto di individui sia radicato, fino al 1925 quando il fascismo adotta una lunga repressione contro i mafiosi siciliani con l'invio sull’isola del prefetto, in seguito denominato di ferro, Cesare Mori.
Un secondo momento cruciale dell’età mafiosa, ci porta direttamente al 1963, quando, alla fine della prima guerra di mafia, in una piccola borgata agricola del palermitano, ebbe il culmine uno degli episodi più sanguinosi e cruenti dalla fine del secondo conflitto mondiale: la strage di Ciaculli.
La lotta alla mafia continua con la legge Rognoni-La Torre del 1982, che introduce il reato di associazione a delinquere di tipo mafioso, fino alla continua militarizzazione del territorio da parte dell'esercito, e alla creazione della DIA, delle procure distrettuali e della Direzione Nazionale Antimafia.
I tentativi contro la mafia, sono per lo Stato una dura risposta alla violenza criminale tipica della questione di Cosa Nostra, che sembra essere, tuttavia, in una eterna emergenza per il Paese.