Memoria di un viaggio: Cracovia
Per non dimenticare
Il programma Memoria di un viaggio nasce con la collaborazionde del MIUR – Ministero Istruzione,Università e Ricerca – e con la volontà di bandire un concorso nelle scuole per rappresentare con diverse forme artistiche le storie della Shoah.
A questo scopo ha organizzato un viaggio nel comprensorio lager di Auschwitz – Birkenau, simbolo della tortura nazista, scegliendo cinque studenti per ogni regione italiana, accompagnati da due testimoni sopravvissuti al campo: Sami Modiano e Tatiana Bucci.
Il programma realizzato da Rai Cultura, è il frutto di questa esperienza e si basa sugli appunti di viaggio. Le impressioni dal vivo dei ragazzi sono il racconto della cerimonia di commemorazione per tutte le vittime dello sterminio.
Un'emozione condivisa da tutti i presenti tra i quali l'allora Ministro dell’Istruzione Francesco Profumo, l'ex Presidente delle Comunità ebraiche Renzo Gattegna e il Direttore di Rai Cultura Silvia Calandrelli.
Si raggiunge Cracovia, la visita conduce i ragazzi fino a quel che rimane del ghetto ebraico creato dai nazisti, sono gli stessi luoghi dove nei primi anni '90 Steven Spielberg ambietò il suo capolavoro: Schindler’s list.
Qui Marcello Pizzetti, storico della Shoah e guida del viaggio, parla del trasferimento dei bambini ebrei dalla libera città di Cracovia, che all'epoca contava 70mila ebrei, su un totale di 300mila abitanti, deportati in un ghetto capace di ospitare tremila persone.
Pizzetti prosegue con la vicenda della scuola di Cracovia, annientata dai nazisti dove persero la vita tutti i bambini del ghetto. I genitori invece furono trasferiti nei campi di concentramento e ai lavori forzati, e infine la storia delle fosse comuni nel bosco di Cracovia.
La puntata si conclude con il racconto dei sopravvissuti, la loro deportazione dai luoghi di origine: Sami Modiano finì a Rodi in Grecia, mentre Tatiana Bucci trascorse i suoi giorni a Trieste.