Palermo e i suoi figli
Quinta puntata: L'arrivo dell'estate a Palermo
L'arrivo dell'estate a Palermo è sempre vista come una liberazione, ma il vento di scirocco e lo svolgersi del Maxiprocesso rendono l'estate del 1986 molto diversa. Sul pretorio, dopo cinque mesi di dibattimento, sono già sfilate centinaia di persone, boss di ogni ordine e grado, dai grandi capi ai picciotti di borgata. Si fa fatica a tenerne il conto, ci si perde a raccontarne le storie, che i giornalisti Rai continuano a produrre ogni giorno, seppure con sentimenti contrastanti. Teresa sembra aver ritrovato il sorriso, Gianni invece sta per prendere una decisione importante, e saranno proprio i suoi colleghi a indirizzarlo verso la scelta giusta.
Sono i giorni in cui sfilano i parenti delle vittime, i familiari del Generale Dalla Chiesa, del Capo della Squadra Mobile Boris Giuliano, le vittime eccellenti e le vedove omertose, le madri disperate e i testimoni reticenti. Nei giorni in cui Palermo si vota a Santa Rosalia, le donne si prendono la scena, e il processo vive i suoi giorni di commozione, grazie alla dignità di Antonia Setti Carraro, madre di Emanuela, la moglie del Generale Dalla Chiesa, o alle parole rabbiose di Vita Rugnetta, madre di un uomo ucciso nella mattanza. Fino all'autunno dell'86, quando la morte di un bambino innocente sembra sconvolgere nuovamente gli equilibri tra accusa e difesa, con gli avvocati pronti a giocarsi l'ultima carta.L'arrivo dell'estate a Palermo è sempre vista come una liberazione, ma il vento di scirocco e lo svolgersi del Maxiprocesso rendono l'estate del 1986 molto diversa