Trento e Trieste
Una giusta rivendicazione
Il programma Passato e Presente, in occasione del centenario della fine della Prima Guerra mondiale, dedica una serie di cinque puntate, analizzando alcuni aspetti specifici che hanno caratterizzato questo primo conflitto mondiale. La terza puntata si sofferma sulla rivendicazione territoriale di Trento e Trieste, che rappresenta uno dei motivi per cui l’Italia entra nel primo conflitto mondiale. I primi di novembre del 1918 avviene lo sfondamento delle linee austroungariche, con la decisiva vittoria di Vittorio Veneto e il 3 novembre le due città vengono occupate dai soldati italiani. L’esercito del generale Diaz entra nelle strade accolto da una popolazione stremata, ma festosa. Lo stesso giorno l’Italia firma l’armistizio con l’Austria -Ungheria.
Per approfondire meglio tutte le tematiche e saperne di più, visita anche il Portale di Rai Cultura interamente dedicato alla Grande Guerra, con speciali, trasmissioni andate in onda, gallerie fotografiche e molto altro ancora.
Il 4 novembre sui tetti delle due città sventola il tricolore. Molti irredentisti (gli italiani di nazionalità austroungarica che sognavano la liberazione) hanno perso la vita in guerra, come il trentino Cesare Battisti o il capodistriano Nazario Sauro e non hanno visto realizzato il proprio sogno. Per altri, quelli tornati a casa come il triestino Giani Stuparich, è il coronamento di una lunga battaglia.I primi di novembre del 1918 avviene lo sfondamento delle linee austroungariche, con la decisiva vittoria di Vittorio Veneto e il 3 novembre le due città vengono occupate dai soldati italiani
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