L'uomo e il lavoro
La fabbrica negli anni Sessanta
Un’inchiesta del 1969 analizza il lavoro industriale negli anni Sessanta. La vita dell’operaio si identifica completamente nella fabbrica in un lento e ossessivo ripetersi di giornate. Per capire questo drammatico andamento, il programma presenta la storia di un vero operaio della Fiat di Torino: il suo lavoro quotidiano, le ansie, i tormenti, gli svaghi. Dalla sveglia alle sei di mattina fino al ritorno a casa dopo una lunga e faticosa giornata in fabbrica. Dal 1959 al 1963 l’Italia assiste ad un’accelerata industrializzazione del Nord, con una conseguente espansione dei consumi di massa e con l’accentuarsi del flusso migratorio dal Meridione.
Si delinea la figura di un nuovo tipo di lavoratore, che si porta dietro problemi e aspetti ben diversi dal lavoratore dei campi. Questa figura è destinata a cambiare e ad evolversi attraverso un processo lungo, che avrà inizio con la fine del decennio e l’inasprimento delle lotte sindacali. L’inchiesta poi ritorna a ritroso nel tempo, cercando di delineare una storia dell’industrializzazione. Si parte dal 1831: la prima rivolta operaia della storia a Lione, sede fiorente dell’industria della seta. Dalle conquiste del diritto di associazione per gli operai inglesi nel 1824, fino al tragico sciopero degli operai a Chicago nel 1886, con 4 morti e altri quattro condannati al patibolo per gli scontri che si verificano.Un’inchiesta del 1969 analizza il lavoro industriale negli anni Sessanta