La conquista dello spazio
Le tappe verso la luna
Il video che vi presentiamo è del 1965 e ricostruisce i numerosi progetti, da parte di USA e URSS, di creare velivoli in grado di superare la barriera del suono e i numerosi esperimenti sulle capacità di adattamento dell’uomo di sopravvivere alle velocità supersoniche, per consentirne il volo spaziale.
Quello verso la luna è un viaggio a tappe, che inizia con un velivolo antichissimo: la mongolfiera. Nel 1956 un pallone vola oltre la stratosfera con uomo, il colonnello USA Dillinger, che si lancia nel vuoto per 32 chilometri senza alcuna protezione. Il suo fantastico volo serve a misurare le capacità di equilibrio e orientamento mentale alle alte quote e alle alte velocità. Atterrerà sano e salvo. Nel 1957, un’altra mongolfiera con una cabina metallica, porta il maggiore David Simons ad un’altezza di 40 chilometri. Simons deve controllare la variazione dei parametri fisiologici ad alta quota.
Ma già con il lancio successivo, lo Sputnik 5°, i due cani a bordo fanno rientro in perfetta salute.
Gli animali dimostrano che viaggiare nello spazio non è impossibile.
Nell’aprile del 1961, l’URSS segnerà una tappa fondamentale mandando l’astronauta Jurij Gagarin per primo in orbita intorno alla terra.
Appena un mese dopo, anche gli USA mandano un uomo nello spazio. E’ Alan Shepard che con un razzo compie però solo un volo sub orbitale.
Bisogna aspettare il 20 febbraio del 1962 quando con un razzo Atlas, l'astronauta John Glenn compirà tre orbite intorno alla terra, eguagliando così Gagarin.
Con il programma Apollo, gli USA superano nella corsa allo spazio l’URSS, anche se ai sovietici spetta ancora un ultimo primato: quello di aver mandato la prima donna nello spazio Valentina Tereškova, nel 1963.
Quello verso la luna è un viaggio a tappe, che inizia con un velivolo antichissimo: la mongolfiera. Nel 1956 un pallone vola oltre la stratosfera con uomo, il colonnello USA Dillinger, che si lancia nel vuoto per 32 chilometri senza alcuna protezione. Il suo fantastico volo serve a misurare le capacità di equilibrio e orientamento mentale alle alte quote e alle alte velocità. Atterrerà sano e salvo. Nel 1957, un’altra mongolfiera con una cabina metallica, porta il maggiore David Simons ad un’altezza di 40 chilometri. Simons deve controllare la variazione dei parametri fisiologici ad alta quota.
Inverno del 1957, parte il satellite artificiale sovietico Sputnik 2° con a bordo la cagnetta Laika. Entrerà in orbita a 1.6000 chilometri dalla terra. Dopo 50 ore di volo la cagnetta morirà, uccisa quasi certamente dalle radiazioni cosmiche che hanno attraversato la corazza protettiva.Intanto da molti anni, vari razzi in USA e URSS accompagnano nello spazio, organismi sempre più complessi. I primi esseri viventi nello spazio sono animali.
I primi sono i topi. Poi è la volta dei cani, preferiti dai sovietici e delle scimmie, preferiti dagli statunitensi
Ma già con il lancio successivo, lo Sputnik 5°, i due cani a bordo fanno rientro in perfetta salute.
Gli animali dimostrano che viaggiare nello spazio non è impossibile.
Nell’aprile del 1961, l’URSS segnerà una tappa fondamentale mandando l’astronauta Jurij Gagarin per primo in orbita intorno alla terra.
Appena un mese dopo, anche gli USA mandano un uomo nello spazio. E’ Alan Shepard che con un razzo compie però solo un volo sub orbitale.
Bisogna aspettare il 20 febbraio del 1962 quando con un razzo Atlas, l'astronauta John Glenn compirà tre orbite intorno alla terra, eguagliando così Gagarin.
Con il programma Apollo, gli USA superano nella corsa allo spazio l’URSS, anche se ai sovietici spetta ancora un ultimo primato: quello di aver mandato la prima donna nello spazio Valentina Tereškova, nel 1963.