Gianluca Genovese

Giuseppe Galasso e il modello di storia letteraria, tra De Sanctis e Croce

Nel video Gianluca Genovese, ordinario di Letteratura Italiana presso l’Università Suor Orsola Benincasa, intervistato in occasione del convegno internazionale Giuseppe Galasso tra storia a vita civile, che si è svolto a Napoli il 21 e 22 novembre 2024, promosso dalla Fondazione Biblioteca Benedetto Croce con la collaborazione della Società Napoletana di Storia Patria e dell’Università Suor Orsola Benincasa, parla del tema del suo intervento dal titolo Giuseppe Galasso e il modello di storia letteraria, tra De Sanctis e Croce.

Giuseppe Galasso è stato un grande storico ma anche un grande lettore, che si interessava molto di questioni di storia della letteratura. Nel 1992 dedicò un profilo molto articolato a Pietro Aretino che avrebbe segnato gli studi successivi sul grande letterato del Rinascimento.

Nel 1992 Galasso si interrogava anche su un tema come la morte del libro, intuendo che si sarebbe dovuto parlare solo di trasfigurazione del libro e che i nuovi sistemi tecnologici sarebbero stati in grado di integrarsi con quelli tradizionali. 

L’ammirazione di Galasso per Croce, in quanto grande protagonista dello spirito del suo tempo, capace di superare qualsiasi steccato disciplinare per ricostruire un sistema culturale, storicizzandolo, è in qualche modo non dissimile a quella che noi stiamo provando a tributare a Galasso in quanto protagonista del tempo che gli fu proprio.  

 

Gianluca Genovese è professore ordinario di Letteratura italiana nell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli. Coordina il curriculum “Digital Transition for Heritage” del Dottorato di ricerca nazionale in “Heritage Science”. È stato Visiting professor nell’Università di Varsavia, ed è socio dell’Accademia Pontaniana.
È membro del Consiglio direttivo della Fondazione “Biblioteca Benedetto Croce”; del filosofo ha curato l’edizione di due carteggi (Carteggio B. Croce - G. Laurini, Napoli, 2005; Carteggio B. Croce - don G. De Luca, Roma, 2010) e, per l’Edizione Nazionale, i 3 voll. dei Poeti e scrittori del pieno e del tardo Rinascimento (Napoli, 2022).
Collaboratore dell’Istituto della Enciclopedia italiana, è stato redattore responsabile di tutte le voci di letteratura della Treccani Trevolumi (Roma, 2007). Si è occupato prevalentemente della cultura del Rinascimento, studiando il rapporto tra libro di lettere e autobiografia moderna (La lettera oltre il genere, Roma-Padova, 2009), indagando la fortuna popolare dell’Orlando furioso (Le vie del Furioso, Napoli, 2017), fornendo le prime edizioni critiche e commentate del Trattato della poesia lirica e delle Lezioni sulla Poetica d’Aristotele di Pomponio Torelli (Parma, 2008 e 2017). Per la collana Ricciardi «La letteratura italiana» ha curato, con Emma Giammattei, Il racconto italiano della Grande guerra. Narrazioni, corrispondenze, prose morali (Roma, 2015). Ha curato con Andrea Torre il volume Letteratura e arti visive nel Rinascimento (Roma, 2019) e con Emilio Russo il volume Rinascimento digitale. Percorsi, progetti, esperimenti (Roma, 2021).