Luigi Mascilli Migliorini

Il lungo Novecento di Giuseppe Galasso

Nel video lo storico Luigi Mascilli Migliorini, membro dell’Accademia Nazionale dei Lincei, intervistato in occasione del convegno internazionale Giuseppe Galasso tra storia a vita civile, che si è svolto a Napoli il 21 e 22 novembre 2024, promosso dalla Fondazione Biblioteca Benedetto Croce con la collaborazione della Società Napoletana di Storia Patria e dell’Università Suor Orsola Benincasa, parla del tema del suo intervento dal titolo Il lungo Novecento di Giuseppe Galasso.

Galasso è stato sempre fortemente critico nei confronti dell’interpretazione del Novecento come secolo breve e ha raccontato un lungo Novecento di crisi dell'Europa. 

Lo storicismo di Galasso differisce da quello di Croce perché si pone domande diverse, domande proprie di un tempo successivo a quello di Croce. Galasso è convinto che la seconda metà del Novecento ponga gli stessi problemi della prima, ma a condizioni diverse, e pertanto lo storicismo può diventare una risposta alla domanda fondamentale, al nostro bisogno di senso della vita e di senso delle civiltà. 

Nella sua ultima e importante stagione, Galasso si avvicina alle filosofie dell’esistenza perché capisce che l’esistenzialismo riconduce tutti gli esseri umani alla dimensione dell’esistente, che è nel tempo e nello spazio. Nell’appello all’esistere piuttosto che all’essere, nello spostamento di prospettiva dalla metafisica alla dimensione dell’esistente, avviene l’incontro con lo storicismo.

La conclusione è che la storia non è un insieme di obblighi che il passato impone al presente, ma è l’esatto contrario, è il presente che disciplina il proprio bisogno di passato, Quindi non Historia magistra vitae, ma Vita magistra historiae, che vuol dire che noi non siamo oppressi dal passato perché la storia non è la nostra maestra, ma la nostra maestra è la vita e con il nostro esistere noi imponiamo al passato di rispondere alle nostre domande.

Luigi Mascilli Migliorini è uno dei maggiori studiosi dell’età napoleonica e della Restaurazione in Europa. Docente di Storia moderna presso l’Università Orientale di Napoli è inoltre membro dell’Accademia dei Lincei. Commandeur de l’Ordre des Palmes Académiques, Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres della Repubblica francese e professore invitato presso l’École Normale Supérieure a Parigi e l’Università Cattolica di Santiago del Cile. Ha fatto parte del Comitato scientifico della Correspondance di Napoleone presso l’editore Fayard.
Tra le sue opere: Metternich (Salerno, 2014), Napoleone (Salerno, 2015), Le verità dei vinti. Quattro storie mediterranee (Salerno, 2017), 500 giorni. Napoleone dall'Elba a Sant'Elena (Laterza, 2019).