Oltre il bronzo, lo scavo di San Casciano dei Bagni

In anteprima lo Speciale sui ritrovamenti

In occasione della presentazione alla stampa dei risultati della campagna di scavo 2024 presso il Bagno Grande di San Casciano dei Bagni, Rai Cultura presenta in anteprima un filmato della nuova puntata del programma di Rai StoriaItalia, viaggio nella Bellezza” dedicata al Santuario termale etrusco e romano.

La puntata, dal titolo “Oltre il bronzo, lo scavo di San Casciano dei Bagni” e firmata da Brigida Gullo ed Eugenio Farioli Vecchioli andrà in onda su Rai Storia a febbraio 2025 e racconterà le nuove scoperte e i nuovi filoni della ricerca - sempre più interdisciplinare – che sta ricostruendo con sempre maggiori dettagli il passato sacro di questo straordinario paesaggio termale.


Dopo sei anni di ricerche, lo scavo del santuario termale di San Casciano dei Bagni è oramai un vanto dell’archeologia italiana. Quello che era cominciato come un piccolo saggio esplorativo è divenuto un grande scavo che impegna ogni anno molte archeologhe e archeologi. Si scava in estensione, per riportare alla luce le imponenti strutture di questo luogo di culto e si scava nella profondità del deposito votivo, nella vasca sacra che, ancora una volta, ha restituito sensazionali e inattese scoperte.

La puntata racconterà le sensazionali scoperte, tra nuove statue in bronzo, come una bellissima figura in preghiera, e corpi femminili e maschili, alcuni lasciati come dono nella loro metà esatta, fusa con la precisione di un taglio chirurgico: quella stessa metà che forse era stata risanata. Non mancano gli animali, come una serie di serpenti bronzei di forme e dimensioni diverse, come un serpente barbuto e crestato, lungo quasi un metro. È quello che gli antichi chiamavano agatodèmone, lo spirito buono e profetico della sorgente incarnato in un corpo di rettile.


Non solo oggetti in bronzo, ma anche dei preziosissimi materiali organici perfettamente conservati. Centinaia di uova deposte nell’acqua. E ritrovate nel fango. Alcune intatte. Ciò che di più raro possa emergere da uno scavo, segno tangibile di un dono che forse allude anch’esso alle capacità generatrici della vasca sacra.