Roberto Balzani
La politica: una grande passione di Giuseppe Galasso
Giuseppe Galasso si iscrive giovanissimo, nel 1945, al Partito repubblicano, che in quegli anni a Napoli era un movimento del tutto marginale, che non offriva prospettive di carriera politica. È fondamentale il suo incontro con Ugo La Malfa, che aveva sviluppato un’idea di modernizzazione del Paese incentrata sul meridionalismo, sul Mezzogiorno considerato come uno dei luoghi in cui si gioca il futuro dell’Italia in Europa.
Galasso viene eletto dal 1970 al 1993 consigliere comunale di Napoli e dal 1968 entra a far parte della direzione nazionale del partito, coinvolto da La Malfa in un gruppo di intellettuali, tra i quali c’erano Francesco Compagna, Giovanni Ferrara, Paolo Ungari, Giovanni Spadolini, quasi tutti umanisti.Il tentativo era quello di creare una via riformista che tenesse conto delle esigenze di sviluppo del Paese, ma che d'altra parte aprisse la strada delle politiche di integrazione sociale e di difesa del territorio dal punto di vista culturale e paesaggistico.
La dimensione dell’umanesimo, che per tutti questi intellettuali gravita intorno alla lezione crociana, rappresenta uno strumento di influenza sulla cultura italiana di quel periodo.
Roberto Balzani insegna Storia contemporanea presso l’Università di Bologna. Dal 2015 al 2024 ha diretto i Musei dell’Università e dal 2017 al 2020 è stato Presidente dell’Istituto per i beni culturali della Regione Emilia-Romagna. Dal 2024 dirige il Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Università di Bologna e il Museo Storico della Liberazione di Roma. Scrive sull’inserto culturale domenicale del quotidiano “Il Sole 24 Ore”. Il suo ultimo libro, uscito nel 2024: I luoghi del Risorgimento per i tipi del Mulino (Bologna).