Montreal 1976

La prima Olimpiade mutilata

Nel 1976 i Giochi estivi olimpici si tengono a Montreal, in Canada. Ancora sono presenti gli echi di quattro anni prima a Monaco di Baviera del drammatico attacco terroristico al villaggio olimpico. Nonostante tutto, questa edizione è caratterizzata da diffide, minacce e abbandoni. Viene considerata la prima di tre Olimpiadi cosiddette "mutilate" (Montreal 1976, Mosca 1980 e Los Angeles 1984), alle quali alcuni paesi per protesta decidono di boicottare e non partecipare. Tutto inizia alla vigilia dei Giochi, quando 26 paesi dell'area africana chiedono apertamente di escludere il Sudafrica, già fuori dalle competizioni sportive a parte le gare di tennis, di automobilismo e di rugby  a causa dell'Apartheid. Il Cio si appella ai precedenti del tennis e dell'automobilismo e respinge la richiesta. Di tutta risposta i paesi africani si ritirano da Montreal, ad eccezione delle delegazioni del Senegal e della Costa d'Avorio. Si tratta del primo vero boicottaggio a cui, come detto, ne seguiranno altri due nelle successive edizioni. A questi problemi di carattere politico, se ne aggiungono altri economici relativi agli enormi investimenti fatti. Non tutti i lavori preventivati vengono eseguiti in tempo per l'inizio dei Giochi e la città di Montreal pagherà a lungo i debiti maturati nell'organizzazione dell'evento. Da un punto di vista sportivo non risulta essere un'edizione particolarmente rilevante e il pubblico canadese non mostra tanto entusiasmo nel seguire le gare sportive.

Tutta l'attenzione si concentra su una giovanissima ginnasta rumena di quattordici anni, Nadia Comaneci, vincitrice di tre medaglie d'oro nel concorso generale individuale alla trave e alle parallele asimmetriche, una d’argento al concorso generale a squadre e una di bronzo al corpo libero.

Con un'esibizione praticamente perfetta, riceve il massimo punteggio ottenibile alle Olimpiadi (10,00) mai successo prima e nemmeno il tabellone è attrezzato per segnare quattro cifre, tanto che riporta erroneamente il numero "1,00". Rimane inoltre la più giovane atleta di sempre ad aver vinto un titolo olimpico, perché il limite minimo d’età nella ginnastica verrà poi fissato a 16 anni. La sua vita cambia completamente, destinata ormai con il suo successo a diventare una pedina nelle mani del regime comunista di Nicolai Ceausescu e tenterà anche il suicidio ingerendo candeggina. A 27 anni fugge dalla Romania raggiungengo Vienna, dove chiede asilo politico all'ambasciata americana. Nell'atletica fa il suo esordio ai Giochi l'atleta cubano Alberto Juantorena, soprannominato "El caballo". Anche lui fa registrare un record mai fatto prima: vincere la medaglia d'oro sia nella gara dei 400 che in quella degli 800 metri piani. Curioso invece il caso del sovietico Boris Onishchenko: nel pentathlon moderno, durante la gara di scherma, viene squalificato a causa di un congegno elettronico montato nell'impugnatura della sua spada in grado se azionato di segnalare sul tabellone un colpo ai danni dell'avversario. Se ne accorge la squadra britannica, a causa di alcuni punti strani a loro sfavore comparsi sul tabellone  Ad esaminare l'arma e ad individuare il dispositivo un giudice italiano, il Signor Malacarne. Una volta squalificato e tornato in patria Onishchenko verrà allontanato dalla federazione sportiva sovietica e finirà a fare il bagnino in una piscina di Kiev. Decisamente negativi i risultati della squadra olimpica italiana, con un totale di medaglie piuttosto basso.

Le XXI Olimpiadi di Montreal in numeri:

17 luglio - 1 agosto 1976

92 nazioni partecipanti

6084 atleti in gara

212 atleti italiani presenti

198 gare realizzate