Un racconto per immagini
Viaggio al centro dell'atomo. Gli esperimenti del 1934
Ripercorriamo attraverso fotografie dell'epoca la vita e l'attività professionale di Enrico Fermi, uno dei protagonisti assoluti del Novecento.
Chiamato alla cattedra di fisica teorica, la prima in Italia, nel 1926 all'università di Roma, dà vita ad un gruppo di fisici, ribattezzato I ragazzi di via Panisperna, che arriverà a scoperte sensazionali che segneranno per sempre la vita dell'umanità.
Nell’ottobre del 1934 il gruppo di via Panisperna fa un’altra scoperta fondamentale. Mentre continuano le misure, Edoardo Amaldi e Bruno Pontecorvo, appena arrivato, si accorgono che se l’irraggiamento degli elementi viene fatto su tavoli di legno risulta molto più efficace di quando viene fatto sui tavoli di marmo. Alla fine, è Fermi a intuire la spiegazione e, per provare la sua ipotesi, pone un cubo di paraffina tra la sorgente e il campione irraggiato. La paraffina, come il legno, è una sostanza ricca di atomi di idrogeno e riesce a rallentare i neutroni, producendo una maggiore probabilità di reazione. Con l’aiuto di Ginestra Giovene, la moglie di Amaldi, che collaborava con la rivista “La ricerca scientifica” del CNR, il gruppo pubblica rapidamente i risultati, che fanno in breve tempo il giro del mondo.
Chiamato alla cattedra di fisica teorica, la prima in Italia, nel 1926 all'università di Roma, dà vita ad un gruppo di fisici, ribattezzato I ragazzi di via Panisperna, che arriverà a scoperte sensazionali che segneranno per sempre la vita dell'umanità.
Nel giro di pochi mesi il gruppo di Fermi irraggia con i neutroni una sessantina di elementi della tavola periodica, scoprendo una quarantina di nuovi nucleidi radioattivi. Quando arrivano all’Uranio, l’elemento più pesante allora conosciuto, ottengono dei risultati che fanno fatica a spiegare e pensano di aver provocato la creazione di due nuovi elementi transuranici, ossia con un numero di protoni maggiore di quello dell’Uranio: l’Ausonio e l’Esperio. Questa interpretazione resta condivisa dalla comunità scientifica fino al dicembre del 1938, quando Hahn, Strassman e Meitner con Frisch, riproducendo l’esperimento, si rendono conto di aver prodotto la fissione del nucleo.Il primo sarà Franco Rasetti al quale poi si aggiungeranno Emilio Segrè, Edoardo Amaldi, Bruno Pontecorco, Oscar D'Agostino ed Ettore Majorana.
Nell’ottobre del 1934 il gruppo di via Panisperna fa un’altra scoperta fondamentale. Mentre continuano le misure, Edoardo Amaldi e Bruno Pontecorvo, appena arrivato, si accorgono che se l’irraggiamento degli elementi viene fatto su tavoli di legno risulta molto più efficace di quando viene fatto sui tavoli di marmo. Alla fine, è Fermi a intuire la spiegazione e, per provare la sua ipotesi, pone un cubo di paraffina tra la sorgente e il campione irraggiato. La paraffina, come il legno, è una sostanza ricca di atomi di idrogeno e riesce a rallentare i neutroni, producendo una maggiore probabilità di reazione. Con l’aiuto di Ginestra Giovene, la moglie di Amaldi, che collaborava con la rivista “La ricerca scientifica” del CNR, il gruppo pubblica rapidamente i risultati, che fanno in breve tempo il giro del mondo.