In scena: Leopoldo Mastelloni
Ritratto di uno dei grandi protagonisti della straordinaria stagione teatrale degli anni '70
È dedicato a Leopoldo Mastelloni il documentario per il ciclo In scena,. Mastelloni, dagli Settanta, è uno dei grandi protagonisti della scena teatrale italiana.
Napoletano, classe 1945, è un personaggio difficilmente inquadrabile in categorie tradizionali. Performer a tutto tondo, ha espresso la sua essenza artistica esibendosi da solo sul palcoscenico. Autore e regista dei suoi spettacoli, attore, mimo e cantante, ha sempre cercato nuove vie, nuove forme di espressione per la sua personalità e la sua cultura.“Io mi metto sempre in gioco. Sono un provocatore di me stesso” dichiara lo stesso Mastelloni.
Provocazione, messa in scena di atteggiamenti e pose che giocano sul filo della trasgressione e dell'ambiguità sessuale, creazione di un linguaggio che racconta attraverso tutti gli elementi della scena, elaborazione personalissima del meglio della cultura internazionale del '900. Sono questi alcuni dei tratti caratteristici con i quali Mastelloni si impone sulla scena italiana negli anni Settanta: riempie i teatri e incuriosisce la televisione che lo scrittura per alcuni degli ultimi grandi spettacoli di varietà, all'alba degli anni Ottanta, il decennio che avrebbe cambiato per sempre lo spettacolo e la comunicazione.
Il documentario, si focalizza soprattutto su questa stagione della carriera di Mastelloni e della cultura italiana, il periodo che va dalle sperimentazioni – audaci e necessarie – nate intorno al ‘68 fino alla definitiva affermazione negli anni Ottanta.
Napoletano, classe 1945, è un personaggio difficilmente inquadrabile in categorie tradizionali. Performer a tutto tondo, ha espresso la sua essenza artistica esibendosi da solo sul palcoscenico. Autore e regista dei suoi spettacoli, attore, mimo e cantante, ha sempre cercato nuove vie, nuove forme di espressione per la sua personalità e la sua cultura.“Io mi metto sempre in gioco. Sono un provocatore di me stesso” dichiara lo stesso Mastelloni.
Provocazione, messa in scena di atteggiamenti e pose che giocano sul filo della trasgressione e dell'ambiguità sessuale, creazione di un linguaggio che racconta attraverso tutti gli elementi della scena, elaborazione personalissima del meglio della cultura internazionale del '900. Sono questi alcuni dei tratti caratteristici con i quali Mastelloni si impone sulla scena italiana negli anni Settanta: riempie i teatri e incuriosisce la televisione che lo scrittura per alcuni degli ultimi grandi spettacoli di varietà, all'alba degli anni Ottanta, il decennio che avrebbe cambiato per sempre lo spettacolo e la comunicazione.
Il documentario, si focalizza soprattutto su questa stagione della carriera di Mastelloni e della cultura italiana, il periodo che va dalle sperimentazioni – audaci e necessarie – nate intorno al ‘68 fino alla definitiva affermazione negli anni Ottanta.
Come nei suoi spettacoli di maggior successo, Mastelloni si racconta in prima persona e, con umanità, ironia e saggezza, riannoda i fili di una memoria che è allo stesso tempo personale e collettiva. La Napoli del dopoguerra, le avanguardie, la creazione di un personaggio e di un genere di teatralità unico ed inimitabile, il sodalizio artistico e umano con Giuseppe Patroni Griffi, le scaramucce con Andy Warhol, i progetti per uno spettacolo, mai realizzato, col grande Eduardo De Filippo, poco prima della sua scomparsa.