Mistero Buffo
L' attualità del capolavoro del premio Nobel
Scritto insieme all' inseparabile Franca Rame, ebbe molto successo e fu replicato migliaia di volte, perfino negli stadi, tanto da diventare il vero cavallo di battaglia di Fo.
Uno dei suoi punti di forza è la sua lingua reinventata, una miscela di molti linguaggi, fortemente onomatopeica, detta grammelot, , che assume di volta in volta la cadenza e le parole, in questo caso, delle lingue locali padane.
Mistero buffo fu un'opera originale che influenzò molti autori ed attori, e viene considerato un modello per il genere del cosiddetto teatro di narrazione, sviluppato in seguito da attori-narratori come Baliani, Paolini, Celestini e tanti altri.
Lo stile, irriverente, sarcastico e portato all'eccesso, si richiama alle rappresentazioni medioevali eseguite dai giullari e dai cantastorie, tanto da essere presentato come giullarata popolare.
Il cuore dell'opera è costituito dalla presa di coscienza dell'esistenza di una cultura popolare, vero cardine della storia del teatro ma anche di altre arti, che è stata sempre, secondo Fo, messa in secondo piano rispetto alla cultura ufficiale. Tramite l'esposizione di drammi religiosi, parabole etc, sempre in chiave satirica, grottesca ed anticlericale, Fo rovescia il punto di vista dello spettatore, ponendo l'accento sulla mistificazione degli avvenimenti storici e letterari nel corso dei secoli. Per questo motivo l'opera prende il nome di Mistero Buffo, in riferimento ai Misteri riletti in chiave buffonesca.
Mistero Buffo non è il risultato di una ricerca libresca, astratta, sulla cultura popolare nel Medioevo, ma è innanzitutto la possibilità di ritrovare una nuova visione del mondo: quella della storia fatta dal popolo, vissuta e raccontata dal popolo stesso in opposizione alla storia ufficiale. In questo contesto il giullare era il giornale parlato del popolo
Attraverso la sua voce il popolo parlava in prima persona demistificando il sacro e il potere, utilizzando l’arma del riso e del grottesco. In questo senso Mistero Buffo non è una novità, ma fa parte della cultura europea da secoli, fin dal Medioevo. In esso Dario Fo recupera una delle pochissime tradizioni autentiche del teatro italiano.
Oggi però non siamo più negli anni ’70, il clima nel paese è completamente mutato, non c’è più quel fermento culturale, di lotta politica alta, drammatica, epocale. Viene allora da chiedersi se la forza e l' attualità di Mistero Buffo siano ancora intatte o se il tempo non le abbia corrose, specie ora che l’autore non c’è più .
Noi siamo andati al Teatro Parioli di Roma, dove un coraggioso e bravissimo attore, Matthias Martelli riporta in scena questo celebre testo e proprio a lui abbiamo chiesto se Mistero Buffo sia o meno "passato di moda"