Rai Cultura ricorda Carmelo Bene
Mercoledì 16 marzo su Rai 5: "Beneide", una maratona teatrale a 20 anni dalla scomparsa
Una giornata con Carmelo Bene: a 20 anni dalla scomparsa Rai Cultura rende omaggio al grande interprete, regista e drammaturgo con una programmazione di quasi 20 ore, in onda mercoledì 16 marzo su Rai 5. È un viaggio – curato da Felice Cappa - che attraversa poesia, letteratura, filosofia e musica: una sorta di autobiografia in cui le performance sono introdotte da frammenti televisivi che restituiscono le parole che evocano sguardi diversi e letture profonde. La maratona teatrale si apre alle 8.05 con “Carmelo Bene Voce dei Canti”, con l’attore che recita i “Canti” leopardiani nel bicentenario della nascita del poeta. Alle 11.15 è la volta di “La poesia dimenticata”, un recital di liriche di Dino Campana eseguito davanti al pubblico del Palazzo dello Sport di Milano nel 1982, con l’accompagnamento della chitarra classica di Flavio Cucchi. Musiche di Heitor Villa-Lobos.
Alle 14.05, in “Amleto (da Shakespeare a Laforgue)”, l’attore e regista ibrida la più celebre tragedia shakespeariana con “Amleto o le conseguenze della pietà filiale” di Jules Laforgue, riprendendo e superando l'esperimento cinematografico di “Un Amleto di meno” (1972). Alle 15.15 è la volta di “Homelette for Hamlet, Operetta inqualificabile” (da Jules Laforgue) ispirato dal racconto del poeta francese Jules Laforgue, “Amleto ovvero Le conseguenze della pietà filiale”. Alle 16.20, Carmelo Bene dà voce e corpo a “Riccardo III” in un film teatrale dedicato al filosofo francese Gilles Deleuze, con un’introduzione di Maurizio Grande. Ancora riletture shakespeariane alle 18.10 con “Macbeth Horror Suite” e alle 19.30 con “Otello o la deficienza della donna”.
In prima serata, alle 21.05, spazio a “Carmelo Bene in Carmelo Bene - Quattro momenti su tutto il nulla”. Nella primavera del 2001 la Rai ha allestito un set nell'abitazione dell'attore sull'Aventino, filmando quattro conversazioni intorno ai temi del Linguaggio, della Conoscenza o Coscienza, dell'Eros e dell'Arte. Le quattro lezioni costituiscono una summa del pensiero e del percorso artistico di Bene. Le riflessioni dell'artista sono accompagnate da immagini di repertorio di alcuni tra i suoi spettacoli più famosi. Alle 22.45, una storica puntata di Mixer Cultura del 12 febbraio 1988 in cui Bene affronta un dibattito sul ruolo svolto dalla critica teatrale nei confronti del proprio operato. Arnaldo Bagnasco modera il confronto-scontro di Bene con Renzo Tian, Guido Almansi, Giovanni Raboni, Maurizio Grande, Guido Davico Bonino e Jean-Paul Manganaro. Alle 23.30 in “Manfred. Versione per concerto in forma di oratorio”, Carmelo Bene interpreta il “Manfred” di Byron su musica di Robert Schumann, mentre alle 00.45 “In-vulnerabilità di Achille (tra Sciro e Ilio)” è la rivisitazione del mito di Achille che occupa la ricerca di Bene dal 1989 al 2000. Si chiude all’1 e 45 con L'Adelchi di Alessandro Manzoni in forma di Concerto” interpretata da Bene nel 1985, al Teatro Lirico di Milano, affiancato da Anna Perino.
A tutto questo si aggiunge lo Speciale, alle 20.40 La memoria dell'oblio, a cura di Giulia Morelli, prodotto da Serena Semprini, che ci porta nell'Archivio Carmelo Bene recentemente inaugurato a Lecce, all'interno del Convitto Palmieri, sede del polo biblio-museale.