Incontri Ravvicinati. Roberto De Simone
Un ritratto tra teatro, musica e l'onnipresente Napoli
Roberto De Simone, regista teatrale, compositore e musicologo, è una vera istituzione della cultura napoletana. Al suo instancabile lavoro si deve il recupero e la riproposta del patrimonio culturale, teatrale e musicale della tradizione popolare campana sia orale che scritta.
Musicista di formazione, De Simone inizia il suo percorso artistico come concertista, affiancandovi ben presto una collaterale attività di compositore e musicologo. Decide poi di lasciare il concertismo, per dedicarsi esclusivamente all'attività di compositore e all'approfondimento delle tradizioni popolari campane, mettendo da parte la musica classica.
Nel 1967 avviene l'incontro con un gruppo di giovani interessati ad una nuova proposta della musica popolare, che porta alla nascita della Nuova Compagnia di Canto Popolare, della quale diviene l'animatore, il ricercatore e l'elaboratore dei materiali musicali. Il repertorio popolare non viene riproposto in maniera arbitraria, ma poggiato su sistemi colti come per esempio la scrittura e l'elaborazione metrica. Un lavoro cui si affianca una ricerca "sul campo"; De Simone e gli elementi del gruppo vanno, infatti, ad indagare durante le feste popolari, a raccogliere interviste nei paesini dell'entroterra campano, per ritrovare la tradizione che magari era andata persa . Contemporaneamente, l'attenzione si rivolge anche al documento tra colto: materiale di biblioteca, articoli, ma anche saggi su forme passate come villanelle, laudi e strambotti indispensabili per il recupero e la riattualizzazione delle musiche tradizionali di Napoli e della Campania.
Dopo un periodo di esclusiva attività musicale, il gruppo accentua progressivamente il carattere teatrale delle proprie esibizioni, così nel 1974 esso presenta una rilettura della Cantata dei Pastori di Andrea Petrucci e soprattutto nel 1976 nasce il capolavoro La gatta Cenerentola, opera scritta e musicata dallo stesso De Simone, che ebbe un clamoroso successo.
Da quel momento De Simone porterà in scena tanti altri spettacoli ma curerà anche la regia di decine di opere liriche per i maggiori teatri mondiali, senz aper questo trasurcare l' attiitvà di compositore. Negli anni settanta De Simone insegna Storia del Teatro all' Accademia di Belle Arti di Napoli e per sette anni - dal 1981 al 1987 - è direttore artistico del Teatro San Carlo. Nel 1995 diviene direttoredel Conservatorio di San Pietro a Majella e tre anni dopo è nominato Accademico di Santa Cecilia.
Musicista di formazione, De Simone inizia il suo percorso artistico come concertista, affiancandovi ben presto una collaterale attività di compositore e musicologo. Decide poi di lasciare il concertismo, per dedicarsi esclusivamente all'attività di compositore e all'approfondimento delle tradizioni popolari campane, mettendo da parte la musica classica.
Nel 1967 avviene l'incontro con un gruppo di giovani interessati ad una nuova proposta della musica popolare, che porta alla nascita della Nuova Compagnia di Canto Popolare, della quale diviene l'animatore, il ricercatore e l'elaboratore dei materiali musicali. Il repertorio popolare non viene riproposto in maniera arbitraria, ma poggiato su sistemi colti come per esempio la scrittura e l'elaborazione metrica. Un lavoro cui si affianca una ricerca "sul campo"; De Simone e gli elementi del gruppo vanno, infatti, ad indagare durante le feste popolari, a raccogliere interviste nei paesini dell'entroterra campano, per ritrovare la tradizione che magari era andata persa . Contemporaneamente, l'attenzione si rivolge anche al documento tra colto: materiale di biblioteca, articoli, ma anche saggi su forme passate come villanelle, laudi e strambotti indispensabili per il recupero e la riattualizzazione delle musiche tradizionali di Napoli e della Campania.
Dopo un periodo di esclusiva attività musicale, il gruppo accentua progressivamente il carattere teatrale delle proprie esibizioni, così nel 1974 esso presenta una rilettura della Cantata dei Pastori di Andrea Petrucci e soprattutto nel 1976 nasce il capolavoro La gatta Cenerentola, opera scritta e musicata dallo stesso De Simone, che ebbe un clamoroso successo.
Da quel momento De Simone porterà in scena tanti altri spettacoli ma curerà anche la regia di decine di opere liriche per i maggiori teatri mondiali, senz aper questo trasurcare l' attiitvà di compositore. Negli anni settanta De Simone insegna Storia del Teatro all' Accademia di Belle Arti di Napoli e per sette anni - dal 1981 al 1987 - è direttore artistico del Teatro San Carlo. Nel 1995 diviene direttoredel Conservatorio di San Pietro a Majella e tre anni dopo è nominato Accademico di Santa Cecilia.
In questo "incontro ravvicinato" con Antonello Aglioti, il Maestro ripercorre tutta la sua carriera, ricorda gli anni della guerra e racconta, passeggiando per la città, una Napoli ben lontana dai luoghi comuni che spesso la accompagnano.