Amadeus
Nella versione di Ferdinando Bruni e Francesco Frongia, al teatro Elfo di Milano
L'opera di Peter Shaffer esplora la rivalità tra Wolfgang Amadeus Mozart e Antonio Salieri, compositore di corte dell'imperatore d'Austria alla fine del XVIII secolo. Shaffer rivelò di essere rimasto affascinato dal rapporto tra i due musicisti dopo aver appreso della misteriosa morte del genio di Salisburgo.
Dopo il debutto a Londra nel 1979, la pièce ebbe la sua prima americana nel novembre 1980 a Washington e, poco dopo, a Broadway, dove vinse 5 Tony, tra cui quello alla migliore opera teatrale. La popolarità del dramma garantì l'enorme successo del film del 1984 diretto da Milos Forman, che vinse otto degli undici Academy Awards ai quali era candidato, incluso miglior film, miglior regia e miglior attore protagonista (a F. Murray Abraham).
Sebbene non esistano prove che Salieri abbia assassinato Mozart, «il conflitto tra mediocrità virtuosa e genio indolente — spiegò l'autore — ha colpito la mia immaginazione, e non mi ha più abbandonato».
Una fascinazione subita anche da Ferdinando Bruni e Francesco Frongia, che portano in scena Amadeus in prima nazionale al Teatro dell'Elfo di Milano. Anche in scena nei panni di Salieri, Bruni è affiancato da Daniele Fedeli, l'attore-rivelazione di Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte, nel ruolo di Mozart; e da Riccardo Buffonini, Matteo de Mojana, Alessandro Lussiana, Ginestra Paladino, Umberto Petranca, Luca Toracca e la giovane Valeria Andreanò.
Fino al 2 marzo, teatro Elfo MILANO
elfo.org