Il fuoco era la cura

Della compagnia Sotterraneo, liberamente ispirato a Fahrenheit 451 di Ray Bradbury

A settantun anni dalla pubblicazione del capolavoro di Bradbury e a cinquantotto dall’uscita nelle sale dell’omonimo film di François Truffaut, Sotterraneo avvia la scrittura di un lavoro originale, liberamente ispirato al romanzo, per domandarsi – insieme al pubblico e attraverso il linguaggio teatrale – dove si annidino nel presente i rischi di possibili derive totalitarie.



Nel 1953, Ray Bradbury immagina un futuro distopico in cui è vietato leggere e chi venga sorpreso a farlo, o a possedere dei libri, è tratto in arresto. Paradossalmente, il corpo dei pompieri non è impiegato per spegnere gli incendi, bensì per bruciare i libri. Come in tutti i regimi totalitari, esiste una comunità clandestina di dissidenti, le persone-libro, che si impegnano a imparare a memoria un grande classico della letteratura mondiale, per salvarlo dall’oblio e tramandarlo così alle generazioni future. E se Bradbury si fosse sbagliato solo di qualche anno, se Fahrenheit 451 accadesse davvero oggi, noi cosa faremmo? Intervista a Daniele Villa, della compagnia Sotterraneo.

 

11 febbraio | Teatro Herberia RUBIERA (RE)

13 febbraio | Teatro Asioli CORREGGIO (RE)

21 febbraio | Teatro Astra VICENZA

12 marzo | Teatro Odeon LUMEZZANE (BS)

14 e 15 marzo | Teatro Bonci CESENA (FC)

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