Combattimento 400
Monteverdi incontra Abdul Qadir Maraghî
Il progetto Combattimento 400 riformula il dramma di Clorinda e Tancredi, e le sue simbologie, in senso contrario alla cancel culture, esplorando il raffinato mondo identitario dell’Eroina Musulmana Clorinda, aprendosi alle fascinazioni degli imperi di Oriente e delle sue musiche. Il messaggio veicolato da questo grande Madrigale Rappresentativo, come in un quadro di Escher, capovolge le prospettive storiche del poema di Tasso, e si viene così a scoprire che la ‘porta girevole’ del Mediterraneo confluisce in codici condivisi, tradizioni sapienziali, poetiche universali. Un dialogo ai confini della modalità, tra Makam orientali e Modi rinascimentali. Storie come ‘lo Schaikh San’an e la Fanciulla Cristiana’ del Poeta Persiano Aṭṭār di Nishapur, oppure la musica coeva del mondo turco, di cui Abdul Qadir Maraghî è uno dei massimi rappresentanti (in riferimento alla Gerusalemme sotto l’Impero Selgiuchide Turco), completano l’affresco storico del COMBATTIMENTO di Monteverdi concretizzando per estensione il realismo rappresentativo richiesto da Monteverdi. Nel capolavoro di Monteverdi si libera la tragedia del dolore inutile ma inevitabile, dell’agire cieco, della distorsione identitaria (tristemente attuale), della morte paradossale, dell’amore impossibile. Il topos dell’antinomia Amore&Morte si trasforma in un canto che i poeti e musicisti di ogni tempo e civiltà hanno levato contro la barbarie umana. Aṭṭār of Nishapur e Torquato Tasso, Monteverdi e Maraghî: un dialogo nell’arte che non conosce diversità, ma solo varietà.