Nel filmato, introdotto da Carlo Lucarelli, gli storici Mariano Gabriele e Paolo Pozzato ripercorrono una delle più celebri tragedie navali rimaste nell’immaginario collettivo. Alle 14.10 del 7 maggio 1915 un siluro lanciato senza preavviso dal sommergibile tedesco U-20 fa colare a picco il transatlantico inglese Lusitania, al largo delle coste irlandesi, mentre sta concludendo il suo viaggio da New York a Liverpool, uccidendo 1.152 persone. L’evento scatena un’ondata di indignazione nell'opinione pubblica mondiale e contribuisce a spingere gli Stati Uniti a schierarsi sempre più apertamente a favore dell’Intesa. Il relitto del Lusitania giace ancora sul fondale del Mar Celtico.
All’interno del modulo, foto e documenti ripercorrono la vicenda.
Documento: La Stampa, 8 maggio 1915
La prima pagina del quotidiano torinese è dedicata all’affondamento del transatlantico. A poche ore dall’accaduto, in un crescendo di congetture, ipotesi, indagini giornalistiche della stampa mondiale, si riscontrano due tesi: quella di un'aggressione arbitraria a una nave passeggeri e quella di un atto di guerra della Germania contro una nave che aveva a bordo personale armato e materiale bellico.
Documento: La Stampa, 11 maggio 1915
Pochi giorni dopo l’accaduto, l’Ammiragliato inglese avvia un’inchiesta sull’affondamento del transatlantico. È intenzione del primo lord dell’Ammiragliato, il giovane Winston Churchill, accertare la dinamica della tragedia navale nonché eventuali responsabilità.
Documento: Note diplomatiche tra Germania e Stati Uniti, in seguito all’affondamento del Lusitania
Dopo l'affondamento del "Lusitania", gli Stati Uniti non si considerano ancora pronti ad entrare in guerra. Il presidente Wilson si limita quindi ad inviare delle note di protesta alla Germania che risponde elencando le violazioni del diritto internazionale compiute anche dalla marina mercantile inglese. Nell’animo della popolazione degli Stati uniti inizia a maturare un sentimento antitedesco che via via modifica il suo atteggiamento verso la partecipazione al conflitto d'oltremare.
Documento: Manifesti di propaganda statunitensi (Library of Congress Prints and Photographs Division Washington, D.C.)
Gli inglesi e gli americani utilizzano la tragedia del Lusitania per diffondere manifesti di guerra ed incentivare così la simpatia per la causa alleata, soprattutto verso i civili, in modo da favorire l'arruolamento nelle forze armate, con messaggi semplici e diretti. "Prendete la spada della giustizia" e "Ricordati del Lusitania" diventano vere e proprie chiamate alle armi. L’affondamento del Lusitania rappresenta il soggetto ideale per la propaganda di guerra, che coinvolge un nemico crudele, vittime innocenti, una nave e un equipaggio disarmati, e con passeggeri neutri (americani) a bordo.
Il 1° maggio 1915, il transatlantico Lusitania, orgoglio della marina civile inglese, lascia il molo 54 di New York con a bordo milletrecento passeggeri, di cui centocinquantanove americani. Il 7 maggio la sua rotta incrocia quella del sottomarino tedesco U-20 ad ottanta miglia al largo della costa irlandese: alle due del pomeriggio un siluro colpisce i locali delle caldaie e la nave inglese, considerata la più sicura del mondo, cola a picco in appena diciotto minuti. La spietata azione spinge l`America a un passo dall`entrata in guerra.
(Library of Congress Prints and Photographs Division Washington, D.C.)
(Library of Congress Prints and Photographs Division Washington, D.C.)
(Library of Congress Prints and Photographs Division Washington, D.C.)